UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA

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Tutto il tuo entusiasmo e le recenti iniziali competenze amorose li condividevi con Tommy e Bea ai quali non facevi mai mancare le tue attenzioni e i tuoi consigli pratici. Il confronto con Bea era più esplicito e diretto, non perché Tommy non fosse abituato a condividere la parte più intima della tua vita, ma perché temevi di provocare la sua gelosia, già velatamente manifestata in altre occasioni.


Io potevo accorgermi di qualche segnale di diversa natura dalla pura amicizia disinteressata, ma lasciavo che tu, da sola, arrivassi a decifrare i suoi e i tuoi sentimenti. Non avevi mai attribuito alle reazioni di Tommaso un valore diverso da quello della semplice amicizia e cercavi di compensare il disagio del tuo amico con una presenza più attenta.


«Tommy ti va di venire a cena da me domani sera?» gli hai detto un giorno «mamma e papà escono con gli amici e ci lasciano la cena pronta! Serata di chiacchiere, confidenze e film di paura, come ai vecchi tempi!».


Eri raggiante all'idea di poter passare una serata spensierata con il tuo migliore amico.


«Siii...fantastico! Certo che vengo, ma il film lo scelgo io!» ti ha risposto lui entusiasta.


«Ok, però deve essere tanto pauroso! A domani... buonanotte».


Quella serata passata insieme ha rinfrescato sensazioni che da un po' di tempo avevate entrambi trascurato, rinvigorendo il legame mai spento e riunendovi in quell'affinità speciale che vi faceva stare tanto bene.


Rientrando a casa, vi abbiamo trovato sul divano, con le facce terrorizzate, talmente rapiti dal film da non accorgervi della nostra improvvisa presenza.


«Oh Dio! Che paura...» avete urlato, facendo un balzo.


«Mannaggia a voi ci avete fatto prendere un colpo. Non vi abbiamo sentito arrivare».


«Eppure abbiamo fatto parecchio rumore» vi ha risposto papà più divertito di me «si vede che eravate proprio concentrati!».


Era bello vederti così felice, circondata da persone che ti volevano bene e riuscivano a riempire intensamente la tua vita; Tommy era sicuramente un punto di riferimento assoluto.


La tua vita era piena di emozioni intense che si stavano diversificando, diventando sempre più complesse e coinvolgenti. Queste evoluzioni tormentate erano accompagnate da inevitabili squilibri dei tuoi valori glicemici, che negli ultimi tempi avevano subito repentine e incontrollabili impennate, alterando ogni possibile previsione.


Io e papà, inquieti per quei cambiamenti a cui dovevamo trovare una giustificazione e un adattamento, sapevamo che quello rappresentava solo l'inizio del percorso adolescenziale e che, quotidianamente, avremmo dovuto scontrarci con quegli inconvenienti, cercando di domarli ed evitando di trasmetterti ansie condizionanti.


L'iniziale scombussolamento emotivo legato alla tua storia con Jacopo, che aveva portato scompiglio alla regolarità della tua vita, andava gradualmente placandosi e portava con sé nuove abitudini che discretamente si stavano radicando nella nostra quotidianità, senza disturbarne l'armonia.

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