Capitolo 4 (parte seconda)

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UNA SANZIONE NON COMUNE

Capitolo 4

(parte seconda)

Il problema col fare qualsiasi progetto per il futuro, soprattutto quando si trattava di loro, era che alla vita e al destino non piaceva molto cooperare. Si erano fatte le sette e mezza quando erano entrati nell'appartamento e le otto quando ebbero finito di bere il loro tè dopo il litigio con Liam. Alle otto e mezza si erano resi conto che stavano assolutamente morendo di fame e c'era poco in casa per poter fare un rapido pasto nutriente. Non avevano voglia di andare a bussare alla porta di Liam per vedere se Niall e Zayn avessero lasciato loro un po' di cibo così Harry invece suggerì di uscire. Non era in vena di take-away così suggerì di andare a Sapori d'Italia - un ristorante italiano che entrambi amavano per il cibo e la privacy.

"Pago io," Harry offrì, allacciando un braccio intorno alle sue spalle e Louis si accoccolò affettuosamente. "Dopo stasera penso che te lo meriti."

Louis era stanco, capì Harry, così chiamarono un taxi piuttosto che andare a piedi. Il tassista li riconobbe e, siccome era la sua ultima corsa della notte, offrì loro una corsa gratis se avessero fatto alcuni autografi per le sue figlie. Essendo il tipo di ragazzi che erano, firmarono alcuni pezzi di carta a caso e poi si offrirono anche di registrare un video messaggio personale sul telefono dell'uomo. Cinque minuti più tardi li lasciò fuori del ristorante con un amichevole "passate una bella serata ragazzi!"

Era tranquillo a quest'ora di notte - solo sei altri tavoli occupati. Il capo-cameriere, Sean, li salutò con un sorriso amichevole di riconoscimento (più per abitudine piuttosto che per il loro status di celebrità), e li guidò ad un tavolo sul retro. Non appena si sedettero chiese: "volete che vi porti il vostro solito drink?" Sean aveva da tempo rinunciato a parlare falso italiano con loro, cosa che Louis, in particolare, aveva apprezzato.

"Uhm... no in verità," Louis rispose dopo un attimo di pausa. Rivolse al giovane cameriere un sorriso imbarazzato, "Mi tengo sul leggero stasera. Quindi prenderò solo acqua frizzante, per favore?"

"Portane due," Harry aggiunse e Louis si accigliò.

"Puoi prendere un drink se vuoi, Haz - non sentirti di non farlo per colpa mia."

Harry gli sorrise e scosse la testa, "Non sono in vena di bere stasera. Due bottiglie d'acqua per favore, Sean."

"Nessun problema", si strinse nelle spalle Sean.

Il cameriere tornò un minuto dopo con due bicchieri proprio quando Harry e Louis avevano finito di levarsi i loro cappotti e presero i menu.

"Vi do un paio di minuti per scegliere. Posso portarvi qualche stuzzichino nel frattempo?"

"Sì, per favore," Harry annuì subito, "potremo avere un po' di quel Pane Casa.... ehm, quel pane che di solito avete?"

"Pane Casareccio?" Sean corresse con un sorriso divertito, "O certo, arriva subito."

"Hmmm," Louis sospirò felicemente mentre si stiracchiava sulla sedia e allungò le gambe in modo da sfiorare quelle di Harry sotto il tavolo. "Ho così tanta fame che potrei mangiare una mucca intera."

Harry ridacchiò, "E' bello vederti tenere il cibo giù questa volta."

"Sì," Louis annuì, facendo una smorfia al ricordo. "Anche se, mi aspetto che la nausea arriverà alla fine. Ma, fino ad allora, mangierò quante più cose diverse riesca prima di finire ad essere in grado di mangiare solo banane e biscotti secchi."

Harry sorrise, scrutando il menu "Beh cosa prendi stasera, allora? Qualcosa di più esotico di una pizza?"

Louis strinse le labbra e guardò anche lui il menu, "Hmm... Ho una specie di voglia di polpette quindi penso che prenderò quello... Tu invece?"

Una Sanzione Non Comune (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora