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"Harry! Harry! Dai non ti trovo, mi arrendo" è sempre la solita, subito si arrende , ogni volta che giochiamo a nascondino, eppure sa dov'è il mio solito nascondiglio , ma tutte le volte se lo dimentica così tutte le volte devo andarli  incontro e asciugare quelle lacrime

"Dai non piangere! Sono qui" gli dico correndo nella sua direzione , lei piange a dirotto, tra singhiozzi dice qualcosa ma non la capisco, come sempre

"Che hai detto?"

"Ho d-detto, che non puoi fare sempre così " non è colpa mia che sei una frana a questo gioco

"Okay scusa, ora va meglio?"

"Si! " si asciuga le lacrime ma è ancora triste , così faccio quel che faccio sempre con una smorfia la faccio ridere.

DUE ANNI DOPO.

"Harry! Quei bambini là giù mi hanno tirato i capelli e mi hanno detto che sono brutta! " mi riferisce Nina dopo che ha corso nella mia direzione, stiamo al parco come tutti i pomeriggi mi sono assentato due minuti per andare in bagno e che succede? Che se la prendono con la mia amica! Ora ci penso io

"Dai calmati ! Dimmi chi sono che ci penso io" indica un gruppo di tre ragazzini che stanno giocando con la palla da calcio

"Okay! Vieni con me!" La prendo per la mano e ci avviamo nella loro direzione, quando siamo davanti a loro il più grande pressoché potrebbe avere un anno più di me si avvicina, è più alto di me, ma non mi fa paura, nessuno può toccare Nina.

"Sei venuta con la guardia del corpo ranocchietta?" Domanda guardando prima lei e poi me con sguardo strafottente, ranocchietta? Lui non si è visto! Grasso molto grasso , pieno di brufoli e con un taglio di capelli orrendo

"Sei tu che hai tirato i capelli alla mia amica?" Urlo con rabbia , stringendo i pugni è la prima volta che sento una strana sensazione allo stomaco.

"Sì perché? " risponde sempre strafottente, ma che razza di bambino malefico è.

"La mamma non ti ha detto che le bambine non si toccano?" È la prima cosa che le mamme ti insegnano, mia mamma un giorno mi disse che le ragazze sono come le rose, molto fragili basta un niente per romperle, ma questo qui forse nn lo sa.

"E la tua mamma non ti ha detto di stare al tuo posto? " questo bullo invece di rispondere mi fa a sua volta un'altra domanda, ormai le mani non me le sento più talmente che le sto stringendo, e questa sensazione allo stomaco sta salendo sempre di più,  e come se da un momento all'altro esplodessi

"Non rispondi più bassetto? Come pensavo" si gira e dentro di me scatta qualcosa, non so che cosa ma mi ritrovo a lasciare la mano di Nina e saltare addosso a questo deficente, cade a terra con la faccia, non m'interessa che è più grosso di me ma nessuno si deve permettere di chiamare ranocchietta la mia Nina!

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"Ai! Nina fai piano!"

"Non è colpa mia s'he ti sei ridotto così,  ora stai fermo che ti medico" diciamo che in parte è vero, se lei sarebbe stata al suo posto, vicino l'altalena dove stavamo giocando , non succedeva niente

"Si si ho capito, però vai piano con questo disiffettante" sorride per le mie smorfie di dolore,  com'è bella quando sorride, e quei bulli si sono permessi di chiamarla ranocchietta, non vedono quel che vedo io? Una bambina vivace, bellissima , con capelli castani così lunghi che certe volte penso che non sono reali, due occhi nocciola così profondi che rimango sempre incantato.

"Perché sorridi?"

"Perché sei bellissima!" Dico di getto! Arrossisce abbassando il capo

"Che dici scemo! Finiscila di prendermi in giro e fatti medicare se no la tua mamma si arrabbiera molto se ti vede in questo stato!" Mi prende ancora il viso tra le mani e ricomincia a medicarmi, non ho detto niente di strano , solo la verità.

Amore infinito. H/SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora