Capitolo 1

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Era ormai mattina quando i genitori della bambina entrarono in camera sua con una torta in mano e cantando "tanti auguri a te".
La bambina si svegliò tutta sorridente e ringraziò i suoi genitori per la torta.
Poi i due salutarono Antonella e se ne andarono a lavoro.

Più tardi, quando, Antonella decise di alzarsi dal letto, sentì qualcosa bussare alla finestra: era un gufo, e nel suo becco aveva una strana lettera, così lei aprì la finestra e prese la lettera.
Sulla busta c'era un sigillo rosso fuoco, e nella parte posteriore della busta c'era scritto:
"Antonella Williamson,
Abbey Road 3 (Londra)"

La bambina guardò il gufo attentamente, e dopo un po' di tempo decise di aprire la busta e all'interno vi trovò vari fogli di pergamena.
Ne prese uno e lesse:
"Scuola di magia e Stregoneria di Hogwarts.
Direttore: Albus Silente
Cara signorina Williamson, siamo lieti di informarla che Lei ha il diritto di frequentare la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il Primo Settembre. Restiamo in attesa della sua risposta, via gufo, entro e non oltre il 31 Luglio.
Con ossequi,
Minerva Mcgranitt"

Rilesse tantissime volte la lettera. Non poteva credere a ciò che stava leggendo.

Decise di aspettare il rientro dei suoi genitori per dare una risposta.

Il gufo era ancora lì impaziente. Antonella allora gli preparò una ciotola d'acqua e lui ci si avventò sopra. Intanto la bambina gettó un'altra occhiata alla lettera.

Dopo qualche oretta, sentì la porta aprirsi, prese la lettera, e il gufo gli si poggiò sulla spalla. E corse dai suoi genitori.

"Oh ciao Ant....m-ma quello cos'è?" Disse la mamma indicando il gufo.

La bambina spiegò loro cosa era successo...e loro parvero fieri di lei.

Antonella scoprì quella sera che la prozia di suo padre era una strega e che i suoi genitori non lo avevano detto a lei perché le possibilità che Antonella diventasse una strega erano minime.

Antonella era davvero contentissima!

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