CAPITOLO 5

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Caspiterina…non avrei mai pensato di vederlo dal vivo! Un sole tutto nero semplice ma ben inciso sulla sua spalla destra. Mi sembra di sognare….non
-..è possibile, starò sognando, sarà uno scherzo, no mia cara bambolina è la verità-
Vorrei strozzarlo forse la mia faccia ha lasciato trapelare troppo ma dirlo così, ad alta voce e con voce sicura di sé mi faceva imbestialire!
-smettila di beffarti di me e dimmi come potrei crederti?! Potrebbe essere un trucco, anche perché lo sai benissimo come me che questa cosa è impossibile!-
-oh piantala! Ma sai anche che tanto impossibile quanto raro! Secondo i mie calcoli sono l'unico rimasto-
-..sapevo di queste cose come leggende, non reali…- sussurro io.
- oh, ma per piacere! Ragiona, anche tu dovresti essere una leggenda…anche i vampiri, e le fate, gli elfi e tutti gli altri esseri che vivono su questa terra! Ma la nostra razza ha diverse discendenze, una delle quali la mia ormai quasi estinta, purtroppo…- dice con voce che ma mano parla si affievolisce.
- porca troia!- mi sbatto la mano sul volto e mi appoggio leggermente, con la testa, sul suo petto -quindi io davvero sono..- - sì, sei discendente di Gontia, dea della Luna conosciuta anche come Guntia la dea celtica della fortuna e della profezia. Di questa profezia fate parte voi lupi mannari, la tua famiglia discende da lei. Secondo la leggenda era da sola nel bosco presso un lago, incontrò un lupo. Sempre secondo la leggenda lo trasformò in un uomo dandogli anche la capacità della parola e del pensiero umano. Si innamorarono e ebbero dei  figli. Al lupo però mancava la sua forma animale così lei decise a malincuore di lasciarlo tornare alla sua natura e da quel giorno non lo rivide più. Il lupo amava di più la sua natura che lei. Fece una cosa però. Dato che i sui figli non avevano ancora appreso la capacità e la consapevolezza di decidere per se stessi, decise di far si che essi potessero usufruire di entrambe le forme. Ma a differenza di come tutti pensano, la Dea volle che i suoi poteri fossero trasmessi solo tramite femmine. Infatti la sua discendenza è di sole femmine…si dice anche a sua immagine e somiglianza…- la fissò intensamente nelle sue ultime parole.
Infastidita gli schioccai le dita davanti per fargli segno di continuare.
-…ma chi lo sa, solo voi potete vederla poiché ella è legata a voi da un legame indissolubile e sempre secondo la leggenda….- le sfiorò la guancia con la punta delle dita -...chiunque le tocchi senza la loro volontà o le ucciderà, verrà maledetto alle peggiori pene dell'inferno anima e corpo all'infinito-
-allora tu non dovresti toccarmi- lui sghignazza e si ritira.
Poi la sua faccia ritorna seria e fissa il suo il suo sguardo in un altro punto della stanza.
-allora? Vuol dire che tu sei…-
-esatto che io sono discendente di Apollo Dio del sole greco. Secondo la leggenda suo padre, Zeus, era appassionato di mutaforma e se ne serviva per eludere la sorveglianza di Era. Tra queste vi era il lupo, che era adorato in Argo col none di Liceo. Apollo è il primo mutaforma dopo Zeus. Lui, a differenza di suo padre, decise di dare la capacità ai suoi figli di mutare ma con una eccezione, se il ragazzo dopo aver superato i 18 anni veniva considerato degno, poteva trasformarsi.-
- si ma il marchio che mi hai mostrato prima, ce lo hai da quando sei nato?-
-no, solo dopo essere stato accettato come licantropo e dopo mi sono trasformato-
-ma io non ho marchi come facevi a sapere che…-
-oh sì che ce lo hai! Quando mi hai ringhiato al parcheggio della scuola ti è comparso un segno di luna sulla fronte! Ma solo noi licantropi lo vediamo, non ti preoccupare- mi rassicura dopo che ha visto che mi sono toccata la fronte con le dita.
Le riabbasso subito.
- E quindi?-
- E quindi tu sei come me-
- Ma non dire scemenze mia madre…-
- Tua madre è morta-
- Cosa? Ma che….non è vero! Piantala di dire stronzate! Io me ne vado! Sono stufa di te e di tutto questo- scendo dal tavolo e mi dirigo verso la porta finché non vengo fermata.
- Non ti sto mentendo! Tua madre è stata uccisa subito dopo che ti ha lasciata in affidamento al branco a cui adesso appartieni. Tutte le donne del tuo ex branco sono state braccate e uccise dai cacciatori per paura del loro potere-
- Beh, allora mi spieghi come mai assomiglio tanto a mio fratello? Enh?! Come mai assomiglio ai miei?-
- Perché ti è stato fatto un incantesimo. Prima che tua madre ti lasciasse ha fatto si che fossi nata nel tuo attuale branco. Ha instaurato e impiantato ricordi nelle loro menti e poi ha cambiato il tuo aspetto. Ma non durerà molto. La data di scadenza è ormai prossima-
- Ma non ha senso! E poi come fai a sapere queste cose? Non hai mai conosciuto mia madre o me! Ti sei inventato tutto…- il suo sguardo si fa ancora più serio e mi stringe il braccio. Mi attira a se e si avvicina al mio orecchio a sussurarmi – tu sei nata nel giorno in cui la luna e il sole si sono incrociate. Nell'esatto istante in cui la luna ha coperto il sole tua madre ti ha partorito e tu hai emesso il tuo primo urlo. Quel giorno è stato il…-
- …il 1 gennaio dell'anno 1996…oh mio Dio! Come fai a sapere il giorno del mio compleanno? Aspetta…lo hai chiesto a qualcuno?- lui sghignazza.
- Semplicemente perché è lo stesso giorno in cui sono nato io-.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 01, 2016 ⏰

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