Cap. 5

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La ragazza si girò, lasciando Lauren stupefatta.
Non era lei, di faccia non si somigliavano nemmeno un po'.
Il colore dei capelli e degli occhi era lo stesso, un bel castano con riflessi cioccolato, ma sicuramente la forma del viso e il fisico non era lo stesso della ragazza che Lauren cercava.
-Dici a me?- chiese confusa la sconosciuta, avvicinandosi a Lauren.
-Oh, scusa, ho sbagliato persona..- arrossò la mora, mettendosi una mano nei capelli. Stava forse impazzendo?
-Tranquilla, succede. Io sono Ally comunque.-
-Io sono Lauren, mi dispiace se ti ho disturbata, non era mia intenzione, davvero. Sono molto distratta ultimamente e non conosco bene il luogo e le persone.- Lauren si fermò pensando ad altre scuse, fissando la ragazza accanto a lei con lo sguardo di un cane bastonato, tentando di farle tenerezza.
-Ah, ti sei trasferita qui da poco?- azzardò l'altra.
-No, affatto, la linea ferroviaria che doveva portarmi da qui a Miami ha avuto dei problemi e probabilmente starò bloccata qui per un bel po' di tempo.-
-capito, alloggi qui vicino?-
-qualche metro dopo la gioielleria, in un hotel, non ho altri posti in cui stare.- sussurrò l'ultima frase, quasi riflettendoci su. Lauren era sola e non viaggiare, non aver nulla da fare, le faceva soltanto pensare a quanto lo fosse.
-ascolta, io adesso devo andare, ti lascio il mio numero. Se ti va chiamami.- rispose la ragazza guardando l'orologio, andando poi dritta per la sua strada.

Lauren rifletté molto nel cammino verso quella che da qualche giorno era la sua casa, adesso i suoi pensieri erano divisi su tre persone, Ally, la ragazza del treno e l'eventuale stalker. Non faceva altro che cercare di dare un senso a tutto quello che stava invadendo e travolgendo la sua irrazionale vita. Salì le scale concentrandosi su una piccola scritta lasciata con il bianchetto sul davanzale di una finestra; "Qualunque cosa sia destinata a te, troverà sempre il modo di raggiungerti.
C.B-L.J"
Rimase bloccata per qualche minuto, scombussolata dalle iniziali scritte a fine frase. Le prime due, C e B non le riconosceva, ma le seconde iniziali, L e J, la lasciarono di stucco. Pensò subito ad una coincidenza, infondo, perché dovrebbero esserci scritte le sue iniziali in una frase sul davanzale di una finestra, nell'hotel in cui Lauren era bloccata?
Un cigolio alle sue spalle interruppe i suoi pensieri, si girò impaurita guardandosi attorno, nella scala non c'era nessuno a parte lei, eppure continuava a sentire scricchiolare le scale che la dividevano dal piano di sotto, uno scricchiolio sempre più potente, che appena fu troppo vicino convinse Lauren a correre verso il piano superiore, verso la sua stanza.
Aprì la porta velocemente, spinta dal rumore di passi alla sua schiena, chiudendola altrettanto veloce.
Si appoggiò alla porta, lasciandosi cadere in ginocchio con gli occhi coperti dalle mani. Stava impazzendo, tutto ciò la stava distruggendo. Non aveva nemmeno il coraggio di aprire il telefono e di fare qualcosa di tanto semplice quanto controllare le notifiche sul proprio cellulare.
Restò lì qualche minuto, lasciandosi tranquillizzare dal familiare ambiente che la circondava.

Lauren si sedette sul letto, prendendo in mano il telefono e digitando il numero della ragazza che aveva conosciuto il pomeriggio stesso.
Squillò molte volte e Lauren quasi perse la speranza, finché una voce familiare la fece sorridere.
-Pronto?-
-Ehi Ally, sono Lauren, la ragazza di oggi, non so se ti ricordi.-
-Ehi Lauren! Certo che mi ricordo, non è poi passato così tanto tempo. Come stai?-
-Beh, diciamo, potrebbe andare meglio, tu?-
-Io sto bene, qualcosa non va?-
-Sono solo un po' preoccupata, lascia stare. Che fai di bello?-
-Sono appena tornata a casa e mi sto mettendo il pigiama.-
-Oh, capito. Ally, mi parli un po' di te?-
-Si, certo. Mi chiamo Ally Brooke e ho 23 anni. Sono nata e cresciuta a San Francisco, con mio fratello Brandon, mio padre e mia madre. Amo cantare e ballare, mi ritengo una persona molto vivace e boh, spero tu non sia omofoba perché sono bisex e tristemente single.-
-Nono, io sono lesbica figurati, ma ancora nessuna ha davvero preso posto nel mio cuore.-

Ehii, questo capitolo è un po' più lungo del solito.
Spero vi piaccia.

•Unknown.• Camren.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora