Capitolo 3

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L. - Dove sei ho bisogno della tua felpa.
Passano i minuti e il telefono ovviamente non prende, e non so se mi ha risposto.. ma non credo che l'abbia fatto.
Sono passati 20 minuti dal mio messaggio e internet continua a non prendere, sono in ansia ma non lo vedo, quindi significa che....

Tyler's POV

DIO QUANTO È BELLA. Sembra una bimba su quell' altalena, ha due trecce nere lunghissime, è imbambolata a guardare il display spento del suo iPhone, ora che ci penso non mi ha risposto.
Credo mi abbia notato, mi sta fissando e sorride involontariamente, e il mio cuore perde 2 battiti. Distolgo lo sguardo da lei e saluto gli altri, saluto anche Ally, mi sembra simpatica, e infine vado da lei. Ha un profumo dolce e sembra che il sorriso sia svanito dal suo volto, ma ritorna appena le sussurro all'orecchio
T. - Ciao bimba - con voce roca.
Le stampo un bacio sul naso e mi poggio all'estremità della struttura dell' altalena.
Inizio a prenderla in giro, adoro quando "per finta" se la prende e mette il broncio, adoro questa ragazza, che mi ha saputo prendere con una semplice frase e con i suoi occhioni color nocciola. A svegliarmi dai miei pensieri è il mio amico Denny, che si è reso conto della situazione e mi chiama facendomi sedere vicino a lui e iniziamo a parlare.

Lia's POV

Quel bacio sul mio naso mi ha fatto rabbrividire.... e ora? Ora dopo avermi "come al solito" preso in giro, si è seduto al fianco di un suo amico, credo, a meno che non sia gay...
T. - Lia - sento una voce calda chiamarmi e so perfettamente di chi sia.
L. - S-si..- mi trema la voce.
T. - Vieni qui bimba -
Vorrei correre da lui ma le mie gambe me lo impediscono, voglio sfidarlo, quindi resto sull'altalena e lo guardo.
Dopo vari secondi di silenzio la mia bocca prende il controllo della situazione e inizia a parlare in maniera involontaria.
L. -Vieni tu- dico certa.
T. Sogghigna -A metà strada?-
Sembriamo due coglioni.
L. -Okay-
Mi fermo a metà strada e lui è ancora seduto, e mi fa segno di andare da lui, lo guardo scocciata e dico : - Ah si? Metà strada? Sul serio?- e alzo gli occhi al cielo come mi è solito fare
Inizia a ridere di gusto interrotto poi dalla mia stupida bocca: -Allora, cosa devi dirmi?-
Smette di ridere e mi guarda severo, tanto da mettermi in soggezione.
T. - Hai da fare?-
L. - Vado in piazza con gli altri-
T. - A far cosa?-
L. -Nulla, perché?-
T. - Quindi cosa hai da fare? -
L. - Devo andare in piazza-
Inizia a ridere come uno psicopatico e va da Ally e le racconta la conversazione, la mia migliore amica scoppia a ridere, e alla fine mi guarda complice capendo le mie paure. Resto lì in piedi difronte alla mia migliore amica seduta e al fianco di Tyler che mi guarda con un sorriso sghembo e chiede ad Ally: -Visto che lei non capisce- mi indica - vieni tu a fare un giro con me? -

Tyler' s POV

Credo di aver fatto centro perché mi rivolge uno sguardo assassino, chiude il giubbotto, che solo ora mi sono reso conto che non sia suo, e si incammina dinanzi a me. Ha un giubbotto color verde petrolio, All star, jeans chiaro completamente strappato e largo, ma stretto in vita, 2 trecce che scendono più o meno al fondoschiena.. e ha messo gli occhiali, incantato a quella vista mi giro e chiamo Denny dato che c'è Ally e possono farsi compagnia. Scendiamo le scale dietro la chiesa per arrivare alle panchine nel boschetto. Mentre scendiamo sento Lia imprecare qualcosa contro le scale dato che non si vede nulla e che l'unica luce che c'è è proprio quella sulle panchine. A quel punto le porgo il braccio e lei da donna ostinata qual è afferma a voce un po' troppo alta: - SONO AUTONOMA-
È una stronza ma non mi do per vinto.
T. - Sai è buio e se cadi dovrò tenerti sulla coscienza -
L. - Ti ripeto che sono autonoma- dice divertita
T. - Okay cadi- sputo acido
Sento un lieve -va bene- e incrociamo le mani scendendo verso la prima panchina. Lascio la presa dalle nostre mani e mi siedo, lei invece resta in piedi e sembra soffrire a quella separazione ma subito dopo si siede al mio fianco "20 cm" distante e inizia a fumare, è bellissima anche quando fuma, poggia delicatamente le sue labbra e aspira, il suo modo di fare mi fa impazzire. Nel frattempo Denny e Ally scendono più giù verso le ultime panchine, e li guardò finché non spariscono nell'oscurità. Forse Denny ha ragione, non dovrei...sono..fida...
L. - Allora?-
T. - Parliamo no?- sento salire i sensi di colpa
L. - giusto...- sembra a disagio e vedo un volto sofferente ma non ne capisco la motivazione.
L. - parlami di te-
T. - cosa vuoi sapere?-
L. - non so... parla liberamente- e si accende una sigaretta.
T. - Mh.. mi piace viaggiare, sono un ragazzo con la mente aperta, come tu già sai, lavoro, sogno ad occhi aperti e ho pianificato i miei prossimi 7 anni, a 25 anni vorrei partire per Santo Domingo e aprirmi un ristorante italiano, dato che faccio alberghiero. Nessuno sa chi sei lì, potresti essere chiunque, diventare chiunque..- mi blocco alla vista dei suoi occhi sognanti e mi scappa un sorriso volontario.

Lia' s POV

Sono in un imbarazzo disumano, di solito sono spigliata e parlo sempre ma è diverso stavolta, forse perché è la prima volta. La sua voce mi risveglia dal mio stato di trans.
T. - Ora tocca a te.- Accendo un'altra sigaretta e inizio a parlare.
L. - vorrei viaggiare proprio come te e..-
A. - Liaaaaaa!!!!-
Sussulto alla vista del mio amico Andrew sulle scale, mi avvicino e gli porgo la giacca ringraziandolo, ora fa freddo, troppo freddo, ho solo la maglietta a maniche lunghe, e anche se è felpata, qui si gela, sono pur le 4:30. CAZZO LE 4:30!!!
T. - Lia tutto okay? -
L. - Sisi voleva solo il giubbotto-
Continuiamo a parlare, parliamo del mio passato e poi mi chiede.
T. - E i ragazzi? -
L. - i ragazzi? Quando mi piace un ragazzo dimentico tutto il mondo e non esistono gli altri. Ma tanto la prendo sempre nel culo tutti dicono di restare ma alla fine...-
T. - Io non sono tutti.-
L. -Anche loro dicevano così...-
Lo vedo sbuffare, mette un braccio dietro a me e continuiamo a parlare del più e del meno, vede quanto io sia in imbarazzo e vede quante sigarette abbia acceso e dice:
T. - Ho voluto creare questa situazione per stare da soli e parlare in modo tranquillo, non preoccuparti sei in soggezione e lo noto, anche dal numero di sigarette che ti sei accesa... ma ci siamo solo io e te- le ultime parole quasi le sussurra.
Ma è proprio quello il punto siamo soli e ho paura di dire la cosa sbagliata.
Fa freddo, troppo freddo e mi sono avvicinata a lui accoccolandomi, perché sto tremando, e ho ancora il suo braccio attorno alle mie spalle.
T. - Abbracciami-
Non aspettavo altro, spengo l'ennesima sigaretta e gli allaccio le braccia al collo e sento il battito del suo cuore in direzione del mio petto completando la parte vuota, a destra del torace. Riempio le narici del suo profumo e poggio la testa sulla spalla. Il suo braccio dietro le mie spalle, le mie gambe sulle sue il suo sguardo che si posa sulle mie labbra, per poi incastrare il suo sguardo al mio facendomi perdere nei suoi occhi color ghiaccio. Posa le sue morbide labbra sulla mia guancia e mi lascia un tenero e delicato bacio provocando in me brividi lungo tutta la schiena e facendomi perdere 4-5 battiti cardiaci.
Ricambio il bacio sulla guancia cercando di essere il più delicata possibile donandogli un bacio quasi impercettibile. Lo sento continuare a baciarmi la guancia accendendo qualcosa in me ma non facendomi smuovere, ad ogni bacio si ferma in attesa di uno mio. Io rimango impassibile, con il viso nell'incavo del suo collo e per istigarlo gli sussurro: -stai aspettando qualcosa?- Dice di no e continua a darmi piccoli baci fino ad arrivare all'angolo della bocca, gli lascio un leggero bacio sulla guancia per approvazione e delicatamente mi sfiora le labbra con le sue guadandomi negli occhi. Delicatamente mette una mano sulla mia schiena scoperta e inizia baciandomi delicatamente, come se fossi fragile, gli posiziono le mani dietro la nuca e il bacio diventa passionale, un bacio al sapore di fumo, posso dire di aver assaporato il suo sorriso, facendo nascere qualcosa di forte in me, picchietta con la lingua sul mio labbro inferiore per chiedere accesso, schiudo le labbra e sento il suo respiro appesantirsi. Si distacca da me, mi guarda e sussurra una frase impercettibile che non mi spiego come io abbia fatto a sentire -la mia bimba-
mi stampa un bacio leggero sulle labbra e mi fa accoccolare a lui. Rimaniamo così a guardare l'alba, un alba nuova, nuova come le sensazioni che mi ha fatto provare lui questa notte.

E sarò al tuo fianco fino ai confini del mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora