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Londra, Inghilterra. 8 marzo 1902

Nonostante un primo sgarro alle regole, a mio padre piace Thomas. Forse per il fatto che hanno in comune la guerra. Forse solo perché mi vede felice quando usciamo insieme.

<<A cosa pensi? Se posso chiedere, ovviamente>> mi chiede Thomas.

Volto lo sguardo al cielo stellato e strappo dei filetti d'erba, dal prato dove siamo stesi.

<<A te>> sussurro.

<<E cosa pensi di me?>>

<<Mi hai già fatto una domanda simile>>

<<Sì, ma non avevi finito di parlare. Avevi detto che dovevi conoscermi meglio per capire chi ero veramente>>

<<Hai una memoria incredibile>>

<<Solo se sei tu a parlarmi>>

Arrossisco. Non sono mai arrossita tanto come in questi ultimi giorni. Io e Thomas ormai usciamo sempre insieme. Siamo quasi inseparabili.

Faccio un respiro profondo e inizio a parlare.

<<Tu sei forte, carino, intelligente e hai degli occhi che mi riescono a risucchiare in un vortice ogni volta che incontrano i miei. Sei il ragazzo più dolce che abbia mai conosciuto e potrei ascoltarti mentre parli per ore. Tu sei tutto quello di cui ho bisogno in questo momento>>

Stacco gli occhi dal cielo per posarli nei suoi è noto che sta sorridendo, come non l'ho mai visto sorridere.

<<Non dirmi che ti sei innamorata di me, Angie Rosenswart>>

<<Ho paura di sì>>

<<Paura?>>

<<L'amore è crudele. Sì. La mia è paura>>

<<Non devi aver paura di me Angie>>

<<No, non di te. Di perderti>>

<<Non mi perderai>>

<<È una promessa?>>

<<Facciamo così. Guarda la luna. Ammaliante, vero? Stanotte è anche piena. Se mai ti mancherò, tu guarda la luna perché è sempre la stessa in tutte le parti del mondo, e ti posso promettere, Angie, che la staró guardando anche io, perché tu, mi mancherai sempre. E così, in qualche modo, staremo insieme>>

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Londra, Inghilterra. Febbraio 1988

<<I giorni passavano e noi continuavamo a stare insieme, sempre. Il più delle volte veniva a casa mia, perché era rischioso,
per il nome della mia famiglia, farmi vedere in città con un ragazzo. Le cose a quell'epoca erano diverse da adesso... Comunque sia, spendevamo la metà del nostro tempo a stare insieme, ma non eravamo una' coppia', come dite voi giovani. Eravamo molto amici, o almeno, era così per me. Non sapevo ancora cos'era l'amore>>

<<La sua storia è affascinante, Signora Rosenswart>> ammette Sophia.

<<Oh, ti prego, chiamami Angie>>

<<Va bene, Angie. Poi come continua la
storia?>>

<<Beh, allora..>>
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Londra, Inghilterra. 8 marzo 1902

Se domani ci fosse la luna ||Taylor Lautner & Demi LovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora