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Passano venti minuti abbondanti prima che l'autobus si accosti di nuovo a un marciapiede. Il rumore dolce e cullante dei motori si interrompe a poco a poco, il tempo necessario ai passeggeri per rendersi conto di essere finalmente arrivati alla meta.

Non sono riuscita a riposarmi, malgrado la mia agitazione non sia neanche lontanamente paragonabile a quella dei miei compagni; Selene, invece, ha tenuto gli occhi chiusi per tutta la durata del viaggio, malgrado credo non abbia mai dormito. Ha appena alzato le palpebre; guarda nella mia direzione e sorride.

« Pronta? Agitata? »

Azzardo un'espressione rilassata.

« Neanche troppo. »

Una volta che tutti i passeggeri sono scesi dall'autobus, il nostro accompagnatore fa un cenno di saluto all'autista quando lo vede partire in una nuvola di gas di scarico.

Preme il dito al centro degli occhiali e si sistema il maglione; infine rivolge per la prima volta il suo sguardo ai novellini.

« Benvenuti, ragazzi: è un vero onore avervi tra noi. Mi presento: il mio nome è Jeffrey, e sarò la vostra guida nei luoghi in cui trascorrerete il periodo dell'Iniziazione, fino alla Prova. »

Per "Prova di Iniziazione" si intende quella che tutti i neo-Eruditi – come nelle altre fazioni – devono affrontare per dimostrare di possedere le capacità necessarie richieste. Nel caso in cui gli esaminatori si ritrovano davanti un ragazzo che ha fatto"il passo più lungo della gamba" hanno il compito di  cacciarlo a calci nel sedere senza molti riguardi. Il povero ragazzo non può fare altro che finire tra gli Esclusi, un'accozzaglia varia di "gente che non ce l'ha fatta". Questa frase, di solito, viene detta di persone morte: ecco, forse essere un Escluso, nella nostra società, equivale all'essere morto. È davvero abominevole, ma fa comodo a tutti: si parte dai nostri governanti, si finisce con qualsiasi essere umano che abita questa città. Un "vero" genitore, uno che vuole davvero bene ai suoi figli, che riesce a perdonare la Scelta sbagliata e il conseguente fallimento riuscirebbe a riprenderli in casa; allo stato attuale delle cose, chiunque si vergognerebbe di avere un reietto in famiglia. Meglio crederlo morto, accettare la realtà diventa magicamente più semplice.

« E perché solo fino alla Prova? »

Ad aprir bocca è stata una delle due trans-fazione Candide.

« Perché, nel caso in cui voi riusciste a superare la Prova, vi trasferirete in altri edifici, a seconda del reparto in cui vorrete specializzarvi. »

La ragazza sta per fare qualche altra domanda, ma lui la anticipa:

« Non preoccuparti, per ora non vi riguarda. Abbiate l'accortezza di seguirmi! »

Dopo aver superato un imponente cancello di ferro, lo spettacolo davanti ai nostri occhi non è esattamente la cosa più bella che si possa immaginare: c'è un parco, o quello che un tempo doveva esserlo. Moltissime statue di metallo sbucano in diverse parti; alcune sono di un metallo lucido – acciaio? -, e riflettono i pochi raggi che il sole ha dato la possibilità di vedere in giro oggi, mentre altre iniziano a mostrare i primi segni della ruggine. Hanno forme strane, quasi insensate: si parte da animali di vario genere – cavalli, un gatto, persino un mammut – e si va a finire con un fagiolo, la statua più grande. Mi chiedo perché proprio un fagiolo, ma non faccio in tempo a formulare mentalmente la domanda che Selene la bisbiglia piano guardando nella mia direzione. Io mi limito ad alzare le spalle.

« Questo – indica Jeffrey – è il parco "Millennium". Una volta, molto probabilmente, era pieno di piante ed alberi di diverse specie. Dopo la Guerra non si è più riusciti a farlo tornare alla bellezza di una volta, o almeno è così che dicono i più anziani. Perciò è stato deciso di dedicare questo spazio alla fantasia degli artisti Eruditi, che ci hanno donato queste meravigliose opere d'arte. »

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