Non l'avevo mai visto così da vicino e solo in quel momento mi accorsi del suo portamento, aveva un fisico ben impostato, schiena dritta, spalle larghe e un sorriso costantemente stampato in faccia, aveva un orecchino nero all'orecchio sinistro e un piercing all'angolo del sopracciglio che ho sempre adorato. Finalmente era arrivato il momento del mini interrogatorio, ma prima gli chiesi "vuoi venire col pullman o a piedi?", lui sospirò e buttò fuori il fumo dal naso, ci pensò qualche secondo su e io speravo scegliesse la prima opzione, ero molto incuriosito se non si fosse capito, sorrise e mi rispose:"una bella camminata non ha mai ucciso nessuno no?" annuii e gli feci senno di seguirmi.
"Da quanto tempo stai qui?"
"Circa due mesi, mio padre è inglese ma è venuto qui da giovane,ha conosciuto mia madre, si sono fidanzati e dopo nove mesi sono uscito io fuori, quando avevo 3 anni ci trasferimmo in una città vicino milano e siamo stati li fino a due mesi fa"Incredibile, aveva risposto a metà delle domande che avevo in mente con una volta che ho aperto la bocca.
Poi continuò:
"Ho visto che a te e la tua ragazza piacciono gli one direction"Con quella frase mi colse alla sprovvista, sembrava a suo agio, pensavo che sarei dovuto essere io quello che faceva le domande e non viceversa...
"Non è la mia ragazza, è solo un'amica,( lui sorrise e sospirò) e comunque si, io adoro gli one direction e glieli ho fatti amare anche a lei"
"Strano, sembrate due fidanzati..." mentre lo diceva alzò gli occhi al cielo e sorrise, poi buttò la sigaretta a terra, "...anche io li adoro,amo ogni singola canzone"Peso numero uno tolto dallo stomaco, mi sentivo più leggero, poi presi la mia collana col simbolo dei doni della morte e gliela indicai chiedendogli se sapesse cosa fosse, lui spalancò la bocca e si portò le mani sulle labbra poi se le mise sotto la maglia e cacciò la stessa identica collana dicendo "ODDIO! ce l'hai anche tu?!? Anche io adoro Harry Potter!"
Scoppiammo a ridere e io mi sentii ancora più leggero visto che la mia curiosità era stata saziata.
Ero come distratto, i miei occhi ricadevano sui suoi capelli neri continuamente e spesso mi ha dovuto avvertire dell'arrivo di una macchina, sembravo proprio un deficente.
Iniziava a fare caldo, in effetti all'una e mezza sotto al sole era un pò un suicidio, mi chiese di fermarci un attimo. Aprì lo zaino e si levò la felpa che aveva sopra la maglietta a mezze maniche, mentre si spogliava si scoprì parte della tartaruga che aveva e la maglietta risaltava i pettorali ben definiti, le braccia erano possenti ma aveva le mani che non sembravano di un palestrato, anzi. Richiuse lo zaino ora gonfio per la felpa e io gli dissi sorridendo "ti portavi una bella carrozzeria sotto a quella felpa..."
Lui sorrise e mi guardò, "anche tu non scherzi a quanto pare...", sono magro e faccio un pò di palestra ma non sono di certo come lui.
Ridemmo entrambi e quel tratto che feci per tutto l'anno precedente che sembrava infinito, sembrò durare pochi minuti insieme a lui. Poche case prima della mia mi fermò con un braccio, aveva una presa forte e aveva le mani calde, indicò un palazzo e disse che abitava lì. Alzai le spalle e sorrisi, "allora ci vediamo domani"
"Se non mi perdo per venire a scuola si"
"Io passo per di qui la mattina, se ti va posso farti da guida turistica"
"Filone il secondo giorno di scuola?...andata."
"Allora a domani"Mentre tornavo a casa mi mancava la sua risata che era una costante nel suo modo di parlare, ma soprattutto non riuscivo a pensare ad altro che ai suoi addominali, è stato un momento ma mi tornava sempre in mente.
Arrivato a casa mia mamma già se ne era andata, sul tavolo trovai un post-it con su scritto "spero che sia stato un primo giorno fantastico, baci" e nonostante la vicepreside e le 4 noiosissime ore dopo non riuscivo ad essere deluso di questo inizio di scuola.
L'immagine della sua tartaruga mi frullava sempre in testa, quindi decisi di buttarmi sul letto come ogni diciassettenne pieno di vita fa, senza mangiare perche non avevo fame...poi ci ripensai e mi feci un panino.