Prologo

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Il sole splende in un cielo che sembra aspettare qualcosa che starà per arrivare o che forse non arriverà mai. Da una finestra non si vede tutta la bellezza dell'esterno, ma quel poco che si vede ti infonde felicità, anche se il luogo dove ti trovi non è quello in cui non puoi sorridere sinceramente...l'unico sorriso che puoi fare è quello più brutto, quello forzato, quello senza emozione, quello finto. Chiusa in una stanza priva di tutto, muri tutti rovinati, il colore delle pareti tutte sbiadite...non c'è nulla, c'è solo un letto, se così si può chiamare, sembrano più delle tegole di legno messe lí, a caso,con uno strato sottilissimo di cotone ricoperto da una fodera molto vecchia.
Sul letto una donna, sta soffrendo, si lamenta e piange. Piange perché sa che quella piccola cellula che è dentro di lei non potrà tenerla con se, non potrà farle vivere una vita come la sua, è troppo per una bambina che deve ancora nascere. È troppo anche per lei. Le sembra tutto sbagliato, ma forse non lo è, forse qualcosa può cambiare.

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