1-ᴘʀᴏʟᴏɢᴜᴇ

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Lo sbaglio più grande della mia vita inizia in quel giorno, maledettissimo giorno in cui incontrai i suoi occhi. Quegli occhi che mi ipnotizzavano e da cui era difficile andarsene. Ma, si sa, non devi essere ipnotizzata o comandata, devi condurre la tua vita con sicurezza e facendoti valere per ciò che sei e non per quello che gli altri vogliono farti sembrare.

Ma adesso non perdiamoci in sciocchezze, perché so che sono solo parole al vento. Dunque, tutto ebbe inizio quando...

Andai a lavoro, come tutti i giorni, e d'improvviso mi ritrovai davanti ad un ragazzo, della mia stessa età circa, dalla faccia sconosciuta.

Mi chiesi chi fosse e mi avvicinai a lui per togliermi questa mia minuscola e inncocente curiosità.

« Ehy, buongiorno »

Si gira: « Buongiorno »

« Mi chiamo Park You-Ra. Lei come si chiama? »

« Kim Taehyung, piacere di conoscerla »

« Piacere mio »

« È nuovo qui, giusto? Perché non l'ho mai vista prima di oggi »

Tutto molto veloce, il ragazzo è di poche parole a quanto pare.

« Si, si. Sono qui da davvero poco. Comunque mi dia del tu; mi sembra di essere vecchio se mi si rivolge la parola con "lei" » rise leggermente, trasmettendo la risata anche a me.

« Sei proprio simpatico! Scusa, posso farti una domanda? » che donna curiosa, vero?

« Si, si. Certo »

« Cosa insegni? »

« Io insegno pianoforte e tu? »

« Anche io! Insegno musica classica, più nello specifico~ »

« Io, invece, insegno Jazz~ Generi diversi »

A quel punto non seppi più che dire e mi sentivo leggermente in ansia per questo.

Entrarono dei miei colleghi che salutarono Taehyung: a quanto pare loro già lo conoscevano, al mio contrario.

« Ehy, Taehyung! Come va? » iniziò a dire uno dei colleghi con molta confidenza.

« Bene. Vi stavo aspettando... Allora, iniziamo? »

« Si, si... Hoseok, Yoongi e Jungkook sono andati a prendere gli strumenti »

« Ok... Tolgo il disturbo. Buone prove! » intervenni io.

« Ciao, You-Ra! » mi dissero i tre.

« Ciao... È stato un piacere fare la tua conoscenza »

.

.

Passarono alcuni giorni e Taehyung ed io iniziammo a conoscerci meglio, tanto da diventare migliori amici.

Lo so, è stata una mossa azzardata, ma...


Conoscevamo i nostri punti di vista, ciò che ci piaceva, cià che odiavamo con tutto il nostro cuore... Un po' tutto, a dir la verità; e ci trovammo davvero bene insieme, non posso dire niente di male a riguardo, seriamente. Ci completavamo a vicenda, in qualche modo. Ma, se avete fatto attenzione, ho usato l'imperfetto. Già... Completavamo...

.

.


Alle 07:00 mi svegliai di una mattina, feci una doccia veloce, mi vestii e mangiai, per poi andare a lavoro col sorriso stampato sulla faccia. Insomma, feci le solite cose di ogni mattina.
Arrivo a lavoro ed eccolo là, a suonare uno dei suoi pezzi preferiti di Jazz.

Come è bravo... Sembra una angelo che suona: è fantastico!

Chiusi la porta e, senza farlo apposta, sbattei la porta, che causò un rumore che interruppe l'esecuzione del suo pezzo.

« Oh, You-Ra »

Aish, l'ho disturbato...

« Ciao. Come stai? »

« In realtà un po' stanca... Non ho dormito molto bene questa notte. Ma quando suono è come se tutta quella stanchezza non ci fosse più. E tu, come stai? »

« Che bella cosa che hai detto. Lo penso anche io! Sto bene. Stavo suonando un brano Jazz, come sempre »

Quest'ultima frasettina- una delle tante, d'altronde -la disse ridendo.

« Perché sei rossa? »

Cosa? Sono rossa? Dove? Omo, che imbarazzo! Pensai.

« Non lo so... Lo sono? » timidamente.

« Sei solo particolarmente rossa qua » indicò i miei zigomi, facendomi un sorriso a trentadue denti, seguito da un'altra risata. Cavolo, quel sorriso era un'arma micidiale.

« Forse mi sono arrossita perché ti ho disturbato... Scusami... »
Sono diventata rossa dopo quella risata, la più bella che abbia mai sentito

« Sei proprio carina quando ti arrossisci » sorrise e mi accarezzò i capelli, scombinandoli un po'.

Dopo chiacchiere arrivammo ad un momento morto.

Vedo Taehyung pensieroso... Vorrà dirmi qualcosa?

Dopo minuti di silenzio passati a guardare le mosche, Taehyung ruppe il ghiaccio- finalmente, oserei dire -: « Senti, You-Ra »

« Dimmi, dimmi »

« Volevo chiederti una cosa. Non sei costretta a rispondermi, però... »

ANSIA... ANSIA...

« Vai, vai. Dimmi pure »

« Ti va se stasera uscissimo insieme? »

« Sì, mi farebbe piacere! Certo! CERTO» dissi senza alcun indugio.

« Ok. Ti va bene, se ci vedessimo al Bar in Discoteca alle 20? »

« Si, si. Va benissimo! »

Perché in discoteca... Mi sembra un po' insolito...

Ci salutammo poi con un "Buona lezione. Ci vediamo stasera".

.

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Che frustrazione... Non sono mai andata ad un appuntamento. Non so come comportarmi, cosa fare... Non so niente. Che faccio? Chiamo Mi-Yon e le chiedo di venire con me? Tanto, se c'è lei, non ci saranno momenti di silenzio imbarazzanti... Sì, dai: la chiamo!

Prendo il telefono ed inizio a digitare il suo numero.

No! Ma che fai!? Non puoi fare questo a Taehyung! Lui vuole me all'appuntamento! Che c'entra Mi-Yon?! Vabbè, allora non la chiamo...

Cancello i numeri digitati: "+82..."

E se chiamassi Taehyung e glielo chiedessi? Aish! Che faccio?! Non so che fare!



N'avess mai fatt.

ᴛʀᴀᴅɪᴍᴇɴᴛᴏ|| ᴋ.ᴛʜ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora