L 'incontro nel bosco

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Era sera, l'aria era calma e non così fredda come sarebbe potuta essere per un settembre inoltrato. Clelia non riusciva a prendere sonno, si girava e rigirava nel letto ma niente , le tornava continuamente nella testa quella voce così stridula ma così affettuosa che aveva ascoltato il giorno senza sapere di chi fosse. Si alzò dal letto e sentì bussare alla sua finestra. Si precipitò a vedere chi fosse ma non vide nessuno. D' un tratto vide uno strano bagliore : era una sfera luminosa che voleva dirle qualcosa. Si mise in fretta e furia il giacchetto e si recò in giardino, camminando molto piano ed in punta di piedi in modo che sua madre non se ne accorgesse. In giardino c'era quella sfera luminosa che l'aspettava. Iniziò a seguirla e si inoltró nel bosco che stava proprio dietro casa sua. Aveva sempre temuto di entrare in quel bosco eppure, ora, sentiva dentro di sé una forza immensa . Passo dopo passo, seguendo sempre la sfera, si trovò nel centro del bosco ed ecco che la sfera sparì. Presa dal panico per non sapere come uscire, si accovacció su se stessa ed iniziò a piangere. Tra un singhiozzo e l'altro non si rese conto che aveva qualcuno alle sue spalle. Si senti toccare sulla testa e presa da spavento credette che fosse un animale selvaggio e pericoloso. Prese fiato e coraggio e di scatto si girò . Con grandissima meraviglia capì che si trattava di un essere molto luminoso ma bellissimo. Il bagliore era così forte da non riuscire a capire di cosa si trattasse con precisione. Fu così che decise di parlare alla strana creatura e le disse :<< Chi sei? Sei stato tu a parlarmi oggi? Ti prego aiutami ad uscire dal bosco .>>. L' essere meraviglioso diminuì il suo bagliore e Clelia notò che si trattava di una bellissima fatina , con delle scarpe sgargianti proprio come piacevano a lei. La fatina le disse:<< Mia dolce Clelia, io sono la tua fatina personale e sono qui perché è giunto il momento di rivelarti chi sei veramente. Il mio nome è Ayrin e veglio su di te dalla tua nascita. Tu sei nata in un giorno molto speciale che ha fatto si che tu fossi una creatura altrettanto speciale>>. Totalmente confusa chiese Clelia ad Ayrin :<< Sono cosa? Una creatura speciale? Ma cosa dici, io sono soltanto una bizzarra ragazza che nessuno vuole per amica perché sono troppo strana!>>. La fatina le disse allora :<< Clelia tu hai in te dei poteri molto speciali che ti derivano dalla natura stessa e non sei bizzarra, sei semplicemente unica, una creatura meravigliosa. Tu sei destinata a divenire una grande fata e a sconfiggere il male che regna in questo bosco : il temibile Fradigus Troll, il troll più potente della foresta. Io sono qui per tirare fuori i tuoi poteri>>. Clelia adesso era davvero spaventata, credeva di impazzire totalmente e allora ,con aria di scherno chiese alla fatina :<< Come posso essere ciò che tu dici se i miei genitori sono esseri normali?>>. Ayrin rispose che in realtà sua madre e sua nonna erano state delle fate potentissime, sua nonna era morta a causa del troll e sua madre aveva deciso di rifiutare i suoi poteri per proteggere Clelia. Clelia era piena di domande da rivolgere alla fatina ma ecco un terribile boato percosse gli alberi del bosco ed Ayrin disse a Clelia che si sarebbero riviste ma ora dovevano fuggire perché si stava avvicinando Fradigus Troll. Come d'incanto Clelia si ritrovò nel suo letto. Indossava il suo pigiama e non c 'era più nulla fuori dalla finestra. Perplessa più che mai decise di addormentarsi e pensò che fosse stato solo un sogno dovuto alla sua grande fantasia.

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