Capitolo 11

156 13 2
                                    

Troppo presto,non sono preparato
Ha distrutto tutto.
Ho gli occhi lucidi,non per il freddo,e cerco di non guardare i loro corpi a stretto contatto.
Mi concentro sulle foglie,poi sulle luci che lasciano il paesaggio in penombra e infine sulla ragazza.
Mi sta guardando,riesco a percepire il suo imbarazzo.
Finalmente si staccano,riprendendo aria.
Ora anche loro sono imbarazzati ...soprattutto Federico,ormai lo conosco bene.
Faccio qualche pensiero contorto,anche se i pensieri filosofici non sono mai stati il mio forte.
lui riuscirebbe a rendermi felice,ma io non riuscirei mai a renderlo felice.Adesso lui ama questa ragazza ,o almeno nei suoi occhi ho visto questo.È felice,io però sono distrutto.Che cos'è la felicità ?Esiste un modo per trovarla ?

"Sbaglio o siete un po' timidi?"dice Elena aggiustandosi i capelli.
"Uffa,siete proprio noiosi.Presentatevi!"aggiunge dando una spintarella alla ragazza.
"sono Emma"si presenta lei ,arrossendo.
"Benjamin"rispondo ,e ci scambiamo un veloce bacio sulle guance
"Avrete modo di scaldarvi questa sera " ridacchia Federico
"Avete prenotato no ?" chiedo a nessuno in particolare
"Esatto,per le 21 "risponde Elena
Guardo l'orario sullo schermo del cellulare
"Sono già le 21.15.Dobbiamo sbrigarci "dico
"Che palle" borbotta Rico
"Senti,lo so che sei un tipo ritardatario per natura me certe volte nella vita bisogna essere puntuali "esplodo
Federico,Elena ed Emma scoppiano a ridere .

Il ristorante è davvero un locale meraviglioso,spazioso e con i tavoli decorati.
Fiori,lampadari lussuosi ,tovaglie  in pizzo ,sedie in tessuto e legno ,camerieri che si aggirano tra i tavoli leggeri ed elegantissimi.
Tra tutte queste coppie felici mi sento un po' fuori posto.
Ci indirizzano verso i nostri tavoli.
"Abbiamo scelto di prendere due tavoli diversi ma abbastanza vicini,così potete contare sul nostro aiuto "ci dice allegra Elena
Andiamo verso il nostro tavolo,sono nervoso pur sapendo che questo non sarà mai un vero appuntamento
Imito Federico... sposto la sedia di Emma per farla sedere,poi l'accosto al tavolo.
Vado verso la mia sedia cercando di essere delicato.
Provo a ripetere mentalmente alcune regole
Via i gomiti dal tavolo
Il bicchiere piccolo è per il vino ,no ?
Uffa,quante posate !Quale devo usare per il primo ?
"Ehm...sono un disastro con il bon ton "dico poi
Emma ridacchia ,"ti faccio compagnia tranquillo "
"Quindi tu non sei di Modena ?"chiedo guardandola
Lei sembra felice della domanda
"No,sono di Bologna.Però presto trasferirò qui,ho trovato un appartamento ma ultimamente passo giorni a casa di Elena  "
"Com'è ?" chiedo non riuscendo a trattenermi
"Niente male,forse qualche volta può sembrare fastidiosa ma è una ragazza molto dolce.Anche se ti fa passare ore e ore in un negozio o al parrucchiere "risponde
"Federico è un ragazzo incredibile.Ha parecchi difetti anche lui,spesso discutiamo.Ma sa come farsi perdonare,ed è facile affezionarsi a lui.Forse troppo"
Mi blocco,ho detto troppo
"Sei davvero legato a lui "nota lei
"Già,ormai lo conosco bene."
Con la coda dell'occhio guardo verso il tavolo di Fede
Le sue mani stringono quelle di Elena.

||UNREQUITED LOVE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora