Capitolo 8: Not all Gryffindors are brave

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I giorni che seguirono furono molto diversi da quelli che avevo trascorso fino ad allora in quell'epoca. Era assurdo come il fatto che altre tre persone, a parte me e Silente, sapessero la verità avesse cambiato la mia prospettiva delle cose: ero ancora più motivata ad andare avanti nel mio compito ed a terminarlo il prima possibile. Silente mi aveva squadrato sorridente diverse volte durante i pranzi e le cene, evidentemente aveva notato il mio cambiamento. Non me ne curai, limitandomi a sorridergli in risposta: non ero ancora pronta a chiedergli formalmente un aiuto, l'essere riuscita a distruggere anche l'anello mi aveva dato un sacco di fiducia in me stessa, nonostante non fossi ancora a conoscenza dell'ubicazione degli altri horcrux.

Anche il rapporto con i Malandrini era cambiato drasticamente dal giorno della mia rivelazione. James e Remus, soprattutto, mi controllavano come se fossi una bambina di sei anni. Non che non facesse piacere, amavo il fatto che tenessero a me, ma la cosa stava prendendo una piega un po' inaspettata. Sebbene lo facesse più discretamente, anche Sirius si comportava come gli altri due e lo avevo visto già diverse volte allontanare dei ragazzi che, secondo il suo metodo di misura, si avvicinavano troppo a me.

Purtroppo per i miei piani, Peter era sempre in mezzo alle scatole e a causa sua non avevo ancora avuto occasione di parlare ulteriormente con mio padre e gli altri e Remus, a differenza di James e Sirius, iniziava come al suo solito, a sospettare qualcosa.

Per quanto riguarda Lily, non era cambiato niente, ma avevo deciso di tenere ancora il segreto con lei più tempo possibile, visto che avevo paura che scoprire la verità avrebbe potuto compromettere il rapporto fra lei e mio padre... Non avevo ancora assistito alla lezione del lunedì successivo di Erbologia.

Come stava accadendo troppo spesso negli ultimi tempi, quella mattina non sentii la sveglia e arrivai giusto in tempo per la lezione. Rimasi qualche istante sull'entrata della serra numero sette, i gruppi erano già quasi tutti assegnati, ma un urlo di James mi fece notare che mi aveva tenuto il posto accanto a lui. Sorridendogli, mi avvicinai e mi sedetti sullo sgabello traballante.

"Scusa il ritardo, non ho sentito la sveglia." sussurrai mentre la professoressa iniziava a spiegare ciò che avremmo dovuto fare.

"Tranquilla."replicò mio padre dandomi una carezza sulla testa.

Sorrisi ancora una volta, guardando altrove, imbarazzata dal gesto di affetto inaspettato. Il mio sguardo colse in pieno quello di Lily, voltata verso di noi, che si girò rossa come un pomodoro da un'altra parte.

Non diedi molta importanza alla cosa e mi rimisi a lavorare con il mio compagno di banco sulla pianta che la professoressa Sprite ci aveva assegnato. Respirai di sollievo solamente allo squillare della campanella, odiavo erbologia con tutta me stessa, ma era una materia molto utile e ciò lo aveva dimostrato il soggiorno di mesi nelle campagne inglesi. Io e James ci riunimmo immediatamente agli altri, ma fummo inaspettatamente raggiunti da Lily.

"Beth."mi domandò esitante tenendosi la borsa stretta fra le braccia. "Ti piace Potter?"

"No, è un mio caro amico." dissi velocemente, perché me lo stava chiedendo di nuovo?

Lily annuì per poi rivolgersi a James.

"E a te Potter piace Beth?"

"No."disse esitante mio padre.

"Bene!" continuò mia madre "Allora alla prossima uscita ad Hogsmeade andiamo assieme." esclamò, rossa in volto quasi quanto i suoi capelli.

James annuì lentamente e Lily si girò, stringendo la borsa al petto e scappando di corsa verso il castello mentre tutti gli studenti rimanevano basiti per la scena.

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