Happy Birthday

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Capitolo 1

Io: sono tornata!- dissi entrando in casa e levandomi le scarpe.

Mam: tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Yoona, tanti auguri a te!-disse cantando e abbracciandomi.

Io: grazie mamma!- dissi dimenandomi un po'.

Mam: fatti abbracciare almeno al tuo compleanno!- disse stringendomi ancora un po'.

Io: fammi respirare almeno!- dissi con voce strozzata.

Mam: va bene.. vieni a mangiare va!-disse andando in cucina.

Io: certo mamma!- la seguii e mi sedetti a tavola.

Mam: Yoona- disse entrando in camera.

Io: si?!- alzai la testa dai libri.

Mam: sai che tempo fa mi avevi chiesto se eri stata adottata o cose del genere?- disse entrando e sedendosi sul letto.

Annuii.

Mam: bene... ormai mi sembra anche il caso di raccontarti tutto.

Io: esatto!- dissi felice e sedendomi vicino a lei.

Mam: quando ero giovane andavo pazza per l'Asia. Dopo la laurea io e le mie amiche, infatti, decidemmo di fare un viaggio in Cina, Giappone e Corea del Sud. Seoul, appunto, era la nostra ultima tappa. Dovevamo stare là per circa due settimane. In quelle due settimane, incontrai tuo padre in una discoteca. Fu un colpo di fulmine per me. Me ne innamorai all'istante ed è così che decisi di rimanere ad abitare in Corea per circa sei mesi. In quel periodo successero molte cose.. tra cui: rimasi incinta di te. Scoprii dopo però che tuo padre aveva già una famiglia e un bambino. Così tornai in Italia- si bloccò.

Era evidente che mio padre non fosse italiano. I miei occhi e i miei lineamenti non erano per niente occidentali e questa cosa mi aveva portato a molte sofferenze per colpa dei miei compagni di classe. Durante l'adolescenza avevo passato il tempo a farmi complessi e questo non mi piaceva per niente. Immaginavo che mia madre fosse arrabbiato con lui perchè non me ne aveva mai parlato e anche adesso, parlandomene, non era per niente tranquilla.

Mam: durante questi diciotto anni della tua vita, tuo padre si è sempre fatto sentire nei giorni del tuo compleanno, ma non mi sembrava il caso di dirtelo. Però ora che sei grande forse è meglio se lo conosci. Tieni. Questo è un regalo da parte mia e sua.- disse dandomi una busta di carta in mano.

La presi e l'aprii. Dentro c'era un biglietto dell'aereo da Milano a Incheon, Corea del Sud.

Mam: partirai ed andrai a stare un po' da lui.. così conoscerai lui e anche il tuo fratellastro..che ne dici?

Io: mmhh... non è una brutta idea..

Veramente ho sempre avuto l'euforia di sapere la verità e di conoscere mio padre ma... arrivata in quel momento, dove tutto era stato svelato, morivo dalla paura di conoscere quella persone che poi alla fine erano come degli estranei per me.

Dopo ore e ore in aereo, presi un taxi e mi feci portare all'indirizzo che mia madre mi aveva scritto su un foglietto. Con il mio coreano incerto, ringraziai l'autista e scesi dalla macchina. Mi presi le valigie e mi incamminai verso il portone della casa. Ad aspettarmi c'era un signore sulla cinquantina con i capelli leggermente grigi. Arrivai davanti a lui e feci un inchino per salutarlo.

Io: io sono Min Yoona-dissi con poca voce.

X: io.. sono Min Seungyoon. Sono tuo padre.- disse con gli occhi lucidi.

Tra di noi rimase per lungo tempo silenzio. Poi venne interrotto da mio padre che mi fece segno di entrare.

Pa: questa non è casa mia. è casa di mio figlio.. cioè.. tuo fratello- disse imbarazzato.- io sono spesso fuori per lavoro e non penso che ti piacerebbe stare tutto il tempo da sola. Qua non starai mai sola. Yoongi abita con altri sei ragazzi.. inizialmente è traumatico però non ti devi preoccupare. Sono bravi ragazzi e sono sicuro che ti abituerai a stare con loro. Poi tra di loro ci sono anche due ragazzi che hanno quasi la tua età quindi non dovresti avere problemi.

Ascoltai ogni singola parola.Avevo capito bene?? Dovevo passare il mio tempo con sette ragazzi? Avevo deciso di andare in Corea per conoscere mio padre, non sette ragazzi di cui non ne ho mai sentito parlare.

Io: e noi quando ci vediamo?- dissi leggermente seccata.

Pa: il weekend verrai a stare da me. Staremo insieme. Io te e Yoongi. Va bene?

Annuii.

Pa: lo so, dovevamo conoscerci io e te. Il problema è che mi hanno appena offerto un nuovo lavoro e per un mese devo partire per Tokyo. è per questo che ti ho fatto venire qua.

Io: quando parti?

Pa: domani- disse abbassando la testa desolato.

Io: va bene. Non preoccuparti- gli sorrisi per non farlo sentire in colpa. L'avevo appena conosciuto e l'ultima cosa che volevo era proprio quella di farlo sentire in colpa.

Pa: è quasi l'ora di cena e i ragazzi staranno per arrivare. Ti faccio vedere la tua camera e poi preparo qualcosa da mangiare, va bene?

Io: d'accordo.

Lo seguii ed entrai in una stanza. Aveva le pareti bianche ed era molto luminosa. Subito mi sedetti sul letto, era davvero comodo. Passai circa venti minuti sdraiata quando sentii la porta di casa aprirsi e una mandria di ragazzi entrare in casa facendo rumore. Sentii mio padre salutarli e dirgli che era pronta la cena. Così mi alzai dal letto ed uscii piano dalla mia stanza. Appena arrivai in cucina tutti i ragazzi che erano seduti a tavola si girarono verso di me ed iniziarono a fissarmi. Ero davvero troppo in soggezione. Feci un piccolo inchino per salutarli e mi sedetti nel posto vuoto vicino ad un ragazzino biondo.

Pa: ti ho lasciato il posto vicino al mio Yoongi. è bello vedere i miei due figli vicini.- disse felice.

Feci un mezzo sorriso e presi le bacchette. Non le avevo mai usate in vita mia. Infatti le presi nel modo in cui avevo visto nei video su Youtube e cercai di prendere il riso, che finiva più per terra che nella mia bocca. I ragazzi mi guardavano e ridevano. Mio padre si girò verso di me.

Pa: hai mai usato le bacchette?

Scossi la testa.

Pa: tieni il cucchiaio allora- mi disse passandomene uno- potevi dirmelo subito.- disse sorridendomi.

Pa: scusate ragazzi ma si è fatto tardi.- disse guardando l'ora.- devo andare. Domani mi devo alzare davvero presto altrimenti perdo l'aereo.

Si alzò e facemmo lo stesso tutti quanti. Lo accompagnammo alla porta e lo salutammo. Appena mio padre uscì, cercai di sgattaiolare in camera mia, ma venni bloccata dal ragazzo biondo.

X: tu... com'è già che ti chiami?



*Spazio autrice*

Buonasera a tutti, finalmente sono riuscita a pubblicare il primo capito di quest' altra mia creazione. Spero vivamente che vi piaccia e che vi faccia sognare. Vi aggiornerò presto. Annyeong^^

Min Yoongi || BrotherhoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora