Capitolo 7

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Si è fatta notte, torno a casa e senza cenare vado sul mio letto a leggere il mio solito libro. Girai le pagine e la prima pagina che uscì lessi, c'era scritto “Niente è perso finché non ti arrendi”, questa frase mi fece pensare che forse avevo qualche speranza ancora di trovare la mia migliore amica! Lasciai il libro aperto sul comodino e mi rimboccai le coperte. Fissai il soffitto finché non mi addormentai.
La mattina seguente mi svegliai di scatto, mi alzai e mi lavai e vestì in 10 minuti. Corsi subito fuori di casa, un'ora prima che iniziasse la scuola. Andai sotto casa di Mattia e lo trovai fuori dal portone con Simona, non ci credevo. Simona era piena di ferite, e gli occhi gonfi come se avesse appena finito di piangere. Quando mi vide abbassò lo sguardo e non mi salutò, mi avvicinai e alzò lo sguardo, dissi “Ma sei Simona? La mia migliore amica? Quella Simona?” lei mi guardò negli occhi e stava per piangere, disse “Sì, sono io. Scusami se sono sparita ma ..” non riusciva più a parlare che scoppio in un pianto.

Ci nascondiamo perché ci sentiamo imperfettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora