Una nottata passata insonne, tra urla grida con i miei genitori, Nina che non sapeva come calmarmi, non è servito a niente.Ora sono qua fuori alla mia casa, con valigie enormi a guardarla con tanto affetto, mio padre che mette le ultime cose nel taxi, la ditta dei traslochi che prende le ultime cose e le mette nel furgone, mia mamma che saluta con un abbraccio fortissimo i signori Dobrev , che gli diceva di non dimenticarsi di noi.
Poi c'è lei, lei nascosta dietro un albero, che non vuol farsi vedere che piange,mi avvicino a lei silenzioso, appoggiandomi anch'io all'albero, stiamo di spalle, non sopporto quando piange.
"non è un addio, lo sai questo?" dico in un sussurro,con il cuore che mi batte a mille e so con sicurezza che anche il suo batte all'uniscono al mio, spero che mi abbia sentito, dopo poco sento la sua mano intrecciarsi alla mia, così calda e morbida, che per un attimo mi dimentico di tutto, dimentico la mia partenza inaspettata , la stringo forte, ma non posso andarmene senza neanche un abbraccio, l'attiro a me così velocemente che lei non riesce neanche a metabolizzare che la sto abbracciando, infatti rimane lì, con le braccia penzolanti e la testa nel mio collo, la stringo ancora più forte, devo sigillare il suo profumo, il suo corpo tutto di lei nella mia testa, per non dimenticare, sento che mi sta bagnando il collo con le sue lacrime.
"Non piangere!" gli dico tra i capelli dolcemente, accarezzandoli con dolcezza.
"Non sto piangendo!" mi risponde tirando su con il naso, sempre la stessa ragazzina , troppo timida per farsi scoprire, troppo timida per tutto, mi stacco quel poco per prendergli il viso tra le mani e fargli un sorriso rassicurante, asciugo con i pollici quelle poche gocce sul suo viso, lei non mi guarda, guarda in basso.
"Guardami!" ma lei fa finta di non sentirmi, faccio un sospiro e gli richiedo
"Nina, per favore guardami" e lei lo fa, mi guarda con occhi lucidi e arrossati.
"se la smetti di essere triste ti do una cosa" lei fa di si con la testa e mi accenna un sorriso, ma è malinconico
"Brava!" lascio il suo viso solo per prendere il mio diario tascabile dalla tasca dei jeans.
Gli prendo le mani delicatamente, come fossero ribini preziosi.
"Che cos'è?" domanda con una punta di curiosità nella sua voce
"Questo è il mio diario, una cosa che tengo moltissimo e voglio che lo tenga tu" lo guarda, come se fosse un tesoro prezioso
"Ogni volta che senti la mia mancanza ,leggiti una pagina e vedrai che starai meglio" mi guarda ancora una volta non capendo
"Vedrai! ti fidi di me?" Spero che si fidera.
"Sempre!" dice con una scintilla negli occhi.
Stiamo in macchina da trentacinque minuti buoni, stiamo andando all'aereoporto, l'aereo dove mi porterà anni luce lontano da Nina. Tredici anni spazzati via in un soffio, tredici anni di risate tredici anni di lei. Come potrò vivere a chilometri di distanza da lei, senza vederla, sentirò solo la sua voce da un cellulare, la chiamerò tutti i giorni, la scriverò tutti i giorni, non deve dimenticarmi, MAI!.
Guardo fuori al finestrino, la strada gli alberi sfrecciano come saette davanti ai miei occhi, come la mia vita sta sfrecciando lontano da lei, prometto che un giorno, quando sarò abbastanza grande partirò per lei.
Un diario, solo un diario mi rimane di lui, che sto stringendo al petto da un sacco di tempo. Rinchiusa nella mia stanza a maledirmi di non aver capito prima, di non essere stata così egoista nei suoi confronti, ha provato tanto dolore quando mi sono messa con Zayn, dolore che io non ho percepito, troppo presa dal mio ragazzo.
Mi domandavo perché non mi cercava più, perché non si faceva più vedere, quando rientravo a casa e salivo in camera davo sempre una sbirciatina alla sua finestra, ma non vedevo niente, non vedevo lui solo una stanza buia, ora è lo stesso, poso gli occhi sulla sua finestra e niente, neanche le tende ci sono, una stanza vuota come me. Ha detto quando sentivo la sua mancanza dovevo leggermi una pagina del suo diario, per sentirmi bene, come può una pagina farmi questo effetto? Lo guardo con curiosità accarezzando i bordi, è molto rovinato, ma si dice una cosa molto rovinata è una cosa molto preziosa.Mi siedo sul letto con il diario tra le gambe , lo apro con un groppo in gola, inizio a leggere la prima pagina
Questo è un tesoro segreto, un segreto che soltanto il mio cuore deve sapere.
13 agosto 2003
Nina giocava beata con le sue bambole nel giardino di casa sua, non sapeva che qualcuno alla finestra la stava spiando, quel qualcuno che stava scrivendo cose per non dimenticare, nove anni che la conosco, può sembrare strano ma già sono cotto di lei, questo è l'amore che parlano i grandi? Perché se è questo non voglio più lasciarlo andare, è una sensazione quasi di calore, che ti abbraccia forte e ti fa sentire bene.
Si accarezza i capelli lunghi per quel che ricordo li ha sempre tenuti così.
Gli altri bimbi dicono che è una ranocchia, bassa brutta con le lentigini, ma io la vedo perfetta, le lentigini sono tutti piccoli bacini del sole , che solo alle bimbe belle e buone da, me la detto la mamma. E per questo ci credo.O mio dio, è un libro su di me! Tanti anni passati a scrivere cose che solo lui vedeva, grazie Harry, grazie di cuore, lo custodiró con tanto amore, lo chiudo e lo stringo forte.
"Avevi ragione Harry!" Dico ad alta voce, con gli occhi pieni di lacrime amare.
Ciao ragazze, spero che vi sia piaciuto, qualche lacrima l'avete sprecata per questo capitolo? Se vi è piaciuto avcendete la stellina grazieeeeeee come sempre passate se volete da Forever h.s e da Perfect H.s ciaoooooo
STAI LEGGENDO
Amore infinito. H/S
DragosteStoria diversa dalle altre. Vicende di due ragazzi cresciuti insieme dalla nascita, poi scoprirete perché. ......sarà una storia d'amore ma allo stesso tempo gioiosa e straziante. Buona lettura. STORIA MIA NON COPIATE. TUTTI I FATTI SONO FRUTTO DELL...