Capitolo 6.

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Sono sconvolta, prendo le mie solite cuffie e faccio partire tutto l'album di Marco Mengoni.
Le lacrime rigano il mio viso, sto camminando da tre ore senza una meta, non so dove mi trovo, e neanche mi importa saperlo.
Vedo un lago, mi avvicino al lago e mi siedo sotto un albero, ad un certo punto una mano toccó la mia spalla. Era Alessandro.

Alessandro: ciao..

Aveva la voce tremante, pure lui aveva smesso di piangere da poco.

Irene: hai saputo?

Gli occhi di Alessandro si riempirono di lacrime, pure i miei.

Alessandro: sono distrutto

Mi abbracció.

Irene: pure io.
Alessandro: ti lascio sola, ne abbiamo bisogno entrambi.

Ripresi la forza di tornare a casa.
Misi le cuffiette e mi avviai verso casa, arrivai, presi le chiavi e aprii la porta. mi fiondai subito in camera, senza salutare nessuno.
mi chiusi la porta di camera e mi buttai nel letto.
la porta lentamente si aprii.

Celeste: che succede?
Irene: tranquilla
Celeste:qua i problemi sono di amore vero..?
Irene: e amicizia..
Celeste:Io sono qui, per ascoltarti,puoi chiamarmi mamma, ti voglio bene come una figlia, e come ogni mamma sono pronta ad ascoltarti.

A quelle parole, qualche lacrima scese, è cosi spettacolare come questa famiglia abbia quel modo tutto suo di parlare, e di far star bene le persone.

Irene: Grazie. Grazie davvero
Celeste: quindi? cosa è successo?
Irene: Non so se hai presente Marta, beh io e lei ci conosciamo da un po, quando abitavo a Tarquinua eravamo un sacco legate, e seguivamo i Dear Jack, Io ero fidanzata con Alessio, lei con Alessandro, quando si sono sciolti e io sono venuta qua, lei beh.... è andata a letto con Alessio tradendo Alessandro.
Celeste: beh. vedi, pure a me era capitato una cosa del genere, in ogni caso se tu a questa Marta ci tieni prova a parlarle, si risolverà tutto.
Irene: si, forse hai proprio ragione. Grazie.
Celeste: Non ringraziarmi, adesso ti lascio riposare un pó che te lo meriti ahah
Irene: Grazie mille.

Celeste accosta la porta, e io mi metto sul letto sdraiata e piano piano addormentarmi.

IL GIORNO DOPO
mi svegliai di colpo dalle urla che provenivano dal salotto, evvero, la nonna di Sofia è venuta a prenderci per andare a trovare Sofia, e a portarla a casa.
Corro a vestirmi, metto una maglia con sopra una felpa di Sofia, dei pantaloni lunghi larghi e le mie amate converse nere.
Vado in sala e mi aspettano la nonna e la mamma di Sofia.

Celeste: sei pronta?
Irene: yess, andiamo

Scendemmo e andammo alla macchina, dopo 10 minuti di macchina arrivammo all'ospedale.
Entrammo e ci avviammo verso la stanza dove si trovava Sofia.

Sofia: Oh finalmente

era gia in piedi pronta per andare a casa.
Andai verso di lei e la abbracciai fortissimo

Irene: mi sei mancata
Sofia: anche tu
Celeste: su andiamo che non c'è più voglia di stare qui aahaha
Nonna: Oh si andiamo

Firmammo delle cose, e andammo alla macchina.

Sofia: Mi portate a fare una bella colazione? Vi prego, ho mangiato per tre giorni vomito.
Celeste: E va bene dai

Arrivate al bar, ci trovammo un posto a sedere e ordiniamo, io prendo un cornetto alla nutella e un ace, Sofia un cornetto vuoto e un cappuccino.

Sofia: oh questo si che si chiama fare colazione.

Finimmo di mangiare, e tornammo a casa.
Appena arrivate, Sofia si fionda nel suo letto.

Sofia: Oh grazie al cielo.
Irene: non vorrei rovinarti il momento, ma mi sento di dirti una cosa che mi è successa..
Sofia:

SPAZIO AUTRICE
Scusate a tutti per l'assenza,
ma non mi andava di scrivere,
adesso sono tornata e più
forte di prima.
vi voglio bene💗

-Irene💫

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 08, 2016 ⏰

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