DITEMI SINCERAMENTE CHE COSA NE PENSATE.
CAMERON
Faccio un paio di respiri, un po' per cercare di rilassarmi, un po' anche per prendere tempo e riordinarmi le idee. Dopotutto ne è passato di tempo dall'ultima volta in cui ho raccontato a qualcuno ciò che mi passa per la testa, se non si contano le volte in cui ho sclerato con Nash. Purtroppo per me, tendo a tenermi tutto dentro, dalla minima cosa stupida è insulsa fino al pensiero più serio e cupo. E ciò ha un solo risultato, quando arrivo al limite, esplodo come un vulcano al punto massimo di rottura. Capita raramente, ma quando succede, e' la fine.
<< Allora... Da dove comincio?>>
Lo sguardo di Lily, sdraiata a pancia in giù di fronte a me, serio e assolutamente concentrato su di me, mi fornisce la scossa di cui ho bisogno per iniziare.
<< Per quanto io mi ricordi, ho avuto un'infanzia abbastanza serena e tranquilla. Essendo il piccolo di casa, venivo coccolato da mia madre e mia sorella in ogni occasione possibile, ma stranamente non al punto da rendermi viziato. Ero un bambino abbastanza timido e riservato, amavo giocare all'aria aperta e intrattenere me e chi mi stava accanto con piccoli spettacoli, dove recitavo o cantavo. Insomma, andava tutto bene. Una sera, tornato prima dal campetto di calcio in cui giocavo con i miei amici, ho avuto un brusco risveglio su quello che fino a quel momento consideravo il mio eroe, colui che dal mio punto di vista, ci sarebbe stato sempre e comunque per me, colui che per me rappresentava un'entità senza macchia e senza paura. Mio padre. Come mia abitudine quando tornavo da calcio, ero andato a riporre la mia borsa nel bagno di servizio, per poi andare a lavarmi le mani ed essere pronto per la cena. Quando lo vidi. Mio padre, totalmente ubriaco perso, che lanciava piatti contro mia madre, ormai in lacrime, inveendo sul fatto che lui voleva mangiare le lasagne e invece lei aveva cucinato la pasta. Se chiudo gli occhi, riesco ancora a sentire gli epiteti terribili con cui la chiamava... Non appena avevo realizzato il tutto, ero ovviamente corso verso mia madre, non so per una reazione istintiva di protezione oppure di rabbia verso colui il quale avrebbe dovuto proteggerci e invece si comportava in quel modo. So solo che nel momento in cui corsi verso di loro, mio padre mi fermo' e mi scaravento' dall'altra parte della stanza, con il risultato che finii contro la credenza dove tenevamo le tazze e i vari bicchieri. Subito mia madre si lanciò verso di lui, con tutta la rabbia che aveva in corpo, iniziando a ricoprirlo di calci e pugni, ma lui rimaneva immobile, dato che quell'ultimo gesto di mia madre non lo toccava minimamente. Io percepivo tutto, ma era come se fossi paralizzato. Se ripenso a quei momenti ora, capisco che ero sotto schock, e che si trattava di una reazione abbastanza normale. Ma in quel momento invece mi sentivo piccolo, indifeso e impotente di fronte a tutta quella violenza, a tutto quel male. Non so se a causa delle nostre grida, o forse per qualche intervento divino, ma so che a un certo punto è arrivata la polizia e i nostri vicini di casa, e mio padre è stato bloccato e poi arrestato. Dopo aver trascorso i primi tempi in prigione, e' andato in un centro di riabilitazione per alcolisti, riuscendo a quanto dice lui, a ripulirsi. Dopo un paio di anni, ha fatto qualche apparizione in concomitanza delle feste, non so se perché davvero cambiato o per ripulirsi la coscienza. Ma il vero danno lo ha fatto quando ho iniziato ad avere successo, un successo del tutto inaspettato e travolgente, che lo ha portato a voler "davvero" riallacciare i rapporti. Se prima mandava lettere, di tanto in tanto, oppure qualche cartolina, da quando sono diventato Cameron Dallas lo YouTuber, membro dei Magcon e stronzate varie, di colpo è diventato insistente, arrivando addirittura a rilasciare dichiarazioni alla stampa. Ti rendi conto? È per quello che sono esploso quando abbiamo litigato una delle prime volte. Avevo appena ricevuto un suo messaggio via posta elettronica, per poi scoprire delle "commoventi" dichiarazioni che aveva lasciato alla stampa. Devi sapere infatti che di questa storia non sa quasi nessuno, per il mondo i miei genitori si sono separati quando ero piccolo e mio padre ha sempre viaggiato per lavoro. Se dovesse saltare fuori, succederebbe un casino. Mia madre e mia sorella verrebbero travolte dallo scandalo, si parlerebbe soltanto del padre violento di Cameron Dallas e non degli sforzi enormi che i ragazzi hanno fatto e non oso immaginare il resto. Per questo io lo odio, per questo non bevo e per questo a volte sono così scontroso e sulle mie. Convivo con un costante e irrazionale senso di colpa verso mia madre, perché dal mio punto di vista avrei dovuto dare di più quella sera, avrei potuto chiamare la polizia e non tentare un assalto verso di lui. Ogni giorno sento che devo dare il massimo in tutto perché in questo modo posso prendermi cura delle mie donne, rendendole fiere di me, per non parlare del senso del dovere che ho verso chi mi ha portato fino a qui, ossia le mie fans. Senza di loro non potrei chiamare lavoro ciò che amo, per cui cerco sempre di essere gentile e disponibile verso chiunque si rapporti con me. Anche se a volte vorrei poter essere solo un adolescente cresciuto troppo in fretta, vorrei fare le mie cazzate senza che il mondo mi giudichi. Vorrei potermi dimostrare debole, senza paura di essere pugnalato e soffrire come quella sera. È anche per questo motivo Lily, che i primi tempi sono stato così strano nei tuoi confronti... Mi hai attirato fin da subito con il tuo essere così diversa, assolutamente imprevedibile e pasticciona, oltre che dannatamente bella e sensibile. Da quella sera di tanti anni fa, ho costruito una sorta di muro invalicabile, non permettendo a nessuno, a parte quei pochi cari, di accedervi per nessun motivo. Ma quando ci siamo conosciuti, da quando abbiamo iniziato a passare del tempo insieme, tu, con la tua sola presenza, il tuo carattere da acida perenne, tu hai creato una piccola, ma importantissima crepa. Una crepa che più il tempo passa, più diventa una vera e propria spaccatura. Una spaccatura che sta per buttare giù questo muro. Ho paura di quello che provo a volte, perché i sentimenti che provo per te sono diventati qualcosa di estremamente forte in davvero poco tempo. E ciò mi spaventa, perché ho paura di soffrire, ancora. Ma allo stesso tempo, sono curioso e impaziente di scoprire dove potremmo andare, se saltiamo giù da questo burrone, insieme.>>
Ho finito di parlare da qualche secondo e mentre respiro in modo piuttosto affannato, a causa della quantità assurda di parole che ho pronunciato, non oso guardare Lily negli occhi. So perfettamente di essere un codardo, ma ho paura di quella che potrebbe essere la sua reazione. Non avevo mai aperto a nessuno il mio cuore in questo modo, mai.
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I hate you, Cameron Dallas ! ( IN REVISIONE dal 2025)
FanfictionAll'apparenza Lily James sembra la tipica ragazza americana. Ottimi voti, adora la sua famiglia, i suoi amici e ama divertirsi. Sembra una normale adolescente, tranne che per un particolare. Detesta Cameron Dallas. Se tre quarti della popolazione f...