1. Il Mattino Ha L'oro In Bocca

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Questo suono non promette nulla di buono...
Sento il tintinnio della sveglia riecheggiare nella stanza, segno che devo abbandonare il mio comodo letto.

Realizzo dopo qualche veloce calcolo mentale che mi tocca affrontare un ennesimo lunedì; non mi è mai andato a genio questo giorno, potessi abolirlo sarebbe più che morto per me.

Cerco di arrivare con la mano verso la sveglia tentando di spegnerla, ma il comodino sembra spostarsi ogni volta che cerco di raggiungerla.

Metto la testa sotto il cuscino cercando di non sentire il rumore assordante.

Ma la sveglia continua a suonare ininterrottamente.
Sfinita tolgo la testa da sotto il cuscino accettando il fatto del dovermi alzare.

Guardo il piccolo oggetto di tortura nero, nel quale stanno lampeggiando in rosso i numeri 7.00 A.M.

Almeno sono in orario, per ora.

Alzo la testa mettendomi a gambe incrociate sul letto, con lo sguardo perso nel vuoto.
Dopo qualche secondo passato a osservare i vari vestiti ammucchiati sulla sedia, la marea di fogli sulla scrivania e le pareti grigie tappezzate di poster vari, decido di alzarmi.

Mi appunto mentalmente di dover mettere a posto la camere in futuro, cosa che probabilmente finirà nel mio ampio dimenticatoio.

Spengo la sveglia e vado in bagno, dove solo in quel momento vedo lo stato in cui sono ridotta.
E dire che avevo sentito che dormire faceva diventare belli!

Sospiro entrando nella doccia, non amo lavarmi di mattina, nonostante sia uno dei pochi modi funzionanti che mi svegliano del tutto e mi evitano di sembrare un minimo uno zombie la mattina.

Tento di lavarmi il più veloce possibile, quando un getto d'acqua fredda mi fa rabbrividire.

Mi ero quasi scordata di avere un fratello a dir poco "generoso", che ovviamente non si preoccupa di lasciare un minimo di acqua calda alla sua povera sorellina.
Penso che un giorno lo butterò giù dalle scale, in fondo ho sempre voluto prendere la sua camera, è più ampia e luminosa.

Guardo l'orologio appeso al muro notando di essere in ritardo, ovviamente c'era da aspettarselo...

Uscita velocemente dalla doccia apro la cabina armadio rimanendo qualche secondo a fissarla, aspettando il colpo di genio che mi permetta di vestirmi.
Decido di optare per il mio abbigliamento praticamente quotidiano, niente di stravagante, non mi piace dare troppo nell'occhio; una felpa larga basta e avanza.

"Emily è pronta la colazione!" sento urlare dal piano di sotto.

Scendo le scale notando fortunatamente la tavola già apparecchiata.

"Ce l'ha fatta la principessina" sorride divertito quello che mi duole chiamare fratello.
"Sai Thomas per essere così belli ci vuole tempo" rispondo sedendomi alla tavola, ricevendo in cambio una roteata di occhi verso il cielo.

Inizio a mangiare posando lo sguardo sulla scatola di cereali, mi diverte leggere gli ingredienti e guardare i piccoli disegni colorati sul davanti.

Una notifica illumina lo schermo del cellulare mostrando anche l'ora nella home page.

7.43 A.M.

Merda.

"Thomas muoviti siamo in ritardo" dico con la bocca ancora piena
"Che novità" sento bofonchiare

Corro nella mia camera e prendo il mio zaino, per poi dirigermi al piano di sotto.

"Mamma, noi andiamo" urlo chiudendo la porta di casa

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