Capitolo 7

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Ore 19.30
Io e Federico stiamo lavorando su un nuovo pezzo,seduti su una comoda poltrona.
Il tavolo è pieno di fogli,il computer è in bilico sul dizionario.
"forse dovremmo prendere una pausa" sussurra lui.
Non rispondo e continuo a mordicchiare il tappino della penna in cerca di qualche ispirazione geniale,è dalle 14 che cerco di abbozzare qualcosa inutilmente.
"Dai Ben,magari oggi non è giornata "mi suggerisce Federico
"Hai ragione" sbotto  alzandomi di scatto.
"Calamti Benjamin"
"Sono inutile" dico passandomi una mano sulla faccia
"Non dire stronzate "
Mi allontano in fretta,facendo cadere per terra tutti i fogli.
Corro verso le scale,voglio uscire da questo appartamento in fretta
Ignoro Federico ,che continua a chiamarmi incredulo.
"Tu non capisci "grido prima di uscire

Arrivo in una via secondaria,dietro al palazzo da cui sono scappato.
Rimango qui,appoggiato a un muro pieno di scritte ,a guardare le mie scarpe ormai consumate.
Passo qualche minuto in silenzio,cercando di trattenere il respiro.
Il suono dei passi di Federico è ormai familiare e perciò lo riconosco subito.
"Eccoti "esclama lui,all'angolo della stradina.
"Volevo stare solo "protesto
"Dai,lo so che in realtà hai bisogno di me" borbotta facendomi l'occhiolino
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo
"Sei sempre così origlioso...ormai ti conosco bene " sussurra lui ,poggiando una mano sulla mia spalla.
Avverto una sensazione di calore piacevole.
"Però voglio farti capire una cosa "ribadisce lui lentamente
"Cosa ?"
Il suo sguardo incontra il mio,mi perdo nei suoi occhi celesti.
"Io ci sono.Puoi fidarti di me ...perché io non vado da nessuna parte "
Queste parole curano più di una medicina
"Lo so Federico"
"Ah,e ricordati che io capisco "
"No Federico.Questo non puoi capirlo e mai lo capirai,però ti ringrazio tantissimo "
Mi abbraccia.
Sento le sue mani sulla mia schiena,e la mia testa sul suo petto avverte i suoi battiti.
Un abbraccio vero ,lontano da telecamere e dagli sguardi delle persone
Un abbraccio lungo che resterà per sempre solo il nostro,e nessuno lo verrà mai a sapere

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Lui non sa che scrivo di lui e per lui.
Scrivo quello che provo,e in questo momento sono così confuso che non riesco a trovare le parole giuste
Amo scrivere e amo lui.
Devo trovare le parole giuste ,non voglio deluderlo.
Non voglio arrendermi

-Federico-
Certe volte mi piacerebbe entrare nella testa di Ben,scoprire i suoi pensieri per aiutarlo.
Non mi piace vederlo in queste condizioni.
Quel ragazzo è un mistero.
Pensavo di conoscerlo bene e invece ...

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