Capitolo 2

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Corsi senza fermarmi un attimo e in poco tempo raggiunsi la mia casa.
Subito notai che dalla parte del sotto suolo della casa usciva del fumo.

Posai sul terreno il mio cesto col nuovo libro dentro ed aprì le porte di legno, subito fui inondata di fumo e mi coprì il naso con una mano mentre l'altra la sventolavo davanti a me per togliere il fumo.

"Papà tutto bene?" Chiesi iniziando a tossire.
"Belle aprì la finestrella" mi disse alzandosi dal pavimento.
Feci come chiesto ed aprì la finestra facendo entrare aria pulita.

"Che è successo?" Chiesi avvicinandomi a lui.
"Ooh q-questo coso m-mi ha veramente s-stancato" balbettò per lo spavento che si era preso quando la macchina fece quel forte rumore.

Mio padre diede un calcio al macchinario e io iniziai a ridere.
"Nah, tu lo aggiusterai e quando lo porterai alla fiera vincerai il primo premio e..." lasciai la frase incompleta sronandolo a continuare "sarò un'inventore" disse fantasticando.

Sorrisi e annuì facendogli ritornare la voglia di perfezionare quel taglia legna di sua invenzione.

"Belle ti sei divertita in paese?" Mi chiese mio padre andando sotto il macchinario con un po d'olio e un cacciavite.

"Mmh ho solo restituito il libro e ne ho preso un altro" dissi vagamente.
"Belle mi prenderesti la chiave inglese nella cassa degli attrezzi?" Mi chiese.

Presi la chiave e gliela passai.
"Secondo te sono strana?" Chiesi a mio padre ricordando le parole di Davon.
"Mia figlia strana? Chi l'ha detto?" Mi chiese uscendo da sotto la macchina con degli occhiali di sua invenzione.
Trattenni le risate vedendolo con quei così sul viso.

"No e che...non ho nessuno con cui parlare,mi sento sola" dissi facendo spallucce facendo accigliare mio padre.

"E che mi dici di Gaston? È un bel ragazzo e credevo che andaste d'accordo" disse ritornando sotto la macchina.

Andai a sedermi su una sedia di legno accanto a lui.
"Oh papà. Sarà anche un bel ragazzo ma è presuntuoso,maleducato e...non è il mio tipo ecco" confessai.

"Ecco fatto" disse mio padre alzandosi in piedi accanto a me.
"Speriamo solo che funzioni" bisbigliò prima di premere un pulsante.

La lancia iniziò a colpire il legno e dopo tre colpì il pezzo di legno si ruppe in due parti.

"Sapevo che ci saresti riuscito papà" dissi alzandomi per abbracciarlo.
"E domani alla fiera!" Esultò spegnendo la macchina.

"Vado a dare da mangiare agli animali papà,tu intanto va pure ad apparecchiare" dissi mentre chiudevo la finestrella.
Lui mi annuì e salì le scale seguito da me. Chiusi le porte di legno con un lucchetto e misi la chiave nella tasca del grembiule.

Mio padre si stava dirigendo verso le scale che conducevano alla porta d'ingresso mentre io andai dietro la casa dove c'erano i maiali,le galline e il nostro cavallo.

Presi il mangime e diedi da mangiare a tutti.

Mi fermai qualche minuto ad accarezzare il cavallo.
"Domani non vi perdete mi raccomando" dissi al cavallo smettendo di accarezzarlo.

Mi girai a destra per osservare il tramonto così decisi di andare nel nostro campo di grano e mi sedetti sul terreno contemplando il sole che pian piano scompariva dietro le colline.

Passarono pochi minuti e quando decisi di alzarmi il cavallo iniziò a nitrire facendomi correre verso esso.

"Shh Philip che succede?" Chiesi allarmata mentre prendevo le redini per farlo stare fermo.
"Va tutto bene,sta calmo" dissi accarezzandolo fino a quando non smise di muoversi.

Poco dopo dietro di me sentì dei rumori e il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.

Il cavallo riprese a muoversi e io non potei non spsventarmi.
"Chi è là?" Chiesi non staccandomi dal cavallo nemmeno un secondo.

Nessuno rispose ma I rumori non cessarono.

Deglutì pesantemente e cercai di guardare cosa stava succedendo a pochi metri da me.
Purtroppo per me il buio mi impediva di vedere.

Lentamente il cavallo si tranquillizzò. Qli animali avvertono il pericolo, quindi dato che ora Philip si è calmato posso stare tranquilla anche io?

"Belle? Che ci fai ancora fuori?" Sentì urlare mio padre così corsi verso l'ingresso della casa e mentre salivo le scale di legno recuperai il mio cesto ed entrai dentro casa.

"Stai bene?" Mi chiese mio padre servendo la cena.
Annuì titubante. Non volevo farlo spaventare così non dissi nulla e salì le scale a chiocciola per andare al piano superiore dove raggiunsi la mia stanza e mi cambiai mettendomi una gonna lunga verde chiaro e una maglietta bianca rovinata alle maniche.

Presi il mio solito grembiule e andai a lavarmi le mani.

Mio padre mi chiamò dicendo di sbrigarmi e così feci. Corsi al piano di sotto e mi sedetti accanto a lui.

"Hai sentito parlare del delinquente che si aggira per il paese?" Chiesi preoccupata. Lui grattandosi il collo disapprovò.
"Hai visto com'è fatto?" Mi chiese preoccupato.

"Ha i capelli biondi, e da un lato della testa li ha corti. Non ha né baffi né barba. Dal viso mi sembra magro e ha degli occhi color miele" dissi immaginandomi il pezzo di carta in cui c'era la sua immagine.

"Bah. Speriamo che non si avvicini a noi" disse guardandomi preoccupato.

Sto pensando ad una cosa sbagliata,lo so ma...quel ragazzo...il Criminale, è molto carino.

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Justin verrà fra un po'. Prometto✌

Comunque il nome della protagonista si legge Bell

Belle e il Criminale | Justin Bieber e Selena GomezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora