Giugno 2015, Milano.
Ore 23.37.
Federico inspirò profondamente una, due, tre volte e solo allora alzò lo sguardo in alto verso il suo collega che lo stava fissando in modo indecifrabile, calmo e distaccato; Federico invece aveva la faccia rossa, il respiro irregolare e le lacrime che da un momento all'altro sarebbero scese inesorabilmente lungo gli zigomi squadrati per via della confessione di poco prima, colpevole quel poco alcol in circolo che faceva comunque un effetto distruttivo sul suo fisico.
- L'anno scorso ti evitavo perché mi sono accorto che mi piacevi troppo come persona. Credo di provare qualcosa per te e non è amicizia. -
Erano state queste le parole che Federico aveva pronunciato di getto, schietto e sincero come poche altre volte in vita sua, realizzando solo un secondo dopo il significato profondo della frase.
Quando alla sua prima edizione Mika gli era apparso davanti alla conferenza per la presentazione della giuria, con quel suo sorriso smagliante e un completo elegante dai colori improbabili, il suo cuore aveva smesso di battere per qualche istante, incantato da quella figura magnifica quale era il neo collega anglo-libanese. Ok, che poi avesse mascherato quel infraintendibile colpo di fulmine con una faccia da duro e una frettolosa stretta di mano era un altro paio di maniche, tanto che Morgan aveva storto le labbra saccente e Micheal sembrava esserci rimasto piuttosto male. Sua mamma gli aveva riservato una lunga ramanzina appena rincasati, come nelle migliori tradizioni di casa Lucia.
Ora era lì un anno dopo, il sudore che gli scendeva a fiotti da tutte le parti del corpo bagnando la maglietta nuova di zecca e Micheal che ancora non si decideva a spiccicare una singola parola.
La tensione cresceva e Federico non riuscì più a reggere quella situazione stressante, quegli occhi sottobosco che lo scrutavano attentamente in fondo all'anima messa a nudo, così come il suo cuore.
- Scusami Mika! - esclamò allora girandosi dall'altra parte del vicolo buio e sperduto di Milano, l'intenzione di correre via senza nemmeno sentire la risposta di Micheal suonava come l'unica via di fuga a quella paura irrazionale chiamata "emozione".
Non fece in tempo a fare tre passi che si sentì preso per un polso e si ritrovò le labbra di Micheal sulle sue, le mani affusolate del collega strette intorno ai fianchi allenati in una morsa di ferro, senza lasciargli alcuna via di fuga.
Federico era rimasto spiazzato da quella naturalezza sfrontata, tipica di Micheal, e si stava per ribellare a quelle attenzioni: non voleva quel bacio per pietà o per consolazione, era l'ultimo trattamento che desiderasse dalle persone. Poi sentì qualcosa di insolito ma allo stesso tempo rassicurante in tutto e per tutto: il battito accelerato del collega contro il suo petto, in netto contrasto con la naturalezza dei gesti calibrati. Fu quel ritmo a convincerlo a lasciarsi andare tra le braccia dell'altro, le lingue che si rincorrevano frenetiche e i bacini che facevano gemere Federico nel bacio scontrandosi di continuo.
Federico pensò che avrebbero anche potuto immortalarlo in quella posa poco casta con Micheal e magari sbattere quella notizia in prima pagina, non gliene sarebbe importato nulla.
Micheal si era staccato da lui dopo un tempo che era parso infinito, Federico che non riusciva a parlare dal turbine di emozioni in testa ed il fiato corto.
Capì che era iniziata la sua fine.Giugno 2016, Milano.
Ore 19.30.
La produzione non aveva badato a spese per il party in onore della nuova edizione di X Factor, che si sarebbe svolto in un lussuoso albergo di Milano. Tutto quello sfarzo era dovuto all'importante traguardo per lo staff: erano arrivati a produrre il talent più popolare della televisione per dieci anni, tra le difficoltà del passaggio dalla Rai a Sky, con tanto di ciliegine sulla torta quali i milioni di follower su ogni piattaforma social esistente e una marea di feedback ad ogni post.
La giuria di quell'anno si sarebbe mostrata ufficialmente alla conferenza stampa e di lì a poco Federico avrebbe conosciuto di persona i suoi nuovi colleghi. Li individuò grazie a tutti quei flash che erano intorno ad un gruppo ristretto di persone e finalmente li vide: Alvaro Soler, Arisa e Manuel Agnelli, accompagnati dal conduttore Cattelan e dalla mitica Mara Maionchi. Sorrise a tutti presentandosi in modo cordiale, ma la sua testa cominciava già a buttar giù una prima impressione di come sarebbe stato quel suo terzo anno al tavolo senza la follia di Elio ed lo stile punk rock di Skin.
E soprattutto senza Micheal.
Finita la conferenza poté parlare con loro del più o del meno: le loro attuali carriere musicali (Alvaro scherzò sul fatto che la sua "Sofia" fosse prima su iTunes seguita da "Vorrei ma non posto"), il perché avessero accettato il ruolo di giudice e cosa cercassero nei papabili concorrenti. Arrivato il suo turno fu restio a dire la sua, limitandosi a qualche frase ripescata gli anni scorsi e qualche battuta del momento riguardo ai rumors che lo volevano in relazioni intime con la pop star che aveva reso il programma immortale, ma nulla di più personale. A sciogliere il ghiaccio tra lui e la giuria fu Mara, prendendo come pretesto proprio Mika.
- Perdonatelo se è un po' distratto questa sera, pensa già a contattare il suo compagno di merende mezzo inglese, italiano (e chi più ne ha più ne metta!) per gli homevisit! - e la donna lo aveva preso sottobraccio ridendo come una matta affermando che "erano la coppia più bella di X Factor 9, lui e quell'altro ragazzaccio".
Arisa ebbe un'illuminazione e si girò verso Manuel Agnelli, una delle due novità assolute insieme ad Alvaro Soler.
- Per la "coppia più bella di X Factor 10" quest'anno propongo me stessa e il mio nuovo amore Manuel. Va bene tesoro? - chiese poi al diretto interessato con una faccia da innamorata.
Manuel rise e fece un inchino galante accompagnato da una frase melensa fino al midollo, Alvaro che accompagnò insieme a Mara un "viva gli sposi" con tanto di applausi.
A Federico quell'atmosfera di festa gli sembrò banale, scontata.
Avrebbe tanto voluto che ci fosse qualcuno....
STAI LEGGENDO
Lascia che il mondo ti scivoli addosso.
FanfictionMidez time! Perché in 'sto periodo ci sono troppe poche storie e questo non va bene u.u #KeepMidezAlive ✌