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Chissà perché proprio a me doveva capitare un destino così crudele.
Non potevo avere una famiglia come tutte le altre? Non potevo avere una vita normale?
Be', questo è stato il mio destino e non posso cambiarlo, purtroppo.

Da quando sono nata ho sempre avuto una "situazione familiare", se così si può definire, abbastanza... uhm... ORRIBILE.
Magari qualcuno di un'altra dimensione pensa che sia figo vivere a Gotham, essere figlia di un criminale, tra cui uno dei più temuti.
Vi sbagliate di grosso.
Non c'è niente di più terribile.

Per mio padre, il temutissimo Principe del Crimine, "sono solo un errore avvenuto con un altro errore" e tutt'ora cerco di capire il senso di questa frase..., forse in teoria non sarei dovuta esistere, non capirò mai cosa nasconde la sua testa, e forse è meglio, perché se lo capissi vorrebbe dire che sarei impazzita.

Mia madre invece, non so chi sia. Forse una delle tante ragazze di "andata e non ritorno" di Joker.    
Conto sempre su me stessa da quando ero piccola quindi in fondo non mi cambia molto...

Comunque, dove aver letteralmente "sopravvissuto" per 18 anni in quel covo sotterraneo sono pronta ad andarmene.
Ho già raccolto le mie poche cose in una borsa trovata in un vecchio armadio e ho già pensato e ripensato alle discorso che avrei fatto a mio padre.
Anche se il terrore mi stava scavando l'anima, ormai avevo deciso.
Avrei affrontato Joker.

All'improvviso sentii il baccano di una porta sbattere e dei passi pesanti che si avvicinavano.

-"Lucy!! LUCY!!!"-

Era la sua voce raccapricciante che mi chiamava. Deglutii e poi risposi:

" S-si? "

Il rumore dei passi si fermò e davanti a me si presentò la figura ombrosa con i capelli verdi, la faccia bianca e il sorriso rosso sangue che si prolungava su due cicatrici.

" Prendi lo Champagne! Dobbiamo festeggiare! Come al solito d'altronde..." disse estasiato, forse qualche suo piano era riuscito, o forse era stato solo preso a cazzotti da Batman. Batman... già, il paladino mascherato di Gotham... Joker progettava sempre diversi piani per toglierlo di torno, ma chissà perché alla fine decideva di non ucciderlo mai...
Comunque decisi che dopo avergli dato il suo bicchiere di Champagne avrei provato a parlargli.
Forse non fu proprio una delle mie più brillanti idee.

Dopo aver preso una delle bottiglie di Champagne più pregiati e avergliene versato un bicchiere, con tutto il coraggio che ebbi in corpo aprii bocca e parlai:

-" Mr. J ... dovrei parlarle." -

Mi lanciò uno sguardo freddo e penetrante, ma poi continuò a contemplare il bicchiere che teneva tra le mani :
-" Ecco, ormai ho compiuto 18 anni, e senza troppi giri di parole, le dico che me ne voglio andare... ho già preparato la mia roba, volevo solo il suo permesso"-
A quelle parole il suo sguardo si spostò dal bicchiere a me, uno sguardo crudele e gelido. Non riuscii a sostenerlo, così abbassai la testa, ma sentivo che quegli occhi erano sempre fissi su di me e mi parvero anni i secondi prima che la sua risata maniaca e malata inondasse tutto il covo.

"HAHAAHA, TU HAHAHAH VUOI COSA?! AHAHAHAHHA!"

Quella risata si fermò d'istante, che non riuscii ad alzare la testa per capire che cosa stesse succedendo, che una mano forte mi strinse il collo, facendomi mancare l'aria.

" Mi stai sfidando Lucy? Stai provando ad andartene? Cosa credi che sia, scemo? Sarò pure pazzo. Ma non sono scemo... no non sono scemo..." intanto la stretta era sempre più forte, l'aria mancava sempre di più
"N-No... Ti-ti prego...!" - "Mi preghi? Io non sono Dio. Io sono solo il tuo re. Il re di questo gioco e di questo insano mondo. E sai che cosa devono fare quelli al di sotto del re? Devono obbedire. E se non obbediscono? Beh, in quel caso muoiono... ma talvolta possono anche essere puniti..."
Dicendo questo prese un coltello dal suo cappotto viola e con violenza me lo infilò in bocca, lacerandomi le guance e imbrattandomele del mio stesso sangue. Poi mi lasciò cadere a terra come uno straccio, facendomi urlare dal dolore straziante che mi aveva provocato, e se ne andò lasciandomi con parole che mi segnarono indelebilmente il cuore:

" ... e la prossima volta, sii meno seria. Anche perché sono certo che ora sorriderai sempre... HHAHAHAHAHAHAHA!"


Spazio me:

Questa è la mia prima storia e boh XD.
Accetto consigli e critiche (tranquilli che non mi offendo :3)
Beh, spero vi piaccia!
^_^

Chu *°*

The Joker's Daughter | LucyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora