Capitolo 2 (parte prima)

40.3K 1.1K 2.7K
                                    

UNA SANZIONE NON COMUNE

CAPITOLO 2

( parte prima )

"Harry?"

"Hmmmm?" Rispose Harry, svegliandosi con uno sbuffo poco dignitoso.

"Harry," Louis pungolò urgentemente il suo petto, "puoi lasciarmi andare? Per favore!"

"Mmmph... rimani..." Harry grugnì, stringendo la presa intorno al suo migliore amico.

"Harry!" Louis lo colpì di nuovo ed fu abbastanza doloroso da far quasi svegliare completamente Harry dal suo torpore, "Harry se non mi lasci andare finirò col vomitarti addosso."

Ci volle un lento momento affinchè quel commento penetrasse nel cervello, ma quando finalmente ci arrivò Harry lasciò andare Louis all'istante. Louis fu fuori dal letto e in bagno prima che Harry avesse ancora aperto gli occhi.

Quando fu abbastanza sveglio da alzarsi dal letto, Harry uscì assonnato fuori dalla sua stanza e verso la cucina per prendere a Louis un bicchiere d'acqua. Quando arrivò in bagno trovò Louis accasciato sul pavimento ansimante. Si inginocchiò e consegnò a Louis il bicchiere "Tutto bene?" Gracchiò.

Louis chiuse gli occhi e annuì, "Non è uscito molto... più che altro bile e acqua... ugh... Spero che questa nausea vada via presto..."

"Sono sicuro di si," Harry mormorò dolcemente, strofinando la schiena di Louis. Si sedette con Louis per altri cinque minuti prima di aiutare il suo amico ad alzarsi in piedi. "Vieni... torniamo a letto."

Quando Harry si svegliò di nuovo, Louis stava ancora dormendo tranquillamente accanto a lui. Era le otto e mezza secondo la sua sveglia e fu certo che non sarebbe tornato a dormire. Per un momento Harry rimase lì, assonnato fissando il suo migliore amico e chiedendosi pigramente, e con dolce preoccupazione, quando Louis avesse iniziato ad apparire così vulnerabile. Il suo volto era pallido e le sue lunghe, ampie, ciglia contrastavano crudamente contro di esso, anzi, c'era qualcosa di stranamente dolce e fragile in lui così.

Forse la testa di Harry stava solo giocando brutti scherzi perché Louis era incinto o una roba del genere, ma... una parte di lui moriva dalla voglia di accarezzare la pallida, delicata guancia del suo amico. Non lo fece però. Invece, attento a non svegliare il suo amico ancora dormente, scivolò fuori dal letto e si allungò per tirare le coperte delicatamente fino al mento di Louis. Poi camminò in punta di piedi fuori dalla stanza e nella cucina fredda. Dopo aver riempito il bollitore, la prima cosa che fece fu scrivere un messaggio a sua madre - aveva davvero bisogno di qualche buon consiglio vecchio stile di sua madre;

CIAO MAMMA, HAI QUALCHE PAROLA DI SAGGEZZA SU COME FAR PASSARE A LOUIS LA NAUSEA MATTUTINA? XX

Una volta inviato, versò l'acqua bollente nella teiera e si fece un toast. Non c'era motivo di fare molto altro in questo momento, avrebbe dovuto aspettare fino alla 9:00 prima che qualcuno arrivasse all'ufficio di Simon, al fine di fissare un appuntamento. Sperava solo che Simone fosse disponibile e disposto a vederli. Poi di nuovo, una piccola parte di lui sperava che non lo fosse essendo la riunione probabilmente una delle riunioni più scomode e surreali che sarà mai stata fatta. Ma lui non aveva intenzione di preoccuparsi - senza dubbio Louis si sarebbe preoccupato abbastanza per entrambi.

Come finì il suo toast il suo telefono squillò contro il legno. Harry lo prese e sorrise.

CIAO AMORE! POVERO LOUIS - prova alcuni biscotti allo zenzero o il braccialetto di agopuntura, mi hanno aiutato. Spero che si senta meglio A PRESTO, MAMMA XX

Harry sorrise e guardò l'orologio - erano le 9 meno 10. Aveva abbastanza tempo per andare da Tesco e tornare. E non dovevano essere le nove in punto per chiamre l'etichetta comunque.

Una Sanzione Non Comune (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora