Capitolo 7
"No spiritoso."
"Silenzio!" grida la professoressa. A quanto pare ci aveva sentiti.
Dopo qualche minuto mi arriva una notifica sul cellulare. "Ehi nell'intervallo ci incontriamo?"
Era Alessandro, ultimamente ci vedevamo in ogni intervallo anche senza metterci d'accordo. Le nostre classi sono allo stesso piano, perciò non è difficile incontrarsi per i corridoi. Gli rispondo immediatamente di sì, ricevendo con la stessa velocità altrettanta risposta. "Però fatti trovare dalle scalette dietro il parcheggio delle moto, vorrei stare un po' da solo con te."
Dietro appunto il parcheggio delle moto, proprio accanto all'ingresso, c'è una scaletta che porta all'altro lato della scuola, un po' più in basso rispetto al cortile. Lì non ci va nessuno, rimane troppo isolato e si sente a stento il suono della campanella per rientrare in classe. Il fatto che voleva stare da solo con me però non mi preoccupava, forse finalmente mi avrebbe baciata e sto aspettando questo momento da giorni, ma siccome non siamo più usciti, forse vuole rimediare adesso.
"Ma quindi ti senti veramente con lui?"
Stefano interrompe i miei pensieri, ha probabilmente visto la chat.
"Sì perché?"
"Niente, ma ti avviso che è una testa di cazzo. Lo conosco da anni e ha sempre fatto il furbo con le ragazze, vuole una cosa sola, e suppongo tu abbia già capito quale sia."
Non è difficile capire di cosa stia parlando Stefano, so che molti ragazzi sono così, ma Alessandro non mi da quest'idea. Forse sono io troppo ingenua, o forse dopo una lunga serie di avventure ha finalmente capito di soffermarsi per un po' su una ragazza seria.
"Non penso sia così."
"Fois ci stai zitta o devo mandarti fuori dalla porta?"
Chiedo immediatamente scusa e mi ritiro in silenzio.
Arriva il tanto atteso intervallo, mi infilo il cappotto e scendo rapidamente le scale. Supero il gruppo di ragazzi che si riunisce sempre davanti alle scalette e vedo Alessandro, mi sta aspettando. Ha il cellulare in mano, sta scrivendo un messaggio probabilmente. Scopro che il messaggio è per me. "Io sono qui."
"Sì ti vedo" gli dico, lui sorride e mi da un bacio sulla guancia.
Scendiamo le scale e raggiungiamo il piazzale sottostante. Non ci sono mai stata e sinceramente non me ne pento. Ci sono cinque posti macchina e un muretto ormai invaso dalle piante, a quanto pare non si preoccupano neanche di pulire quel posto. Più in là ci sono diversi oggetti probabilmente precipitati dalle finestre, come matite, cancellini e qualche gomma. Sì, i frequentatori della mia scuola sono persone molto civili. Seguo Alessandro che continua a camminare, andiamo in fondo al parcheggio vicino all'uscita che porta di nuovo davanti alla scuola, qui c'è un punto del muretto scoperto dai rampicanti.
"Ho voluto portarti fino a qui perché non mi sentivo di stare in bella vista degli altri. Appena succede qualcosa in cinque minuti lo sa tutta la scuola.. e poi mi conoscono in tanti, mi avrebbero sicuramente fermato per salutarmi."
"Vorrei dire lo stesso, ma non mi considera quasi nessuno." Mi scappa una risata mentre lo dico.
"Beh io ti considero." Si avvicina a me, ho il muretto alle mie spalle che si affaccia sull'altro lato della strada, che è molto più in basso.
"Forse però non abbastanza." Continua lui. Sento le sue mani sui miei fianchi e abbassa la testa verso di me. Mi metto sulle punte e riesco quasi a raggiungere il suo viso. Poso una mano sulla sua guancia, l'altra sulla spalla per tenermi in equilibrio, mentre lui mi stringe a sé. Chiudo gli occhi e lo bacio. Le sue labbra più spesse delle mie, così morbide e tremendamente piacevoli sulle mie. Un semplice bacio a stampo, sento una sensazione strana, ma bellissima. Non riesco più a staccarmi da lui, gli metto le braccia intorno al collo mentre lui mi prende in braccio e mi fa sedere sul muretto. Ora sono leggermente più alta di lui, continua a baciarmi sempre più intensamente, mentre mi scosta i capelli per sistemarli dietro le orecchie.
Mentre mi bacia tengo le mani intorno al suo viso, sentendo quell'accenno di barba quasi piacevole. Si ferma e prende il telefono. Finalmente riesco a vedere bene i suoi occhi. Sono verdi con all'interno un po' di marrone, non ci avevo mai fatto caso, ma adesso penso siano i più belli che abbia mai visto.
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Young
RomanceGiulia è una ragazza di soli 15 anni, timida e forse troppo chiusa.. Un giorno decide di iscriversi a un corso presso la sua scuola senza però immaginare chi avrebbe potuto conoscere in quel luogo così tanto odiato...