Clelia era in ansia per la spedizione sulla mantagna e non aveva chiuso occhio per l'intera nottata. Era ormai l'alba e si intravedeva il primo bagliore del sole quando si infilò di corsa i suoi vestiti , andò in camera di sua madre e notò che era livida in volto. Più ansiosa di prima, corse in giardino ma non c'era nessuna traccia di Ayrin. Si sedette ad aspettare su una panchina che si trovava all'ingresso del bosco. Era passata un'ora e la fatina non era ancora arrivata quando si sentì chiamare: era Steve. Il ragazzo le disse :<< Clelia dove vai con questo freddo e così presto? Non sai che oggi ci sarà una tempesta di neve ancora più forte di quella di ieri ?>>. Clelia tentando di inventare una scusa gli disse :<< Vado sulla montagna a passeggiare tra la neve con una mia amica che tu non conosci>>. Steve le rispose che sarebbe andato anche lui con lei ma lo scacció in ogni modo e il giovane se ne andò. Era appena andato via quando arrivo un forte vento e una sfera luminosa : era Ayrin. Immediatamente si incamminaro verso la montagna. Sin da subito il sentiero si mostrò impervio e tortuoso. Più volte la ragazza cadde ma spinta da una grande forza di volontà e dall'amore per sua madre continuò la salita. Dopo molte miglia di cammino raggiunsero una grotta. Era un antro molto.particolare, coperto da grandi foglie di edere ricoperte di neve. Facendosi spazio tra le foglie riuscirono ad entrare. Percorsero una galleria che aveva un terribile odore di putrefatto e piena di ragni . Arrivarono ad un bivio e scelsero la galleria di destra: era molto breve e si intravedeva una luce. Proprio dove c 'era la luce notarono con meraviglia che vi era una meravigliosa oasi con piante di altezza fuori dal comune, funghi giganti, un laghetto dall' ascqua così limpida da sembrare trasparente popolato da pesci particolari. Proprio al centro del laghetto vi era un'isoletta sulla quale era posto il cuor di raqe. Inizialmente Clelia provò ad entrare in acqua ma venne fermata da Ayrin perché l 'acqua era stregata e l'avrebbe inghiottita. Pensando e ripensando trovarono una soluzione : doveva utilizzare le sue ali. La ragazza pronunciò la formula "Ar Er Ur le ali rivelar dovrai" e subito apparvero le sue splendide ali. Chiese ad Ayrin di accompagnarla ma le disse che doveva farlo sola perché solo così la pianta avrebbe fatto effetto su sua madre. Non aveva mai volato prima, tranne quella volta che era subito caduta, ma questa volta credeva in sé. Prese coraggio e pian piano si alzò da terra. Immediatamente notò che volare era una grande fatica ma continuò verso la pianta. Giunta sull'isoletta raccolse il cuor di raqe con molta cura e lo mise nello zainetto. Volò verso la riva ma ormai era sfinita. Ritornarono all'ingresso della grotta e lì c'era il malvagio troll ad aspettarle. Ebbene si aveva percepito il loro odore e le aveva seguite. Ayrin si battè valorosamente contro di lui ma venne fatta prigioniera. Clelia riuscì a fuggire passando sotto le gambe del troll . Corse più che poteva ma ormai sentiva venir meno le sue forze così si nascose sotto le radici di un grosso albero e perse i sensi. Il troll non si rese conto di dove fosse nascosta e si contentó di avere la fatina e la porto nel suo nascondiglio segreto. Era ormai sera e Clelia riprese conoscenza ma si era persa. Iniziò a vagare rendendosi conto di girare in tondo. Il freddo aumentava con l'aumentare della neve. Ad un tratto vide una figura dietro un albero e chiese spaventata:<< Chi va là?Chi sei?>>. La figura uscì : era Steve. Il ragazzo le disse che aveva deciso di andarla a cercare vedendo che ancora non era tornata a casa. Lei gli corse incontro e buttandosi l'uno nelle braccia dell'altro si baciarono sulle labbre: il loro amore era venuto allo scoperto. Ritornarono a casa di Clelia ma prima di salutarsi Steve insospettito le disse:<< Dove si trova la tua amica che hai detto veniva con te? Credo che tu mi stia mentendo!>>. La ragazza non rispose e liquidó il giovane dicendo che era stanca e ne avrebbero parlato l'indomani. Rinetrata in casa si recò da sua madre ma non sapeva come utilizzare la pianta. Nascose il cuor di roqe in una sacca sotto il suo materasso e si mise nel letto. D' un tratto la sua testa fu riempita di pensieri e preoccupazioni. Riflettendoci bene capì che non solo doveva salvare la povera Ayrin ,che nel frattempo si trovava in una gabbia nella casa del troll, ma anche che doveva chiedere aiuto a Steve e per farlo avrebbe dovuto rivelargli il suo segreto. Aveva deciso l' avrebbe fatto la mattina seguente e si addormentó pensando alle parole più giuste per dirglielo.
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La Magia Dell 'Essere Diversi
General FictionClelia è una ragazza davvero bizzarra, vive con sua madre a Peterville. Temendo di essere rifiutata, di nuovo , dai suoi compagni cerca di celare il suo vero essere fin quando, attraverso nuovi sentimenti ,comprende non solo di essere più speciale d...