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[Capitolo Uno - Indelebile]

Alexandra

Indelebile: incancellabile, indimenticabile, duraturo.

Fu questa la parola che mi frullò in testa per l'intero viaggio, sinceramnte non sapevo perchè me la ritrovai nella testa, era una parola comune che tutti possono dire, una cosa più che normale, come una qualsiasi parola detta in un qualsiasi momento. Appena la lessi, in una rivista su dei tatuaggi, mi rimase incastrata nella mente, mi fece pensare, a mia madre, al dolore indelebile, che sentivo dentro, quel costante vuoto che si faceva sentire in un qualsiasi momento della giornata, quei ricordi, belli o brutti che sia, indimenticabili che avevo di noi due passati insieme, le passeggiate, le corse, i viaggi, le risate, i pianti, gli allenamnti, non c'è mai stata una volta che io mi sia sentita male, o fuori posto con lei, però c'è una cosa di cui mi pento, di non essere andata con lei a Beacon Hills quando me lo aveva chiesto, avrei potuto vederla di più e magari partecipare al suo funerale, darle un degno addio ma non non lo feci.

Appena atterrai dall'aereo, Chris mi chiamò dicendomi che a prendermi ci sarebbero venute, Allison e la sua amica, Lydia. Non ne ero molto entusiasta, insomma conoscere nuove persone, rivedere lì su due piedi mia cugina non era il massimo, avevo davvero sperato ad un viaggio silenzioso con zio Chris.

Girovagai un po' per l'aereoporto, dopo aver preso le valige, e finalmente dopo circa una mezz'ora di girovagamnto mi sentì picchiettare su una spalla, mi voltai e davanti a me c'era Allison con un dolce sorriso sulle labbra.

"Alexa!" gridò dandomi un abbraccio talmente soffocante che quasi quasi ebbi l'impulso di scostarmi come facevo con tutte le persone che solo ci provavano.

Io ed Allison siamo sempre state molto unite, quasi come se fossimo sorelle, ma dopo che Chris mi disse che un certo Peter Hale aveva ucciso mia madre tagliandole la gola non ho più risposto hai suoi messaggi, in quale mi chiedeva se volessi spiegazioni, nel quale mi domandava come stavo, se avessi voluto che lei venisse a trovarmi, se sarei andata al funerale, io non le risposi mai, ed era lo stesso che facevo con tutte le altre persone, lei non apreva essersela presa anzi sembrava quasi contenta di vedermi lì

Quando si accorse che non ricambiavo l'abbraccio si allontanò un po' ferita, di soloito quando non ricambiavo i suoi abbraccia voleva dire che ero arrabbiata con lei, ma questa volta credo che capì che ero io che ero cambiata.

"Com'è andato il volo" mi chiese come ricomponendosi.

"Tutto apposto tranne che per un bambino petulante e logorroico che non faceva alro che lamntarsi e parlare troppo."

"Bhe, negli aerei i bambini di certo non mancano." mi accorsi che dietro ad Allison c'era una ragazza molto carina ma dall'apparenza molto snob solo quando parlò. ù

"Alexa, lei è Lydia. Lydia le è Alexandra Argent, o come viene chiamata da tutti Alexa, mia cugina."

"Molto piacere." disse la ragazza dai capelli biondo-fragola porgendomi la mano.

"Piacere."dissi semplicemente.

Ci dirigemmo alla macchina di Lydia nel parcheggio, c'era un silenzio ma non imbarazzante solo silenzio, io non volevo parlare, non ero dell'umore e Lydia ed Allison sembrava che non sapessero cosa chiedermi o dire. Solo quando entrammo in macchina e partimmo Allison inizioò ad aprire un discorso.

"Alexa, allora quanto tempo è che starai qui?"mi chiese, sembrava quasi che stesse attenta a cosa dir eper paura che la tattaccassi dicendole qualcosa.

"Non lo so tuo padre mi ha chiesto se avessi voluto venire ad abitare qui con voi per un po', ma non mi ha detto per quanto. So solo che mi ha inscritto alla tua stessa scuola e mi ha detto che avrei potuto andarci solo se avrei volto."

The New Argent [Teen Wolf ] [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora