CAPITOLO 3

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Come al solito a quell'ora non c'era traffico ed Ashley poteva guidare con calma senza temere il clacson delle altre auto. A dir la verità stava pensando a cosa avrebbe fatto tutto il tempo visto che il suo capo, Taylor Wayne, non le dava un incarico decente da tempo. Più da quando lei e Darry Anderson avevano lavorato per la prima volta insieme per arrestare un pazzo assassino scappato dal manicomio.
Ora Darry era in un'altra centrale, molto probabilmete con un'altra collega ad indagare su un qualche caso strabiliante, mentre lei moriva di noia.
Ultimamente non c'era nessun serial killer in giro il che comportava un massimo di un gruppeto di giovani ladri di macchine come incarico e questo la innervosiva.

Quasi fece un salto per la sorpresa quando le squillò il telefono; lo prese e guardò il display: era il suo capo.
"Cosa ci sarà di così  importante da chiamarmi mentre sono per strada?".
<<Pronto?>> <<Watson! Ho un incarico urgente per te!>> urlò Taylor spaccandole quasi un timpano, sapeva che urlava quasi sempre ma non era mai abbastanza veloce da allontanare il cellulare in tempo.
<<Che tipo di incarico?>> chiese lei dopo un po' con un misto di seccatura aspettandosi il solito furto nella casa di un qualche riccone taccagno <<C'è stato un omicidio! Voglio che tu vada lì! Adesso ti invio l'indirizzo!>>  sim era come elettrizzata non appena aveva sentito la parola 'omicidio' <<Sissignore!>> rispose lei con rinnovata euforia e chiudendo la chiamata.
Non passò molto tempo che le arrivò un messaggio con le indicazioni per raggiungere la scena del delitto.

Appena arrivò alla casa isolata c'erano già i camion della scientifica e le auto della polizia. Scese e si diresse a passo spedito verso l'ingresso senza badare alle occhiate dei suoi colleghi all'auto rigata durante l'arrivo attraverso la strada tortuosa e piena di buche.

Era così euforica che quasi sorrideva e stava per entrare senza ricordarsi di mettersi le protezioni per non contaminare la scena. Però venne bloccata da un uomo della scientifica davanti alla porta che si affacciava su un corridoio che terminava con delle scale che salivano al pano di sopra, ai lati si aprivano due sole stanze e si vedevano chiaramente gli schizzi di sangue uscire dalla porta di sinistra e raggiungere l'altra.
Stava per entrare quando un poliziotto uscì di corsa spingendolam di lato con una mano mentrre con l'altra si teneva la bocca, si vedeva chiaramente che stava trattenendo il vomito ed appena fuori dalla porta si lasciò andare piegandosi in due.
Ashley rimase di sasso "Cosa avrà visto là dentro?".
L'euforia fu sostituita dalla curiosità mista a paura.
Inspirò ed espirò per farsi forza.
Entrò.

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