Capitolo 3

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Non è stato affatto facile accettarmi per quello che sono,forse non sono ancora del tutto consapevole della mia "diversità".
Quando la società impone alla persona una serie di concetti questi possono trasformarsi in pregiudizi.
Magari una persona non repudia gli omosessuali,però li ritiene strani.
Li osserva passeggiare e li indica agli amici come fossero animali allo zoo.
Io non sono pronto ad affrontare questa realtà ed è per questo che ,per tanto tempo, l'ho nascosto agli altri e perfino a me stesso.
Ho addirittura trovato una ragazza;Lei era bella,simpatica e solare e mi piaceva passare il tempo in sua compagnia.
Però non aveva nulla a che vedere con l'amore.
Quello stato confusionale,quel "fuoco "dentro di me non era arrivato con lei.
Invece è arrivato con lui.

***ANNI FA****
La discoteca era affollata da persone che ormai avevano superato il limite di sobrietà:talmente sbronze da accavallarsi in pista formando un unico cumulo di braccia,gambe e teste.
L'odore degli alcolici impregnava i vestiti e la musica mi rimbombava in testa in modo doloroso.
Avevo perso i miei amici,li immaginai in un angolo a "spassarsela"con qualche ragazza.
apparentemente ero circondato da centinaia di persone ma in realtà ero solo .
Faticavo a stare in piedi perché probabilmente avevo più alcool in corpo che sangue e quindi decisi di andare in bagno procedendo in modo incerto.
I bagni erano disgustosi,l'odore era terribile e perciò decisi di spalancare le finestre in modo tale da far entrare aria fresca.
Mi affacciai e respirai a pieni polmoni.
Sentii poi la porta cigolare,immaginai di ritrovarmi davanti un ragazzo nelle mie stesse condizioni oppure due fidanzati che volevano avere il loro momento di privacy.
Invece entrò lui.
Avevo gli occhi appannati e la testa che rischiava di esplodere da un momento all'altro;però riuscivo a vederlo bene (o quasi )
Inizialmente mi sembrava un vero e proprio angelo e perciò mi preoccupai un po'
"Fanculo,non dovevo bere così tanto "
"Forse sono andato in coma etilico "
"Sono un idiota "
Poi la figura divenne nitida e mi paralizzai
Era un ragazzo dall'aria da teenager,forse per il modo di vestirsi e per la postura o per i lineamenti
Indossava una maglietta lunga,un paio di jeans attillati e le  scarpe rosse che facevano a pungo con gli abiti.
Aveva gli occhi arrossati per l'eccesso della nottata,ma l'azzurro era di una sfumata meravigliosa.
Si fermò a pochi passi da me,era visibilmente confuso
-Sono liberi ?-balbettò indicando uno dei bagni
Annuii e lui si catapultò subito dentro
Uscì poco dopo,pallido come un cencio
"Ho vomitato" disse accasciandosi a terra,con la schiena contro il muro.
Allora non era ancora abituato  alla  vita da discoteca .
Sembrava un bimbo smarrito.
"è normale...forse hai esagerato con gli alcolici " risposi cercando di rassicurarlo.
Non  so cosa mi spinse a sedermi accanto a lui,però non fermai il mio istinto.
Lo sfiorai e quel contatto scatenò  una miriade di emozioni,avevo i brividi.
Era bello stare accanto a lui,sentire il suo respiro regolare e far passare quel gesto solo come un atto di amicizia.
In quel momento per lui  ero solo un ragazzo ubriaco  senza nome che voleva solo aiutarlo.
Ero confuso per le emozioni familiari che avevo provato e anche spaventato...
Quelle emozioni erano sbagliate e del tutto inadatte alla situazione!
Non riuscivo a fare a meno di guardarlo e di studiare ogni suo lineamento
"Federico "si presentò lui,e la sua voce ruppe quel silenzio misterioso.
"Benjamin" risposi
"Lo so...ho visto qualche tuo video "disse con un sorriso.
Il cuore iniziò a battermi forte

Ricordo quell'incontro alla perfezione
Ricordo il suo sguardo,il suo sorriso e la sua voce
Ricordo quelle emozioni che non avevano ancora trovato un nome

Amore
È sempre stato amore 

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