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[Capitolo Undici - Correnti]

Alexandra

Sono passati cinque giorni dall'ultima volta che ho visto Stiles e ne sento la mancanza neanche che mi avessero amputato un braccio.
Mi sentivo come se mi avessero strappato via una parte vitale per poi portarsela via e lasciarmi li inerme senza un braccio o una gamba o un polmone.

Negli ultimi giorni non ero mai a casa, non vedevo mai Allison ed erano ben dodici giorni che non andavo a scuola, il preside aveva chiamato una volta mio zio e lui gli aveva detto che avevo la broncopolmonite e che il medico di famiglia mi aveva detto di restare a letto, la verità invece era, oltre che la mia voglia di frequentare noiose lezioni era pari a zero, dovevo imparare a controllare i miei impulsi da giaguaro.

E devo dire che non avevo mai fatto nulla di così difficile.

Non riuscivo davvero a trattenere la rabbia, ogni volta che pensavo a quel lurido bastardo di mio "padre" mi venivano degli attacchi d'ira tali che mi ritrovavo a spaccare in mille pezzi tutto ciò che avevo sotto tiro, iniziavo a lanciare oggetti a caso contro il muro e a volte mi ritrovavo a correre in pina notte nel bosco fino alla mattina seguente dove crollavo sul letto fino a sera.

Mio zio mi stava insegnando ad usare a mio vantaggio tutto ciò nonché a controllarmi. Dall'inizio ho raggiunto notevoli risultati ora perdo le staffe solo se qualcuno mi fa davvero irritare notevolmente, cosa che succede ben poco dato che l'unica persona che vedo in questi ultimi giorni è mio zio e lui non mi fa mai arrabbiare; ho imparato a far scattare in automatico la guarigione, a sfoderare artigli e zanne a mio piacimento senza ritrovarmi nel bel mezzo della notte con le labbra lacerate e i palmi delle mai tagliati, riuscivo a far cambiare colore ai miei occhi e devo dire che è la cosa che mi piace di più in tutta questa strana situazione, ho sempre trovato affascinate nei licantropi e in tutte le creature soprannaturali gli occhi che cambiavano colore e ora che gli possiedo anche io mi ritrovo spesso davanti allo specchio a farli diventare del verde tipico dei giaguari mannari per vigilare se da un momento all'altro cambino colore. Di tutto ciò a mio vantaggio viene la forza, la velocità e il riuscir a captare i sentimenti altrui.

All'inizio credevo che mi sarei suicidata, come fanno i cacciatori quando vengono morsi da un lupo mannaro, ma devo dire che mi piace anche se continuerò a comportarmi e ad usare le armi come una cacciatrice perché in fin dei conti rimarrò sempre tale anche con artigli e zanne. Nel fondo del cuore rimarrò sempre una cacciatrice e questo non cambierà.

Negli ultimi giorni Peter si è fatto vivo con Chris chiedendogli mie informazioni e un incontro con me, non ho accettato perché non so se sarei al cento per cento sicura che non lo ammazzerei seduta stante ma devo dire che ci sto pensando a incontrarlo almeno per farlo sentire in colpa.

Sto correndo per il bosco ad una velocità assurda neanche che qualcuno mi stesse inseguendo quando venni colpita e sbattuta a terra ritrovandomi sopra di me un corpo grande e grosso.

Aiden.

"Cosa cazzo vuoi?"

"Sono molto felice di rivederti anche io."

"Non fare del sarcasmo con me gemello Alpha e togliti da sopra di me non sei tutta sta leggerezza."

Si tolse da sopra di me con un grugnito e mi porse una mano, che non accettai, per alzarmi.

"Cosa vuoi?"

"Perché credi che io voglia qualcosa da te?"

"Sputa il rospo lupetto."

"Deucalion mi manda per in saluto. "

"Che cosa vuole da me?" Iniziavo a perdere la pazienza e non avrei di sicuro mai voluto trasformarmi qui davanti a lui.

The New Argent [Teen Wolf ] [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora