HOW I SAVED YOUR LIFE

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Stava tenendo tra le sue braccia il corpo inerme della ragazza, disperandosi di averla persa per sempre.

Non riusciva ancora a credere che era successo proprio ciò che aveva tentato in tutti i modi di evitare: perderla.
Era come essere ritornati a tanti anni addietro quando, rinchiuso in una cella, era stato informato della morte della madre, per mano di Kurse, ormai a funerale concluso. La consapevolezza della notizia, il dolore di sapersi responsabile di quanto accaduto, di non avervi preso parte per darle il suo ultimo ed estremo saluto, la rabbia, il rancore e l'odio verso se stesso per averle detto delle cose terribili e che davvero non pensava, lo avevano reso quasi un folle; così anche in quel momento Loki sentiva la rabbia covare nel petto.
Una rabbia per averla lasciata andare via, per averle mentito e per non essere riuscito a dire ciò che veramente provava. Non era servito a nulla macchiarsi di alto tradimento, di aver rischiato la vita per trarla in salvo dal regno di Titano perché lei era morta e lui non le aveva mai detto che cosa provava nel suo cuore, ormai non tanto più gelido.

Era stata lei a renderlo un Dio migliore e meno vendicativo, ma adesso non gli era rimasto niente se non un mucchio di speranze per il futuro tramutatesi in polvere; di quella polvere che se gettata negli occhi ti impedisce di vedere e ti fa lacrimare, ti offusca la vista e la mente, ti fa brancolare nel buio incerto su dove mettere i piedi e che ti fa assalire la paura di cadere nel vuoto.
Ma lui stava già precipitando.
Stava cadendo giù nel più profondo ed oscuro baratro del suo cuore e della sua anima; perdere lei era come perdere la luce.
Una luce che Loki non aveva mai avuto modo di assaporare se non stando con lei.
Cat era la sua luce, dolce ed avvolgente, che ti fa sentire al sicuro da tutti i mali di questo mondo. Erano così diversi loro due, Caterina era un raggio luminoso e raggiante, lui era l'oscurità più totalizzante, era la notte senza stelle e senza luna, ed era per questo che lui sentiva il morboso bisogno di lei, la metà di cui si sentiva attratto e spaventato al contempo.

E ora che la sua metà di luce era svanita, per se stesso non veda altro che buio, dolore e morte.

No, non poteva arrendersi così, lasciando che gli eventi avessero la meglio su di lui; lui che li controllava, li creava e li distruggeva a suo piacimento.

Si ricordò allora di aver sempre avuto con se lo scrigno delle Pietre, nascosto agli occhi di tutti dalla sua magia.
Con un movimento veloce e rotatorio delle mani lo fece comparire poco distante da loro due, tirò fuori la pietra verde, unica ed ultima possibilità di salvezza per Caterina.

Thor, scosso dalla morte della fanciulla tanto quanto gli altri, quando capì che cosa stava per fare suo fratello, si inginocchiò vicino al corpo della mortale e indirizzò gli occhi sul fratello.

"Che cosa vuoi fare?" gli domandò quando lo vide estrarre la piccola gemma

"La voglio salvare."

"Sai a cosa la manderai incontro?" domandò in un sussurro dubbioso il Dio biondo.

"Certo e tu non mi fermerai." rispose l'altro fissandolo deciso, pronto a correre qualsiasi rischio pur di riaverla.

"No fratello, non ti voglio fermare." questa volta Thor sarebbe stato dalla parte di Loki qualsiasi cosa avesse in mente.

Mise la Gemma verde sul corpo della mortale, aspettando e sperando che la magia avesse inizio.
Dopo un primo momento in cui sembrò che non accadesse nulla e le ultime speranze del Dio si infransero, iniziò a diffondersi su tutta la ragazza una leggera e flebile luce verdastra che si fece man mano più intensa.
La luce si propagò su tutto il suo corpo, inondandola di un bagliore accecante, tanto che anche coloro che le stavano intorno dovettero chiudere gli occhi per non venire accecati.

La Gemma dell'AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora