Aura × Beast × Doll

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Passate tre ore di viaggio, i restanti quattro e Hisoka scesero dinanzi alla famigerata dimora nella foresta buia leggermente illuminata dalla luna che ergeva splendida dalla montagna. Si ritrovarono davanti ad un portone enorme d'acciaio, con dei draghi scolpiti elegantemente posati sopra che recitava il confine. Era...strano. Possedeva sette porte che diventavano man mano più grandi partendo dalla più piccola. A cosa servivano? Chanel prese a parlare
<<Signori e signore come potete vedere questo è l'ingresso di casa Zoldyck! Viene anche chiamato Il portale per lo Yomi* siccome chi mette piede là dentro, non ne esce vivo e vegeto>> la poca folla rimase stupefatta mentre scattava foto al portone grigio al contrasto con la luce lunare
<<Bene e adesso conosciamo il signore alla vostra des->>
La spiegazione di Chanel fu brutalmente rotta da un forte ruggito che fece raggelare il sangue ai presenti. Non sembrava il rumore di una semplice bestia...dava la sensazione di un qualcosa di più grande e terribilmente pericoloso.
<<C-Cos'era quel rumore?!>> chiese spaventato il tipo con la felpa bianca nascondendosi dietro Chanel, anch'essa spaventata <<Ehmm...Signori quello che avete sentito era Mike, il cane degli Zoldyck! Non è u-un cane qualsiasi da come avete potuto intuire...>>
Hisoka aveva gli occhi che brillavano dalla curiosità
<<Questo è tremendamente figo>>
<<Come scusa?>> chiese Chanel incredula.
<<E...eccitante❤~>>
<<T-TE LO HANNO MAI DETTO CHE SEI DAVVERO STRAMBO?>>
La folla e l'assistente si zittirono quando videro la piccola porta di legno aprirsi in uno scricchiolio che fece crescere l'ansia, quello che videro dopo, fu fin troppo scioccante: una zampa di misure inusuali per un semplice cane, nera come la pece teneva tra gli artigli i resti di due uomini di taglia grossa, probabilmente due intrusi, strappati della loro carne e dei loro organi, ridotti ad un paio di carcasse ossee senza vita dai denti aguzzi di Mike. Chanel e i visitatori cacciarono un forte urlo all'unisono e corsero il più veloce possibile nel mezzo cin cui erano arrivati fin lì, tutti....eccetto Hisoka.
<<R-Ragazzino vieni qui! Non vedi che è pericoloso?!>>
<<Huh? Andate senza di me, io resto qui♣~>> salutò in direzione del bus innocentemente
<<...Ugh- Fai come vuoi, noi non resteremo un minuto qui!>> e presero a partire a tutta birra lasciandolo in quella cupa selva. Subito dopo Hisoka vide un uomo sulla trentina avvicinarsi con i mano una scopa e una paletta, indossava una divisa grigia intonata con il cappello, probabilmente era il guardiano della porta.
<<Accidenti Mike...hai fatto di nuovo scappare i turisti!>> buttò i resti d'ossa nel bidone accanto alla porta senza tralasciare una minima emozione: si vedeva che lavorava da molto tempo per gli Zoldyck
<<Umm lei chi è?>> il guardiano sbattè le palpebre più volte incredulo, era rimasto solo lui.
<<Ze...Zebro, il custode della porta. Tu?>> porse la mano al giovane sperando in un ricambio che fu ben accolto; le mani di Hisoka erano screpolate e piene di chiazze secche di sangue. Quest'ultimo sorrise
<<Hi~so~ka❤>>
<<Dimmi Hisoka, perché sei rimasto?>>
<<In realtà il mio scopo era venire qui per incontrare una certa persona...il primogenito dei signori Zoldyck!>>
Zebro diventò improvvisamente serio, e poi sospirò.
<<Mi dispiace ragazzino ma i signori Zoldyck non si sono mai fatti vedere a gente a loro sconosciuta..>>
<<Oh! Ma non è così! La realtà è che sono un amico del signorino!❤>> Sparò una bugia bella e grossa sperando di non essere scoperto; non aveva altri metodi per convincerlo, uccidendolo si sarebbe ritrovato con tutta la famiglia di assassini alle costole e, per quanto lo facesse eccitare, non doveva correre rischi. Zebro sobbalzò dallo shock per l'affermazione
<<Il Signorino ha un amico...? Ma questo è impossibile, i suoi genitori gli hanno proibito di fare amicizia...!>>
Hisoka rise tirando fuori un altra scusa
<<Diciamo che un giorno ci siamo incontrati durante una delle sue missioni per caso...e da lì abbiamo preso confidenza kukuku♦~>>
Zebro sfoggiò un leggero sorriso per quell'informazione
<<In effetti, l'ho sempre detto che un giorno avrebbe trovato qualcuno con cui stringere amicizia nelle sue varie missioni...Seguimi, ti farò entrare nella porta affianco a quella principale, e da lì ti conducerò alla casa dei servitori.>>
<<Eh? Non passiamo dalla porta principale?>>
<<Quella non è una porta qualsiasi...>> Zebro prese a raccontare
<<Sono più porte messe insieme dalla meno pesante alla più pesante. Per riuscire ad aprire almeno la prima porta avrete bisogno di un allenamento specifico. Per questo vi sto portando nella casa dei servitori, per allenarvi.>>
Continuando il suo racconto si tolse la camicia lasciando ad un po' di aura sprigionarsi dal suo corpo.
<<Chi non riesce ad entrare dalla porta principale non è degno di essere riconosciuto dagli Zoldyck!>> Protese le sue braccia verso la porta e con tutta la forza che aveva in corpo iniziò a spingere, la prima e la seconda porta si aprirono; rilassando i muscoli le porte si chiusero istantaneamente, si doveva essere veloci per entrarci una volta aperta.
<<Visto?>>
Hisoka era meravigliato da tale possenza
<<S...Stupendo❤>>
<<...Come?>>
<<Potrei fare una prova? Solo una!>>
<<Se ci tieni...Ma è impossibile entrare al primo tentativo>>
Hisoka straripante di curiosità e di forza di volontà tese anche lui le braccia contro la freddissima porta e dal suo corpo scaturì una leggera aura rosa che lo ricoprì del tutto. Un aura che dava la sensazione di un qualcosa di appiccicoso e allo stesso tempo, qualcosa di mortale. Zebro deglutì e fece un passo indietro... possibile che...?
Hisoka spinse con tutte le sue forze sentendo le braccia pulsare, la prima e la seconda porta si aprirono...così come anche la terza.
<<Ma cosa..?!>> Il guardiano era senza parole
<<Guarda Zebro san, ci s-sono riuscito!>> oltrepassò di scatto la porta e prima che potesse chiudersi salutò il guardiano <<Beh, a dopo♦>>
La porta si chiuse alle sue spalle, lasciando un Zebro shockato quanto impaurito...chi era quel ragazzo? Perché a quella giovane età possedeva già un aura tanto mortale? Da dove proveniva? Ma sopratutto... da dove ha appreso tutta quella forza? Ripensò con dispiacere che forse era più conveniente rispedirlo da dov'era arrivato con i turisti.

~

Hisoka stava silenziosamente camminando in quella distesa di verde scuro fievolmente illuminata dalla luna di cui ancora stentava a crederci che tutto quel tappeto verde appartenesse a loro. Cercò di eliminare il più possibile la sua presenza per non essere scoperto mentre si arrampicava su uno degli enormi alberi che circondavano il giardino degli Zoldyck: da laggiù riuscì a scorgere la grande montagna dove vi stava la loro abitazione ma sembrava essere avvolta in un enorme ammasso di nuvole blu scure ed era impossibile statare di vederla chiaramente, ad un tratto però l'albero prese ad oscillare furiosamente facendo fare il capitombolo all'infiltrato dai capelli rossi e appena vide cosa aveva causato la caduta rimase di stucco. Davanti a se aveva il muso lungo di un cane dalle dimensioni anormali, pelliccia nera, che con l'oscurità della notte sembrava ancora più cupa, due grandi occhi sempre dello stesso colore che riflettevano la fioca luce della luna. Hisoka non ci credeva di star vedendo Mike per la prima volta dal vivo...per l'emozione non riusciva a muoversi. La cosa divertente era che Mike non aveva nessuna intenzione di ferirlo, lo stava solo analizzando. Aveva rigidamente ricevuto l'ordine dai suoi padroni di non attaccare coloro che passavano dalla porta principale come segno di valore. La mano del rosso si stava protendendo verso il muso apparentemente innocuo della bestia nella speranza di accarezzarlo, fino a quando...
<<Mikeeee! Torna qui!>>
Un urlo che riecheggiò nella selva richiamò l'attenzione del cane che come una furia, abbandonò Hisoka per correre da quella voce. Essa attirò pure l'attenzione del rosso...era una voce delicata e...maschile. Poteva trattarsi di...? Si rialzò e si mise a correre dietro a Mike sperando di non perderlo di vista nel buio e di essere scortato dalla sua preda. Dopo dieci minuti di corsa Mike si fermò e si sdraiò sul prato come un bravo cane che ubbidiva agli ordini, nel frattempo Hisoka celò la sua presenza dietro una siepe con una visuale ben chiara tra le foglie e i fiori di camelia. Tra gli alberi apparì una figura: era bassa, portava un lungo kimono taglia donna verde addornato con degli strani spilli sull'Obi che avvolgeva la vita. Portava dei capelli lunghissimi neri come la pece che si posavano con grazia sulle spalle coperte dalla veste e gli occhi erano esageratamente grandi e neri, somigliavano a quelli di una bambola di porcellana. Hisoka rimase incantato cercando di trattenere ancora la sua presenza celata, aveva forse visto l'immagine più bella in tutta la sua vita e non era di certo facile osservare qualcuno di nascosto con il batticuore a mille. La figura dai fluenti capelli neri si avvicinò a Mike e lo accarezzò sul muso.
<<...Hai trovato qualcuno, Mike?>>

//Ed eccomi col secondo capitolo oddio, è molto più lungo del primo ma mi sento soddisfatta lol. Beh, spero vi piaccia comunque. Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo huehue.

The Magician And The Beauty KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora