Capitolo 17.

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Ricordo ancora quando nacque Rosa, la nostra prima figlia, era così paffutella che volevi subito coprirla di baci.

Era la principessa del papà, che, tutto emozionato, quando la prese in braccio per la prima volta, pianse.

Baciandomi e togliendomi il fiato.

Ricordo come la prima volta che provò ad andare in bici, si sbucciò il ginocchio, e Mesut corse subito a prenderla in braccio, tutto preoccupato, mentre lei sorrideva, dicendo con la sua flebile, dolce e piccola vocina:

"Stai tranquillo papà, è solo un graffietto".

Quando nacquero Maria e Leo invece fu tutta un'altra storia.

Lui era più sicuro di sè, e affrontò meglio la situazione.

Quando nacqui tu, nipotino mio, io e tuo nonno eravamo felicissimi. Ti abbiamo sempre viziato, anche da appena nato, a volte beccandoci qualche sgridata da Rosa, ma eri e sei la nostra gioia più grande." raccontai a Franz.

Dolcemente Inaspettato - Mesut ÖzilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora