Nobody's POV
"Sbrigati, non ho tutto il giorno" disse Justin ancora inquieto per ciò che era successo poco fa, Belle iniziò ad aumentare il passo per raggiungerlo. Per quanto si ripetesse di stare tranquilla sapeva che alla fine Justin avrebbe fatto qualcosa di brutto, solo che ancora non sapeva cosa aspettarsi. Se l'avesse uccisa?
Chiudendo gli occhi per qualche istante riuscì a tranquillizzarsi ma, solo fino a quando Justin non ricominciò a parlare.
"Se vieni più vicina non ti faccio mica male" bofonchiò il ragazzo mentre, sempre meno impercepibilmente, iniziava a rallentare il passo permettendo a Belle di raggiungere il suo fianco non avendo più la scusa della velocità.La ragazza alquanto sorpresa fece una piccola corsa raggiungendo il lato sinistro del ragazzo che, voltando il suo viso verso quello di lei, la osservò quanto bastava per poter capire che la mora non si sarebbe mai aspettata un comportamento simile da parte sua. Portarle la colazione in camera era stato il primo passo per farla ricredere, se Justin avesse giocato bene le sue carte sicuramente non ci avrebbe messo molto per conquistare il cuore dell'ingenua ragazza.
Nel frattempo Belle stava tentando di osservare ogni singolo centimetro del corridoio per ricordare la strada in futuro. Doveva solo memorizzare più particolari possibili, non voleva che si ripetesse lo scenario di poco fa. Nella sua mente era ancora fresca e limpida l'immagine del volto di Justin quando la trovò a girovagare per i corridoi... probabilmente si era innervosito perché avevo tentato di aprire quella porta aveva pensato Belle mentre scendeva le scale lentamente stando attenta a non inciampare.
Niente la rendeva agitata quanto il non sapere cosa Justin avesse in servo per lei.Quando finalmente raggiunsero la cucina Justin la afferrò bruscamente per un braccio anche se l'intenzione di lui era semplicemente quella di avvicinarla al tavolo, non aveva pensato che nel farlo Belle avrebbe potuto sentire dei dolori data la forza del ragazzo.
La mora poggiò le sue dita sulla mano di Justin chiedendogli con lo sguardo di smettere con quella dolorosa tortura. Il ragazzo schiarendosi la gola mollò la presa e con un cenno della testa indicò il centro della tavola facendo spostare l'attenzione di Belle automaticamente verso il centro del tavolo. Aggrottando la fronte la ragazza si avvicinò al cesto di legno coperto da un panno rovinato color rosso e afferrandolo scoprì il contenuto del cestino.Miele. Il cestino era pieno di barattoli di miele. Belle sorridendo sfiorò con le dita il tessuto a scacchi bianco e giallo che ricopriva ogni coperchio.
"Perché?" Chiese la ragazza portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio per impedire che le finisse sul viso nuovamente.
"Alcune fonti mi hanno riferito che ti piace il miele" rispose il ragazzo incrociando le braccia al petto evitando di guardare la mora negli occhi. Stava recitando come non mai ed era sicuro che la sua tecnica stesse funzionando al meglio.La ragazza non riuscì a smettere di sorridere per ciò che il ragazzo le aveva confessato. "Lo hai comprato per me?" Chiese la giovane con un tono dolce e pacato. "Mi sembrava ovvio" bisbigliò il ragazzo alzando gli occhi al cielo realmente seccato per ciò che la ragazza aveva chiesto.
"A cosa è dovuto un gesto così bello?" Chiese la ragazza afferrando un vasetto di miele dal cesto. "Deve esserci un motivo?" Chiese il ragazzo confuso, aveva visto persone farsi regali in continuazione, a Palazzo ogni occasione era buona per regalare qualcosa. Belle invece non aveva mai ricevuto molti rigali, il padre era solito farle regali solo quando c'era la possibilità economica, il che accadeva molto raramente. Per Belle quindi ogni regalo aveva un significato preciso, lei se li ricordava tutti, dal primo all'ultimo. Lui non sapeva neanche quanti ne avesse ricevuti."Ogni regalo si fa col cuore. Tu perchè hai deciso di regalarmi del miele?" La ragazza tentò di aiutare Justin ma il ragazzo continuava a non capire.
"Te l'ho regalato perché so che ti piace, punto e basta. È tanto difficile da capire?" Chiese il ragazzo ormai spazientito per ciò che stava insinuando la ragazza. Belle capendo decise di fare un passo indietro e abbassando lo sguardo un po' impaurita non disse niente.
"Non volevo alzare la voce, alcune volte perdo la calma" disse Justin recitando alla perfezione la parte del cattivo ragazzo innamorato. "Sono stata troppo assillante, comunque apprezzo molto il gesto"
Justin non sapendo cosa rispondere annuì lentamente non degnando la ragazza di uno sguardo.
"Forse è meglio se torno in stanza"
"Perché? Potremmo continuare a parlare" affermò subito il ragazzo non volendo perdere tempo prezioso per il suo stupido corteggiamento."Credo di stare poco bene" disse la ragazza iniziando a dubitare della sincerità del ragazzo che le stava difronte. Per quale motivo Justin Bieber,solo adesso, doveva essere così 'dolce' nei confronti della ragazza? Qualcosa non tornava. Belle era una contadina ma non era stupida, leggeva molto e si era fatta una discreta cultura in un mondo in cui pochi potevano usufruire degli insegnanti privati. In fondo sapeva che il comportamento del ragazzo era più che sospettoso.
Comunque sia non riusciva a capirne il motivo."In questo caso sarà meglio che io ti dia una mano"
"Non ne avrò bisogno, ora ricordo la strada" lo avvertì la ragazza provocando in Justin un profondo senso di sconfitta, Belle lo stava senza alcun dubbio rifiutando. "Grazie per tutto" disse la ragazza prima di ritirarsi nella stanza che ormai condivideva col ragazzo.Dove ho sbagliato? Continuava a chiedersi il ragazzo camminando intorno al tavolo con passi svelti. Le aveva regalato qualcosa di cui era certo che la ragazza andasse pazza, aveva forse sbagliato l'approccio usato in precedenza? Eppure gli sembrava che stesse andando tutto secondo i piani.
Esasperato Justin decise di uscire dal castello per distrarsi da tutta quella pagliacciata.Nel frattempo Belle aveva deciso di osservare il paesaggio fuori da una delle tante finestre presenti nella stanza del criminale. Rimase quasi stupita quando vide la figura di Justin dirigersi verso il cancello per uscire da quel posto in cui lei era stata fatta prigioniera. Anche lei sarebbe voluta uscire liberamente anche solo per pochi minuti, giusto il tempo necessario per incontrare suo padre e rassicurarlo, la ragazza non voleva che suo padre stesse in pena per lei.
Belle sapeva che in un modo o nell'altro se la sarebbe cavata ma suo padre, con la salute che si ritrovava, poteva peggiorare."Che ci fai in questa parte del castello?" La voce di una ragazza attirò l'attenzione di Belle facendola girare verso la porta socchiusa alle spalle di una giovane dai lunghi capelli color nocciola.
"Justin mi ha detto di rimanere qui v-" Belle smise di parlare quando dalla porta entrò Scott che, lasciando una veloce occhiata dietro di sé, iniziò a correre nascondendosi dietro la gonna della mora.
"Aiuo Belle, Emily vuoe picchiami" disse il piccolo facendo leggermente ridere la ragazza per ciò che aveva detto. Belle abbassandosi decise di prenderlo tra le sue braccia facendo in modo che le sue piccole braccia cirvondassero il collo della ragazza."Dove si è nascosto?" Urlò la sorella del piccolo ancora fuori dalla stanza.
La ragazza dai capelli color nocciola aprì completamente la porta permettendo a Emily di vedere suo fratello.
"Mai tu cattia" disse il piccolo nascondendo la sua faccia tra i capelli della mora.
"Questa zona è troppo affollata per essere la parte del castello in cui nessuno può accedere" disse la ragazza a Belle sconosciuta.
"Belle passami quel marmocchio" disse la bionda avvicinandosi alla figura della ragazza che, a malincuore passò il piccolo tra le braccia della sorella maggiore sapendo di non poter risponderle di no.
"Mary, Scott ha rotto un vasetto di miele" disse Emily facendo sì che lo sguardo di Belle balzasse verso di lei in uno scatto rapido.
Il mio miele, pensò la mora."Non preoccuparti, chiederò a Dakota e a Trevor di occuparsene prima che faccia rientro Justin ma ora, dovete andarvene" disse la ragazza facendo uscire tutti tranne Belle.
Rimasta ormai sola, la ragazza decise di sedersi su una delle poltrone presenti nella stanza iniziando a mangiare il miele con l'aiuto di un cucchiaino precedentemente preso dal tavolo in legno.
Così avrebbe aspettato l'arrivo di Justin.
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Avrei dovuto postare la settimana scorsa ma con tutti gli impegni che ho non mi è stato possibile.
Spero vi siate godute il capitolo.
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Belle e il Criminale | Justin Bieber e Selena Gomez
Fanfiction"Chi può amare una bestia come me?" Tutti voi avrete visto La Bella e la Bestia. Bene, questa è ispirata a quella favola Disney. Solo che Justin non sarà una bestia...esternamente. Non ci sarà nessun castello incantato e nemmeno oggetti parlanti. Be...