Capitolo 3

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La mattina dopo Leda non aveva per nulla le idee più chiare. Si sentiva confusa sia da ciò che provava che dallo strano e inquietante sogno che aveva fatto. Mentre con le altre si preparava per andare in università, indossò le cuffiette e le collegò al cellulare. Non poteva vivere senza musica, la prima cosa che faceva al mattino dopo essere scesa dal letto era accendere la radio. Le dava la carica per iniziare la giornata. Aveva costantemente bisogno di una colonna sonora. Ora aveva nelle orecchie un brano dei Placebo "Every you every me". Era forte, e lei ne aveva veramente bisogno.

Come temeva, reazione di James, quando gli raccontarono del sogno non fu per nulla incoraggiante. Corrugò l'ampia fronte, gli occhialini dalla montatura in acciaio gli scivolarono fino alla punta del naso lungo e sottile e iniziò a grattarsi il mento con fare meditabondo, mentre bofonchiava.

«Non è incoraggiante, non è per nulla incoraggiante. Dovrò fare delle ricerche in archivio.... Ma quando una strega il cui potere primario non è la veggenza, fa un sogno premonitore, non è mai un buon segno. Significa che qualcosa di molto importante, spesso di catastrofico, sta per accadere.»

«Grazie per il tuo ottimismo James, mi è molto d'aiuto. Magari era semplicemente un sogno e basta.» scherzò Leda, per nascondere la paura che provava.

«Sei stata tu a dire che l'hai percepito in modo diverso...e questo unito al mal di testa che ti ha colpito subito dopo, non mi lascia molti dubbi.» chiuse il taccuino su cui aveva scritto convulsamente mentre l'ascoltava «Mi sono segnato i particolari fisici del mostro che dici di aver visto. Ora andrò giù nell'archivio e cercherò di trovare una corrispondenza. Spero di essere fortunato. Nel frattempo voi ripassate l'ultima lezione.» si girò verso Niobe «Ti affido Leda, Niobe. Mi raccomando, aiutala a studiare, deve essere più che mai pronta ad affrontare questa misteriosa minaccia, qualsiasi essa sia.» disse andandosene, borbottando tra se, numeri scaffali da cui iniziare la sua ricerca.

«L'ultima lezione riguardava le origini dei maghi, la nostra storia... era pura teoria! Non mi occorre sapere quello, se davvero qualcosa di terribile sta per accadere qui mi servono delle lezioni pratiche. So utilizzare il mio potere specifico e chiamare il fuoco. Per me è istintivo, ora che so di poterlo fare. Ma James non mi ha ancora insegnato neppure un incantesimo!» si lamentò Leda

«Per poter utilizzare il tuo potere in un modo che non ti viene istintivo, devi prima capirlo.» spiegò Niobe «Noi maghi siamo una specie di scienziati. Forziamo la natura, la facciamo muovere secondo i nostri desideri, ma mentre gli scienziati si servono di leggi elaborate dall'intelletto, le nostre scaturiscono dall'immaginazione e dallo scambio. Lo scienziato elabora la sua teoria e poi tramite macchinari l'applica sul campo. C'è un prezzo da pagare per alterare la natura, ma non è lo scienziato a pagarlo, il prezzo viene pagato altrove. I maghi invece, quando provocano un cambiamento, versano nel mondo un po' del loro sangue. Poi si riprendono, certo, ma ci vuole tempo: secondi, ore, giorni... Una modifica del clima ti esaurisce terribilmente, per esempio. E così anche un incantesimo offensivo. Quindi in battaglia devi pensare bene se ti convenga usarlo, perché rischi di esaurirti subito e di rimanere indifesa davanti al pericolo. Il fuoco è parte di te, e consuma meno le tue energie, ma qualsiasi altra magia, ti prosciugherà le forze, in misura eguale alla grandezza del cambiamento che chiedi alla natura.»

«Ma questo non vale anche per le streghe, giusto? Loro non pagano in prima persona lo scotto della magia che utilizzano. Lo fanno pagare ad altri.»

Fu Dionisia a risponderle «Esatto. Possono tenere dei familiari con loro, cani, gatti, conigli, serpenti...che sacrificano per ottenere il potere di alterare la realtà. In passato sfruttavano addirittura la forza vitale di schiavi umani. Ma per gli incantesimi più grandi...ah per quelli sfruttano l'energia delle bestie di altre dimensioni che lasciano entrare nel nostro mondo. Che importa se poi quelle predano gli umani! Maledette streghe!»

Stregata dalla notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora