Capitolo 3

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    Dopo essere rimasta al porto per qualche ore ad osservare quella distesa azzurra che sembra non avere mai fine, decide di andare in giro per i negozi. Le vetrine sono tutte addobbate per il periodo natalizio, sono luminose e tutte quelle palline colorate portano una gioia immensa nel suo cuore. Lei ha sempre amato il Natale, la fa tornare bambina, le fa ricordare di quando era piccola e attendeva con ansia queste feste per vedere la sua famiglia tutta riunita a festeggiare. Come tutte le bambine non era felice solo per quello,ma  non vedeva l'ora di aprire il regalo che le aveva fatto Babbo Natale. I regali che i genitori le compravano, erano quelli che si potevano permettere, visto che già dall' inizio i soldi mancavano. Lei all'età di tre/quattro anni si lamentava perché non era quello che aveva chiesto, ma crescendo capì che bastava il pensiero e che contava più il valore affettivo del gesto che il regalo vero e proprio.
Pensando ai suoi momenti felici e al suo amore per il Natale, le viene spontaneo pensare "Chissà se anche alla mia piccolina piacerà il Natale quanto piace a me". A questo pensiero, sapendo che non la vedrà crescere, una lacrima le riga il viso. Sa che quella che ha preso è la decisione giusta, ma è doloroso sapere che in qualche parte del mondo c'è tua figlia e non poterle stare accanto. La sua bambina, quella che sta crescendo dentro di lei e che presto avrà nelle sue braccia. Potrà sentire il suo primo pianto, vedrà il suo primo sorriso, sentirà la sua prima risata, ma si perderà molto di sua figlia. Si perderà il suo primo dentino, i suoi primi passi, la prima caduta...si perderà la vita di sua figlia.

nove mesi dopo
Sono passati nove mesi, la pancia è cresciuta e Vika ha iniziato a parlare anche con la sua bambina in modo da tranquillizzarla quando si agita e scalcia per farsi sentire. Ha iniziato a raccontargli delle favole, le canta delle canzoni...le è stato consigliato dal medico. Avrebbe dovuto già saperlo, avendo avuto un altro figlio prima di lei, ma durante la prima gravidanza non era seguita da un bravo medico. Decise di cambiare medico non appena si accorse che, seguendo i consigli precedenti, stava per perdere il bambino. Aveva avuto due minacce d'aborto.
Il nuovo medico le fu consigliato da una ragazza che lavorava con lei e con cui è rimasta in buoni rapporti. Egli l'aiutò tantissimo, le fece recuperare peso e le consigliò di stare a riposo perché ogni movimento brusco o sforzo eccessivo il bambino lo percepiva come una minaccia. Da quel giorno per qualsiasi cosa riguardante il bambino si riferisce a lui.
Pochi giorni fa è andata a fare una visita di controllo. Dopo la visita di routine le dice:

-Vika, la tua gravidanza procede bene, ma visto che hai avuto dei problemi alla schiena, forse è più sicuro fare il parto cesareo. Sta a te decidere-


SPAZIO AUTRICE

Comincio scusandomi per avervi fatto attende tanto tempo per questo capitolo, ma lo studio non mi permette di pubblicare spesso i capitoli.


Secondo voi cosa deciderà Vika? Parto cesareo o parto naturale?  


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