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LILY

Apro gli occhi lentamente, più volte, fino a che non realizzo che sono sveglia. Sono sveglia e di mia sorella non c'è traccia. Un'occhiata più accurata alla stanza mi fa realizzare due cose: punto primo, fuori dalla finestra non c'è alcuna traccia di sole, quindi significa che le previsioni meteo francesi avevano ragione purtroppo. Nuvoloso tutto il giorno.
Punto secondo, mia sorella mi ha lasciato un foglio in bella vista sul tavolo in mezzo alla stanza, probabilmente per spiegarmi dove sia finita.

Il problema sta nel fatto che per scoprirlo, devo alzarmi da letto. Letto in cui ho la posizione perfetta, il calore giusto e nessuna voglia di separarmi.
Come si fa?

Quando però il cellulare inizia a squillare ripetutamente, con la suoneria che ho riservato ai miei amici, capisco che devo alzarmi. Anche perché conoscendoli, continuerebbero a vita, imprendendomi comunque di dormire.

Di malavoglia mi alzo, prendo il cellulare e nello stesso tempo il biglietto di Amanda.
Mentre cerco di mettere a fuoco e interpretare la sua scrittura alquanto schifosa, schiaccio a caso i tasti, fino a che la voce inconfondibile dei miei migliori amici non mi fa svegliare del tutto.

<< Pronto?>>

<< Ciaoooooo amiga!>>

Sbaglio o sento più voci nella stessa chiamata?

<< Dylan? Isaac?>>

<< Esatto bionda! >>

<< Ma che bella sorpresa! Come state?>>

<< Noi una favola, tu piuttosto? Un uccellino ci ha detto che ci sono parecchie novità da riferire...>>

Lydia. Lydia e la sua dannata boccaccia. Non che io non voglia raccontare loro le ultime vicende della mia alquanto intricata vita sentimentale, ma quei due quando ci si mettono, sono peggio di due Zabette, o ancora, peggio di me e Lydia quando dobbiamo spettegolare di fronte a the e biscotti. E per superare i nostri standard, ce ne vuole.

<< Emh, si... Quando ci vediamo, saprete. A proposito, voi quando arrivate a Saint Tropez?!>>

Già solo a dirlo ad alta voce, mi sembra meno impossibile come cosa. Riuscirò davvero a trascorrere un paio di giorni, con i miei migliori amici, i ragazzi e mia sorella in quel piccolo pezzo di paradiso.

<< Ma così non vale! Noi siamo curiosi!! Comunque dovremmo arrivare domani, così abbiamo il tempo di digerire il jet lag ed essere carichi quando arriverai con la comitiva. Sai, da bravi fratelli maggiori dobbiamo fare un bel discorsetto a quel tuo Connor o come diavolo si chiama.>>

Non riesco a non trattenere un ghigno, all'idea di che cosa aspetta Cameron. Il vantaggio di avere amici maschi fidati e' proprio quello, che quando un ragazzo entra nella tua vita, sono meglio (o peggio, dipende dai punti di vista), di un cane da guardia.

<< Cameron, non Connor scemi! E non esagerate, e' un bravo ragazzo.>>

<< Sara' meglio per lui! Anche perché tu sei troppo buona e tendi ad additare come bravo, anche chi non se lo merita. Vogliamo parlare del periodo Martin? Ecco.>>

Come farsi zittire in una mossa sola.

<< Comunque non appena arrivate da Lydia, chiamatemi subito così almeno vi vedo insieme!! >>

Le chiamate in simultanea che facciamo su FaceTime rappresentano uno spettacolo più unico che raro secondo me. Riusciamo a litigare, ridere e parlare di più di dieci argomenti diversi, senza perdere mai la concentrazione.

<< Certamente! Adesso andiamo che dobbiamo finire le valigie, a prestissimo!!>>

Chiudo la telefonata con un sorriso gigantesco, il che rappresenta un vero miracolo dato che ho dormito pochissimo e dedico finalmente tutta la mia attenzione a quello che considero un vero e proprio manoscritto in lingua sconosciuta.

Dopo svariati minuti passati a leggere, arrivo alla conclusione che mia sorella sia scesa a prendere il the, per cui preferisco non disturbarla, perché conoscendola starà scrivendo il suo diario. Decido quindi di farmi una bella e lunga doccia bollente, anche per riflettere sugli ultimi avvenimenti e al contempo fare mente locale di tutto ciò che potrò fare nei prossimi giorni.

Apro il getto della doccia e mentre aspetto che l'acqua raggiunga la temperatura giusta, cerco la playlist più adatta a fare da sottofondo. Mi tolgo il pigiama e poi entro, entrando quasi subito in uno stato di beatitudine completa mista a pace interiore grazie all'acqua calda. Mentre mi lavo, ripenso con un sorriso anormale sulle labbra agli avvenimenti degli ultimi giorni. Al concerto dove ci siamo dati quel bacio celestiale e al modo in cui si è confidato con me, ai giorni successivi e ai giri magici che abbiamo fatto, oltre ovviamente agli altri spettacoli dei ragazzi, annessi alle varie interviste. Devo ammettere che alcuni giornalisti ci sono andati piuttosto pesanti con Cam, per quanto riguardava il suo abbandono del palco, ma per fortuna ha gestito tutto senza troppi problemi. Questi giorni poi sono da ricordare anche per l'ulteriore avvicinamento tra mia sorella e Nash, tanto che anche mio padre se n'è accorto e ha iniziato a lanciare sguardi di fuoco al povero ragazzo in questione, colpevole di sorridere troppo verso la sua bambina.

Ah, il mio povero papà. Sta per avere un brusco risveglio. Scommetto la mia collezione di Harry Potter autografati che quei due entro la fine della parentesi parigina, si baciano.

Se penso poi alle risate che ci siamo fatte una volta tornate in camera, quasi scoppio a ridere di nuovo. Per e Cam e la sottoscritta, penso non ci sarà mai questo rischio, perché abbiamo passato tutto il tempo a battibeccare come cane e gatto, per cui mio padre non immagina minimamente tutto ciò che nel frattempo è successo. E forse è meglio così.

Una volta uscita dalla doccia, mi asciugo con tutta calma e vado a vestirmi, per poi asciugarmi i capelli con insolita pazienza e tranquillità. Per quanto sia un procedimento noioso, preferisco perdere tempo adesso e non prendere freddo, piuttosto che rovinarmi Saint Tropez dopo. C'è decisamente troppa carne al fuoco.

Mi guardo allo specchio un paio di volte, mi lavo i denti e mi sistemo per bene, per poi mandare a Cam una mia nota vocale, intimandogli poi di alzarsi dal letto, causa grandi piani per la giornata.

Avendo i ragazzi finito gli spettacoli, possiamo finalmente girare per la città senza che debbano tornare presto per le prove e ciò significa soltanto una cosa.

Selfie romantici in giro per Parigi?

Nah.

Nash e Cam saranno usati per uno scopo molto più nobile.

Portare i nostri sacchetti dello shopping.

Il riflesso nello specchio mi rimanda una faccia del tutto contrariata, tanto che sono costretta ad ammettere con me stessa che magari, un paio di selfie con Cam, ci stanno.

Ma giusto un paio.

Moltiplicati per mille.

I hate you, Cameron Dallas !  ( IN REVISIONE  dal 2025)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora