Problems

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L'arrivo dellunedì fu una manna dal cielo perché mi permise di distrarmidall'accaduto del giorno prima grazie alle moli incessanti di compitiche i professori ci avevano assegnato. Nonostante questo, nonriuscivo a togliermi dalla testa il fatto che non fossi riuscita adandare a recuperare l'anello dei Gaunt, per non parlare di ciò cheera successo con i Malandrini, a stento riuscivo a guardarli infaccia, imbarazzata dalla debolezza che avevo mostrato. Loro, in più,non avevano aiutato ed avevano passato tutta la giornata a fissarmidi nascosto e seguirmi, come se aspettassero un altro mio crollo, ciòche non sapevano è che mi ero imposta, nei limiti del possibile. dinon farlo più.

Per mia sommagioia, Peter era tornato con loro e nonostante sapessi che lui finoad allora era solo un ragazzo innocente, non riuscivo a sopportarlo.Approfittai così del suo arrivo per avere una scusa per star insiemea mia madre, per cui ero preoccupata a causa della reazione del giornoprima. A differenza di Alice e Mary, che avevano iniziato la giornatacome se non fosse accaduto nulla, Lily faticava come me a seguire idiscorsi futili delle due.

Il suono dellacampanella che segnava l'inizio della pausa pranzo arrivò prima delprevisto. Scesi in Sala Grande insieme alle tre ragazze, ma dopo averpranzato velocemente mi scusai, andando in Biblioteca a continuarele mie ricerche, come d'altronde facevo ogni giorno da quando eroarrivata in quell'epoca. Ad eccezion fatta di qualche studente, labiblioteca era vuota.

Mi sedetti neltavolo accanto alla finestra affacciata di fronte al lago nero e miguardai attorno, riconoscendo un volto. Avevo già visto SeverusPiton, seguivamo diverse lezioni assieme, tuttavia non avevo ancoraavuto modo di parlargli, sia per il fatto che stava spesso con altrifuturi Mangiamorte, con cui non volevo avere nulla a che fare, siaperché approcciarmi a lui senza farmi scoprire dai Malandrinisarebbe risultato impossibile. In più, non sapevo davvero come comportarmi con lui. L'uomo non era mai stato il mio insegnantepreferito, nonostante amassi la sua materia, ed avevo passato unlungo periodo ad odiarlo alla fine del mio sesto anno, ma quandoinsieme a mio fratello avevo visto i ricordi che ci avevo lasciato,non avevo potuto fare a meno di commuovermi davanti al suo amore edal suo coraggio. Ero profondamente convinta che quest'uomo meritasseuna seconda possibilità, il problema era che al momento, per quantone sapessi, non aveva le stesse convinzioni. Lo guardai sospirando eguadagnandomi un'occhiataccia da lui. Abbassai lo sguardo di scatto,imbarazzata che mi avesse sorpreso a fissarlo, e mi rimisi a leggere.Come potevo farlo diventare mio amico?

Lasciai labiblioteca mezzora più tardi per dirigermi verso la classe diIncantesimi, ma a metà del corridoio che portava all'aula fuiraggiunta da James che, mi stupii, era solo. Non disse nullafacendomi segno con lo sguardo di seguirlo all'interno di uno deitanti stanzini delle scope di Gazza. Il poco spazio fra noi due mimise un po' a disagio, ma cercai di ignorare questa sensazioneconcentrandomi più su quello che voleva dirmi.

"Cosa succedeJames?" domandai incuriosita.

"Deviinsegnarmi a combattere!" esclamòintrappolandomi fra lui ed il muro, il cuore iniziò a battermi perl'ansia che potesse fare qualcosa di avventato e lo stomaco mi sicontrasse dalla nausea.

"Haicombattuto, e durante l'attacco a Hogsmeade hai reagito subitolanciando incantesimi con un'abilità di cui non sono capace mentreio ero traumatizzato. Se avessero attaccato Sirius o gli altri iosarei rimasto immobile. Insegnami." Domandòancora facendosi più vicino.

"Va bene.Cercherò di fare del mio meglio." Risposicercando di trovare un modo per far finire quella conversazione ilprima possibile.

James sorrise e miringraziò, aprendomi la porta e facendomi uscire per prima.

"Allora civediamo dopo le lezioni del pomeriggio?" mi chiese sorridendo.

"Si, vabene."

A different pastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora