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"A volte il ti voglio bene è solo un ti amo che ha paura delle conseguenze"
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Mi sveglio abbastanza presto; cosa molto strana.
Scendo dal letto e vado in cucina e trovo la mamma.

"Buongiorno" le dico dandole un bacio sulla guancia.

"Buongiorno, come mai così sveglia? Di solito ti alzi cinque minuti prima che suoni la campanella" dice scherzosamente.

"Non lo so" dico ridendo.

Sentiamo il rumore della porta che si apre, e poco dopo entra mio padre con due rose in mano e due sacchetti, scommetto che sono cornetti.
Lo fa ogni anno il giorno di San Valentino, una rosa e un cornetto. Amo il mio papà!

"Oh, siete già sveglie" dice levandosi il giubbotto.

Prende una rosa e si avvicina a mia madre.

"Per la mia donna" le porge la rosa e il sacchetto.

"Grazie" dice lei dandoli un bacio.

"Per la mia bambina" dice venendo verso di me dandomi la rosa e il sacchetto, per poi lasciarmi un dolce bacio sulla fronte.

"Un po' cresciuta" dico.

"Grazie papà" lo abbraccio.

"Aspetta! Sbaglio o ti sei alzata più presto del solito?" dice ridacchiando.

"Si, sono sicura che domani tornerò a svegliarmi tardi" dico tirando un morso al cornetto.

"Forse deve incontrarsi con il ragazzo"

Quasi mi affogo con il cornetto.

"Quale fidanzato?" dice mio padre.

"Nessuno, sta scherzando" dico con la bocca piena.

"Bene" dice lui.

Finisco di mangiare il cornetto e vado in camera per vestirmi.
Apro l'armadio e inizio a fissarlo... É possibile che io non abbia mai nulla da mettere?
Dopo alcuni minuti prendo un pantalone nero a vita alta e una felpa Bordeaux.
Infilo velocemente le scarpe e corro in bagno.
Aggiusto i capelli, disoridati come sempre e metto un po' di mascara.
Prendo lo zaino ed esco di casa dirigendomi a casa di Bianca per passare a prenderla, visto che mancano ancora 45 minuti.

Arrivata a casa sua suono e dopo alcuni secondi sua madre perfettamente truccata e aggiustata viene ad aprirmi.

"Ciao Madison" sorride.

Ha un rossetto rosso troppo rosso!

"Bianca è un camera sua"

"Grazie" la ringrazio a vado in camera della mia amica.

"Aspetti il tuo ammiratore?" dico.

È appoggiata alla finestra e guarda fuori.

"Forse, c'era qualcosa davanti alla porta?" mi chiede.

"No" dico e lei sembra rattristirsi.

"Ehi, non preoccuparti, magari passerà oggi pomeriggio o stasera" dico accarezzandole il braccio.

"Speriamo, andiamo?"

Annuisco e usciamo dalla sua camera.
Saluta velocemente sua madre e usciamo per andare a scuola.

"Pensi che se ne sia dimenticato?" chiede.

"Benji?"

Mi guarda in modo molto confuso e poi mi accorgo di quello che ho detto.
Ma perché sono così stupida?

One love ||Federico Rossi ~IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora