Belle e il Criminale | Justin Bieber e Selena Gomez

Capitolo 3

Nobody's POV

Al mattino presto, verso le sei il padre di Belle era già sveglio pronto per il lungo viaggio che lo aspettava.
L'anziano non avrebbe voluto svegliare la figlia ma voleva veramente salutarla dato che questi viaggi erano sempre molto lunghi ma pur di ricevere il premio in denaro sarebbe stato via anche mesi.

Non fraintendiamo. L'anziano lo faceva solo ed esclusivamente per la figlia perché lui non aveva mai voluto questo per Belle. Lei non si meritava di vivere come una contadina, era una brava ragazza e se il destino non l'avrebbe aiutata di certo lo avrebbe fatto lui.

Erano ormai fuori dalla casa e il padre di Belle era già sul cavallo.

"Ciao papà e buona fortuna per la fiera" disse la ragazza sorridendo mentre salutava con la mano destra.

"Ciao Belle e mi raccomando, stai attenta e non fidarti degli sconosciuti" si raccomandò il padre mentre la figlia lo vedeva allontanarsi sempre di più in sella al cavallo.

Mentre Belle rientrava per fare colazione il vecchio iniziò il suo lungo cammino con una mappa in mano per non sbagliare strade...

Purtroppo l'anziano non se la cavava bene con le mappe e non aveva un buon senso dell'orientamento. Non lo aveva mai avuto.

Intanto la notte era già calata e l'uomo era sempre più convinto di aver sbagliato strada.
"Dovremmo essere già arrivati da Arsène...forse abbiamo sbagliato strada" disse l'anziano continuando a farsi luce con un lume.

Guardò attentamente a destra e sinistra e più guardava più era convinto che la strada non era quella giusta.

"Credo che avremmo dovuto prend-" si interruppe quando vide dei cartelli a forma di freccia in legno con su scritto dove portavano le due vie che c'erano davanti a lui.

"Aspetta un secondo" disse guardando prima la mappa e poi i cartelli "ma sulla mappa non ci sono queste vie" alternò lo sguardo.

Arrabbiato buttò la mappa per terra e decise di prendere la strada a sinistra volendo fare di testa sua.

"Di qua Philipe" disse portando le redini a sinistra ma il cavallo girò a destra non volendo prendere quella via buia priva di vita.

L'anziano si arrabbiò e tirò le redini con più forza di prima facendo girare il cavallo a sinistra.

Più percorrevano quel sentiero più il cavallo percepiva il pericolo e si agitava. L'anziano allo scuro di tutto continuava ad osservare il sentiero.

In lontananza qualcosa fece rumore tra i cespugli e l'uomo capì che sarebbe stato meglio tornare indietro alla svelta.

"Ma dove mi hai portato Philipe questa non è la strada giusta" si lamentò con il cavallo attribuendo la colpa all'animale che aveva cercato di avvisarlo del pericolo.

Tornarono indietro ma quando i lupi si pararono davanti al cavallo esso si spaventò e alzandosi su due zampe fece cadere l'anziano sul suolo e il cavallo corse attirando i lupi dietro di lui.

L'uomo impaurito si alzò di colpo vagando nell'oscurità dato che il lume gli era caduto quando il cavallo lo aveva fatto cadere.

Quando sentì dei rumori in lontananza iniziò a correre e fialmente trovò un cancello...l'unica opportunità di salvarsi.

Iniziò a tirare dei pugni contro il cancello e esso si aprì. L'anziano entrò dentro la tenuta e chiuse subito il cancello impedendo ai lupi di attaccarlo.

Si guardò intorno una volta che i lupi se ne andarono e decise di andare verso il castello sperando che il proprietario avrebbe avuto pietà di lui.