Pov Johann
Toc ! toc !
Mi svegliai di soprassalto ; qualcuno doveva aver bussato al piano inferiore .
Scesi dal letto , feci le scale e andai verso l'ingresso del negozio . Guardai velocemente il grande orologio a pendolo che era li , al muro , ormai da secoli...nessuno l'aveva mai comprato.
5:30.
Chi mai poteva essere a quell'ora ?
Aprii timoroso la porta , girando la maniglia con cautela.
" Ciao Jo!"
Disse una voce che conoscevo fin troppo bene."Rose ! Ma che ci fai qui a quest'ora! Mi hai fatto quasi prendere un colpo!"
" Dai Jo , chi vuoi che sia , non sono mica l'esattore delle tasse!" Disse ridendo la ragazzina.
" Non e' il momento di scherzare , sai che non ricevo quasi mai visite a quest'ora ...ormai sono vecchio cara..."
"Giusto , dimenticavo , credevo avessi la mia eta'" disse Rose alzando gli occhi al cielo.
"Scusa Jo , mi perdoni?" Disse ancora, facendomi gli occhi dolci.Quegli occhietti azzurri ...mi ricordavano quand'era ancora una bambina ; che una volta che terminava di giocare con le cianfrusaglie del negozio , veniva da me con in mano qualche oggetto particolare, e timida, mi diceva guardando in basso :" Posso tenerlo?" e poi mi faceva quegli occhi dolci , io sorridevo e annuivo. Come potevo dirle di no?
" Certo , piccola Rose che ti perdono"
Dissi scompigliandole i capelli , come facevo quando era piccola."A proposito, come mai sei sveglia a quest'ora?" Domandai guardandola con aria interrogativa.
Lei , che era ancora davanti all'ingresso , entro' e disse con aria sognante:" sono stata da Joseph ieri sera , non ricordi?"
"Ah giusto , e' vero che restavi da quel Signor Panetteria"dissi colpendomi la fronte.
" Che ridere "fece una smorfia."E io dimenticavo che tu avessi l'Alzheimer!"disse imitandomi , colpendosi la fronte.La guardai in cagnesco per poi sorridere e dire con aria saccente:" Signorina, saro' anche un vecchio smemorato, ma mi pare di aver capito che questo Joseph deve essere parecchio importante per lei".
Rose comimcio' a girare freneticamente per la stanza , raccontandomi di quanto fosse bello o di quanto perfetto.
Poi si sedette , o meglio dire , si lancio' improvvisamente sulla mia poltrona e disse fissandomi con un'espressione misteriosa:"non mi pare di essere l'unica ad aver trovato la sua anima gemella!".
"Che cosa vorresti dire?" La guardai e nel mentre , sistemai alcuni oggetti di vetro su una piccola mensola.
"Mentre stavo ritornando a casa ho trovato questa per terra" , disse e mi lancio' una piccola lettera viola.
La girai e non credetti ai miei occhi.'Elizabeth Schliemann'
Mi cadde una statuina di vetro , probabilmente a causa del mio stupore; guardai i cocci sparsi per terra , ma non li raccolsi.
"Su aprila." Mi disse Rose seria.
Presi gli occhiali , mi sedetti sul divano con la lettera in mano ; si poteva sentire il profumo di Elizabeth... sapeva di rose... rose che mi hanno fatto sognare...i fiori dell'amore...
"Dai, che aspetti?Non vuoi sapere cosa ti ha scritto?"disse Rose impaziente.Aprii delicatamente la lettera e ne estrassi un piccolo foglio.
La calligrafia era la sua ; minuta e curata ..."Caro Johann...so che e' trascorso molto tempo e so che ti sembrera' inopportuna la mia lettera ; ma penso che non esista modo migliore per dirti quello che ti sto per dire.
Io ero legatissima a mio padre, forse anche di piu' di mia madre ...e questo lo sai bene anche tu.
Ho sempre avuto paura di non essere all'altezza, di deludere le persone , di non poterle aiutare...
Quando mi hai detto che mio padre era morto ...io mi sentivo a pezzi ..mi sentivo una persona orribile...non sapevo nulla , non avevo fatto nulla per aiutarlo e non gli ero stata cosi' vicino come lo sei stato tu...tu lo hai aiutato al posto mio , tu lo hai supportato... e io invece, non c'ero mai.Mentre leggevo , mi scese una lacrima che bagno' una parola , facendo sbiadire l'inchiostro.
"Lo avevo deluso".
"Avevo deluso mio padre, avevo deluso te e avevo deluso pure me stessa...quando in realta' tu lo hai fatto per proteggermi , lui lo ha fatto per non farmi soffrire ..mi sentivo uno schifo.
E allora cos'e' successo ? Mi sono arrabbiata con te ...un altro errore di cui mi sono sempre pentita.Johann , io ti amo .
Ti ho sempre amato , e so che e' tardi ora e che il tempo che rimane e' ormai poco...ma ti prego, lasciami un'altra possibilita'...
Mi manchi . Mi manchi troppo.
Non posso piu' stare senza di te.Perdonami."
A quest'ultima parola scoppiai in un pianto liberatorio e una volta che mi fui sfogato , fui pronto e diedi la lettera a Rose."Allora , erano vere le voci che giravano sul vostro conto"
Disse Rose con un sorriso caloroso."Quali voci?"domandai allarmato.
"Lascia perdere Johann, niente di importante!"disse lei ridendo.
"Cosa devo fare Rose?"chiesi ad un certo punto rompendo il silenzio.
"Jo, vai da lei , dalle un'altra possibilita' , lasciati guidare dal cuore... la ami non e' vero?"
"Si, la amo ".
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I Colori Della Vita
RomanceUn sogno , una foto , dei ricordi e un omicidio. Tutto questo sarà di fondamentale importanza per Rosemary Meier , una 18enne austriaca in cerca di risposte alle sue domande interminabili e riconducibili al suo passato.