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Continuavo a pensare a quel sorriso, non riuscivo a togliermelo dalla mente!
Più ci pensavo, più l'ansia saliva in me.
No. Dovevo ritornare subito indietro.
Così con una pericolosa inversione a U, presi la strada opposta alla mia.
L'ansia saliva in me. Sentivo come degli insetti che mi mangiavano da dentro. Era una sensazione orribile. Pensar di poter perdere la propria bambina in mano a uno psicopatico era il peggio che potesse accadere, soprattutto se quello psicopatico era Joker.
Stavo per svoltare l'angolo per arrivare alla scuola, quando sentii un forte boato e la macchina si capovoltò dall'altra parte della strada.
Per fortuna stavo bene, o almeno credevo, ed uscii lentamente dalla macchina capovolta.
Il suono di ambulanze, clacson di macchine, sirene di pompieri e polizia arrivò alle mie orecchie, disorientandomi ancora di più.
Avevo un forte dolore alla testa e quando me la toccai mi ritrovai il dito grondante di sangue, ma in quel momento non mi importava. Dovevo capire quello che era successo.
Mi misi a correre, nonostante fossi ancora mezza intontita e raggiunsi la scuola.
L'immagine che avevo davanti era... era indescrivibile.
La scuola, o quel che ne era rimasto, bruciava sotto un tremendo incendio che sembrava impossibile da estinguere.
Urlai il nome di Alice, con tutta la forza che avevo in corpo, ma non ricevetti risposta.
Mi sentii perduta. Non poteva essere morta.
Era tutto quello che avevo.
Non poteva essere successo veramente.
Mi sentivo male. Avrei voluto buttarmi da una scogliera se avessi potuto.
Pesanti lacrime scendevano dai miei occhi pieni di dolore.
Ma una voce mi risvegliò da quel baratro di sconforto:-" Signorina? Sta bene? Era qui quando è... scoppiata la bomba?"-
'La bomba?' Pensai.
Un'ipotesi iniziò a girarmi nella mente.
Mi voltai verso la voce, e vidi un ragazzo con la divisa della polizia che mi guardava tra il mezzo preoccupato e il mezzo confuso :-" Si, si, sto bene, ma... una bomba? Ne è sicuro?"- chiesi per accertare la mia ipotesi -" Si, certo. Solo una bomba avrebbe potuto fare tutta questa distruzione"- mi rispose, poi col cuore in gola chiesi:-"Ci sono superstiti?" - " Non lo sappiamo ancora signorina..." - rispose - " Ma io avevo lasciato qui mia figlia! Non può essere morta! Vi prego... mia figlia! " - dovevo sembrare proprio disperata-" Signorina stia tranquilla... andrà tutto bene. Ci lasci il suo nome e le faremo avere aggiornamenti... ma ora è meglio che vada a casa."- .
Nonostante le mie proteste, mi costrinsero ad andare a casa, accompagnandomici visto che la mia macchina ormai era andata a farsi benedire.
Quando varcai la porta di casa e la richiusi non potei fare a meno di scoppiare di nuovo in un pianto disperato, lasciandomi cadere lentamente contro la porta di casa. Era stato di certo lui. Ne ero più che certa. Perché doveva proprio uccidere Alice? Perché non me?
Pensavo che dovevo avere speranza, magari non era morta ma... chi mai sarebbe sopravvissuto a una tragedia simile?
Poi improvvisamente il campanello suonò.
Chi poteva essere? E soprattutto in un momento simile?
Ma mi feci forza, mi alzai e aprii la porta di casa.
Davanti a me non trovai nessuno.
Piuttosto trovai qualcosa.
Un enorme pacco viola e verde, decorato con un fiocco rosso.
Non c'era scritto il mittente, ma ormai io lo avevo già intuito.
Non so per quale motivo, ma per istinto forse, mi toccai le labbra, per poi toccarmi le guance, che anni prima mi erano state lacerate con odio e senza pietà. Di quelle ferite ne rimanevano soltanto delle piccole cicatrici, quasi invisibili, che grazie a dei farmaci erano guarite, rendendo la mia faccia di nuovo "normale".
Il mio passato, il mio terribile passato che pensavo di aver affogato nel tempo stava ritornando a galla.
Ed ero sicura che avrei dovuto affrontare di nuovo quella persona.
Mio padre.
Joker.

Spazio mio:
Ciao miei carissimi lettori!
Prima di tutto vi dico grazie per le visualizzazioni che continuano ad aumentare, siamo a più di 560!
Poi, invece vi chiedo scusa se non aggiorno molto spesso, spero mi perdoniate e che continuiate a seguirmi lo stesso.
E come ultima cosa revisionerò un attimo i capitoli precedenti, quindi se mai ritornate a leggerli perché magari cambierò qualcosina.
Detto questo vi saluto!
Ciao!
Allegra

The Joker's Daughter | LucyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora