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STILES' POV

Uno squillo
Due squilli
Tre squi-

Chi cazzo è?

Mi alzai, con uno sbuffo da parte di Derek

<< Dai proprio ora che le cose si stavano facendo serie >> continuò, sbuffando ancora.

Ridacchiai tra me e me. Come poteva essere così adorabile, non me lo spiegherò mai.

Presi il telefono sul comodino, accettando la chiamata, vedendo che era Scott
<< Pronto Scott? >>
<< S-Stiles, venite qui ti p-preg- >>

La chiamatá terminó così
Sgranai gli occhi.

<< Derek, alzati! Dobbiamo andare da Scott >> quasi urlai, rimettendomi la felpa.

Panico. Solo e soltanto panico.

Corsi, quasi inciampando, alla mia Jeep, con Derek che mi seguiva senza fare domande.

Neanche cinque minuti dopo arrivammo a casa di Scott.
Entrammo e ci dirigemmo di sopra.
Fuori la porta della camera di Scott, si potevano sentire urla straziate e ringhi.

Aprimmo la porta.
Mi gelai sul posto.

Scott era a terra, il respiro affannato, gli artigli e le zanne che appena riusciva a controllare. Le vene del collo e delle braccia talmente gonfie che temetti potessero scoppiare.
Ma un particolare mi colpì più di tutti.

Gli occhi. Erano rossi.

Per quanto ne sapevo e per quanto avevo visto, solo gli alpha avevano gli occhi rossi. Scott era un beta, e solo uccidendo il proprio alpha sarebbe potuto diventare tale, ma Derek era vivo.

Com'era possibile?

Derek, che non aveva ancora detto niente, espirò pesantemente, prima di avvicinarsi a Scott.

<< D-Derek p-per favor-e aiut-tami, no-non riesco p-più a contr-controllarlo >> lo supplicò.

<< Scott, posso aiutarti, ma sentirai dolore, molto >>

Scott respirò pesantemente
<< F-fallo >>

Derek si avvicinò ancora, prendendo un braccio di Scott, rompendolo, prese anche l'altro e lo rifece. Stessa cosa per le gambe.

Urli, pianti, ululati disperati.
Ero terrorizzato. Non riuscivo a muovermi.

Dopo quelle che sembrarono ore, Scott riuscì a calmarsi, le vene erano meno gonfie, e gli artigli e le zanne si stavano ritirando.

Svenne.

Derek si avvicinò a me, prendendomi fra le sue braccia.

<< I-io... >>
<< Shh, non ti preoccupare. È tutto finito >> sussurrò, lasciando un bacio tra i miei capelli.

Passarono un paio d'ore, prima che Scott riprendesse conoscenza.

<< C-cosa è successo? >> chiese, alzandosi dal letto, dove l'avevamo portato, dopo aver perso i sensi.

<< Sei svenuto, dopo che ti ho fatto ritornare alla tua forma umana >> disse Derek, alzandosi dalla sedia per andare a controllare come stesse Scott

<< Approposito, c-come hai fatto? E cosa mi stava succendendo? Perchè n-non riuscivo a controllarlo? >> era appena un sussurro

Derek sospirò, per quella che mi parve la milionesima volta da quando eravamo arrivati

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