Capitolo 2

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Entro nel club già affollato e l'odore di fumo e alcool mi inebria.

Mi dirigo al bancone dove la ragazza del turno precedente mi saluta.

Il primo cliente per me é il mio capo.

Che sfortuna, davvero.

Gli servo il Martini richiesto.

"Bambola. Ci ho riflettuto un bel po. Se vuoi restare qua e prendere il tuo stipendio, dovrai lavorare come cubista."

A sentire quelle parole mi crolla il mondo addosso.

"Perché?" chiedo flebilmente.

"Perché l'ho deciso io mi sembra ovvio. Il locale é mio, quindi si fa come dico io. Dico bene, bambola?"

"Non sono una troia." ribatto.

"Molto bene. Allora puoi accomodarti fuori di qui." mi dice ghignando.

Ci penso un attimo. Come farò ad andare al concerto senza soldi?
Mio papà di sicuro non mi lascerà che io ci vada con i suoi soldi.

Sospiro.

"Va bene." abbasso lo sguardo.

Lui me lo rialza con due dita e mi scruta.

"Bene bambolina. Vai a prepararti. Susan ti dirà cosa fare."

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Justin's pov.

Sono nella mia Lamborghini diretto al club più famoso di Boston.

Lo so, lo so. Avevo detto che non ci sarei più andato, ma non succederà niente. E poi io mi voglio svagare.

Mi hanno convinto Ryan e Chaz. Tutta colpa loro.

Parcheggio e scendo, trovandoli all'entrata ad aspettarmi.

"Ehy Biebs." mi saluta Chaz.

"Ciao amore." gli sorrido fintamente e mi avvicino lentamente

"No eh, Justin" indietreggia "cosa vuoi fare?"

"Voglio solo baciarti amore mio." dico.

Ryan mi prende per un braccio e mi da una sberla.

"Possiamo entrare?!" chiede irritato.

"Si, amico. Calmo." ridacchio e lui sbuffa.

Poi borbotta qualcosa che non capisco.

"Justin! I paparazzi!" urla Chaz.

"Porca puttana!" mi copro con il cappuccio e mi e corro a nascondermi.

"Bieber?" sento chiedere dai giornalisti.

"Ci siamo solo io e il mio amico qua." risponde Ryan.

Mi sporgo dal cespuglio per vedere.

Infuriati, i giornalisti se ne vanno.

Sospiro di sollievo.

"Amico, l'hai scampata grossa." sospira Chaz.

Non dico niente ed insieme entriamo.

L'odore di fumo e alcool mi travolge.

"Ehy, Butler, guarda che bomba quella." urla Chaz sovrastando la musica.

Mi volto verso la direzione da lui indicata.

Assottigliando gli occhi riesco a notare una ragazza dai capelli scuri ed un bel corpo che balla sopra il cubo.

Mi avvicino fino a quando non sono sotto.

É bellissima. Curve al punto giusto, magra ma non troppo ed un seno da urlo.

Qualcosa non mi quadra.

Non sembra a suo agio ballando lì, come se fosse stata obbligata a farlo ma é troppo timida.

Mi allontano e vado verso il bancone a ordinare una vodka.

La ragazza mi fa l'occhiolino ma io non la calcolo.

Troia.

Mi guardo attorno e vedo molta gente ballare, altri che limonano e altri che passano direttamente ai fatti.

Però dietro la gente che balla noto che ci sono due persone che si baciano.

Ma lei sembra non volerlo.

Mi alzo e mi avvicino.

Cosa fai Justin? Non sono fatti tuoi.

Lo so, ma non posso fare a meno di difendere una donna da quei... Quei mostri.

Lui le sussurra qualcosa all'orecchio e lei smette di respingerlo, nonostante la stia toccando ovunque.

Tiro un cazzotto al tipo e lui si gira.

"Cosa cazzo hai fatto?" urla.

"Vuoi che lo rifaccia? Lasciala stare."

Ghigna.

"Possiamo condivedercela se vuoi. Un po tu, un po io."

La rabbia scorre nelle mie vene.

Inizio a prenderlo a pugni e calci.

Lui si accascia a terra e sputa sangue.

Continuo a colpirlo fino a quando non sento una mano sul braccio.

"Smettila, é già svenuto." sussurra.

La guardo bene. Gli occhi pieni di tristezza.

"Ok. Stai bene?" le chiedo.

"Si." mormora.

"Sicura?"

"Si, tranquillo. Ci sono... Abituata." dice.

Cosa intende per abituata?

"Vieni con me." le dico.

Lei esita ma poi annuisce e mi segue.

Quando siamo fuori ci sediamo su una panchina.

Mi accendo una sigaretta e faccio un tiro.

"Vuoi?" le chiedo.

"Si, grazie." aspira per poi rilasciare facendo quei cerchietti di fumo che non sono mai riuscito a fare.

"Come fai?"

"A fare cosa?" mi guarda.

"I cerchietti."

"Segreto." ridacchia.

"No uffa. Non vale." rido anche io.

Non parliamo per un po.

"Come ti chiami?" mi domanda.

Esito. Non posso dirglielo.

"Non posso dirtelo, piccola. Mi dispiace. Tu?"

Sospira.

"Mi chiamo Selena."

"E quanti anni hai?" la guardo attentamente.

"Sedici." mi sembrava piccola infatti.

"Non si fuma a sedici anni." la rimprovero.

"Va bene." dice aspirando nuovamente.

"Dimmi della tua famiglia." sussurro.

"Io... Scusa ma devo andare." si alza e se ne va lasciandomi solo.

Sospiro.

Cosa ho fatto di male?

*Spazio Autrice*

Ehyyy, ecco un nuovo capitolo.

Spero vi piacca.

Baci, Vale❤





My Beautiful Star (Jelena) [SOSPESA] #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora