Louis non scherzava affatto quando gli aveva detto che l'avrebbe legato al letto, perché è ciò che fece esattamente quando lo trascinò nella sua camera, dopo aver concluso le lezioni di surf e aver detto a Liam che dal giorno dopo avrebbe potuto farle da solo. Gli legò i polsi alla tastiera del letto con due cravatte.
«Non pensavo possedessi delle cravatte. Mi sorprendi sempre» commentò, il riccio, mordendosi poi il labbro inferiore, guardandolo mentre era impegnato a fare nodi ben stretti, cosicché se il più piccolo si sarebbe mosso, il nodo non si sarebbe sciolto.
«Ti sorprenderò ancora di più tra qualche minuto, Harold» sussurrò sulle labbra del più piccolo, che subito sollevò il volto dal cuscino per un contatto maggiore, ma il liscio si allontanò, divertito, e scosse la testa.
«No, piccolo, dovrai aspettare» Harry sbuffò, strattonando la presa sui polsi, che non si mossero minimamente. «Stai buono» lo ammonì, Louis, aprendogli leggermente le gambe per mettersi in ginocchio tra esse, e abbassargli i bermuda, lentamente.
Fortunatamente aveva ben pensato di togliergli la maglia prima di legargli i polsi, altrimenti avrebbe dovuto rifargli il nodo di nuovo, e dunque perdere ancora più tempo, quando invece entrambi volevano arrivare dritti al sodo, alla parte bella e appagante.
Louis gli sfilò del tutto i bermuda, e fece lo stesso con i suoi, lanciandoli sul pavimento, seguiti subito dopo dai boxer di entrambi. Harry si morse il labbro inferiore, osservando il membro di Louis già eccitato, che svettava lungo il suo stomaco, e sospirò, socchiudendo gli occhi.
«Devi guardarmi, piccolo» parlò, Louis, soffiando il respiro caldo contro il suo inguine, e l'altro sollevò leggermente il bacino verso di lui, alla ricerca della sua bocca, ma il liscio la allontanò prontamente,ghignando.
«Devo legarti anche il busto, Harold?» lo guardò con uno sguardo tra il rimprovero e il divertito, e l'altro scosse la testa, respirando profondamente. Quella situazione lo stava uccidendo ed eccitando contemporaneamente. Louis sorrise a labbra chiuse, allungandosi verso il comodino per prendere il necessario. Posò la bustina di preservativo sul letto e prese il cellulare, guardando l'altro con un sorriso malizioso in viso.
«Adesso ci divertiamo» disse, prima di andare su Youtube. Dopo pochi secondi la melodia di Haunted di Beyoncé riempiva la stanza, ed Harry sorrise.
«Stai pensando di inscenare cinquanta sfumature di grigio?»
«Oh no, non imiterò stronzate del genere. Noi saremo molto meglio» disse, sorridendogli dolcemente, mentre gli accarezzava sensualmente una gamba, dalla caviglia al fianco. Harry sospirò, senza annullare il contatto con gli occhi del più grande, come gli aveva ordinato.
«La mia lingua perfida, dove sarà?» cantò Louis, insieme alla voce di Beyoncé, soffiando sulla punta del membro eccitato del riccio, che strinse i pugni, e si morse le labbra a sangue per trattenere l'impulso di sollevare il bacino e sbattergli il membro letteralmente in faccia.
Louis sorrise perché capì il tutto, perfettamente, e lentamente leccò l'eccitazione del minore, proprio come se stesse leccando un gelato, ma più lento, più sensuale, più provocatorio. Harry strinse i denti e grugnì, chiudendo gli occhi. Ma non fece in tempo a farlo, che la voce del maggiore gli ordinò di riaprirli. «Aprili, o non mi muovo più» infatti disse, e così fece, puntandoli immediatamente nei suoi.
A quel punto, il maggiore diede un altro paia di leccate, per poi mettersi solo la punta in bocca, succhiandola, mentre con la mano destra gli stringeva la base. Harry mugugnò di piacere quando vide le guance di Louis incavarsi assurdamente, sentendo il piacevole rumore del risucchio, che lo portò ad eccitarsi maggiormente, se possibile.
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Diamante grezzo.
FanfictionHarry studia all'Istituto d'Arte di Santa Monica. Ha una relazione con Ben da quasi tre anni, ma nell'ultimo anno le cose sono cambiate parecchio. Difatti, Harry tradisce sporadicamente il suo ragazzo, ma si prefigge siano storie da una notte e via...