6) La Profezia dell'Eroe.

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Desdemona semplicemente colse una ghianda e la fece cadere al suolo. La pestò con il piede scalzo, facendola penetrare nel suolo. In un lampo di luce dal punto dove prima c'era la ghianda spuntò una piantina che cresceva a vista d'occhio. Essa si trasformò in vero e proprio arbusto dal quale pendeva un frutto. Era una specie di grappolo di fiori d'un bianco brillante e sulla punta c'era quella che sembrava una perla. Una bacca profetica che sarebbe servita a Desdemona per pronunciare la Profezia.

Infatti appena la mise tra le labbra iniziò a proferir parola:

Quando l'Alba al termine volgerà
e il Ferro della Verità impugnato verrà
lo Scrittore, salvezza di Ætras, troverà
il Potere Dell'Animo che prima non riceverà.

Per la vera minaccia contrastare
il legame di sangue si dovrà spezzare.

L'equilibrio con l'amore si dovrà pagare

E così alla normalità si potrà tornare."

"Ma badate bene, o voi che viaggiate
non fatevi tentar dalle strade sbagliate:
dev'essere un ragazzo
dalle capacità ricercate.

Saprà farvi viaggiare per ogni dove
con un sol mezzo: le sue parole.

E quando il Viaggiatore trovato l'avrà
un legame potente lui sentirà
e quando sarà colpito dalla familiarità
non ci sarà dubbio:

L'Eroe, finalmente, si avrà."

*

La stanza assegnatagli da Bianca era alquanto lussuosa: le pareti erano affrescate come un bosco, con tanto di animali che sbucavano da tronchi o da dietro a cespugli. Le finestre erano oscurate da pesanti tendaggi verde speranza. Nell'ingresso c'era un comò di faggio con uno specchio dalla cornice di ottone arabescato, dall'aspetto antico. Dall'ingresso si aveva accesso al salotto con caminetto, tavolino, qualche cassettone e un divano damascato sui toni del verde e del crema, opposto alla poltrona della stessa lavorazione. Una porta di legno scuro e dalla maniglia di ottone portava alla camera da letto. Sulla sinistra c'era l'armadio, di legno scuro e intagliato, a cinque ante, all'interno del quale c'erano gli scompartimenti adatti per i vestiti, le scarpe,ma anche per le armi di cui avrebbe avuto bisogno. Sotto la finestra stava uno scrittoio tutto lavorato, con assortimento di penne, inchiostro, rotoli di pergamena e sigilli. Il letto a baldacchino, invece, troneggiava sulla destra. Le colonnine di legno intagliato reggevano le cortine di tessuto leggero e semitrasparente, dello stessa tonalità delle tende. Noah stava sdraiato sul materasso a riflettere, ancora vestito con gli abiti di Francis. Le parole della profezia gli rimbombavano in testa, ma non riusciva a capirle. Le sue conoscenze su Ætras andavano scemando man mano che passava il tempo nella sua terra. Tutto si evolveva davanti ai suoi occhi, senza che lui capisse perché. Com'era possibile?
Sapeva solo una cosa: presto la guerra sarebbe iniziata e senza di lui tutto sarebbe stato distrutto. Poiché la seconda parte della profezia si era ormai compiuta doveva assolutamente lavorare sulla prima.

In compenso sapeva cos'era il Ferro della Verità e il Potere Dell'Animo per cui ne avrebbe parlato con Dawn e Bianca... La prima era una spada leggendaria, custodita in un luogo segreto nel cuore della Foresta di Behrn. Il Ferro della Verità era la stessa spada che aveva disegnato sul dorso del suo zaino (ora appoggiato contro i piedi del letto). Lo smeraldo incastonato nel pomolo dell'elsa era una pietra magica, dal potere particolare: riconosceva il falso diventando sempre più scuro. Se la bugia era pericolosa nell'immediato dava energia alla spada e a colui che la brandiva, proteggendolo da ogni attacco a sorpresa. Il Ferro era un'arma troppo potente per essere posseduta da qualcuno perciò ogni volta che aveva svolto il suo dovere essa si smaterializzava. Sarebbe ricomparsa quando ci sarebbe di nuovo stato bisogno di lei.

Il Potere Dell'Animo era conoscenza di tutti coloro che vivevano ad Ætras: ogni abitante aveva la capacità di trasformarsi in un animale che riflettesse un suo carattere dominante. Bianca e Orion erano due lupi: lei bianco e lui nero. Francis era un orso polare e Cara una lepre artica. Emerald mutava in cerva, mentre Dorian, il ragazzo del bar che molto stupidamente non aveva riconosciuto, in lince e il Capitano della Guardia di Ghiaccio Will in Ghepardo delle Nevi.

Dorian era un semplice soldato della Guardia ed aveva 22 anni, ma Will era un vero e proprio prodigio: a soli 19 era già capitano da qualche anno. Noah l'avrebbe incontrato il giorno seguente, quando si sarebbe tenuta un'assemblea generale su come si sarebbe dovuto procedere riguardo alla prima parte della Profezia dell'Eroe.

In quella stessa occasione avrebbe rivisto Clary e Jo. Le sue "donne" gli mancavano da morire. Cercava di non darlo a vedere, ma avere un così grande peso sulle spalle lo spaventava a morte. Tutto era successo così in fretta...

La prima volta che aveva visto Dawn no avrebbe mai immaginato gli sarebbe capitata un'avventura tra capo e collo. Pensava fosse solo una bella ragazza (anzi bellissima ragazza) che cercava la compagnia di qualcuno. Senza accorgersene prese a mordicchiarsi l'interno della guancia, un tic dal quale sperava di essersi liberato da qualche anno.

Voleva liberare la mente da tutti quei problemi per cui prese a guardare i soffitto affrescato. Stava giusto pensando al fatto che dopotutto schiacciare un pisolino non era una brutta idea quando qualcuno bussò timidamente alla porta. Si chiese chi fosse (Dawn non era: i colpi erano stati battuti totalmente a caso) e la risposta gli si presentò davanti quando aprì.

- Ciao Noah... - una Cara sorridente e rossa come un peperone gli fece un cenno con la mano. -Posso entrare?

*Angolino Noa*
Ciau! Lo so, lo so dopo tutto questo tempo (Always) ho aggiornato con un capitolo piuttosto cortino. È che in questo periodo sono sommersa dai compiti. Colpa del Classico. Cooomunque. Consideratemi brava perché ho aggiornato. Quindi niente, ditemi cosa ne pensate e a presto (Spero)!

Noa❤

The Writer: Lo Scrittore. [Momentaneamente Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora