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Ottobre 2016, Milano.

Ore 10.14.
Gli era capitato innumerevoli volte di sentirsi osservato con il lavoro che faceva e Federico nella maggior del parte del tempo scrollava le spalle con un largo sorriso di chi la sapeva lunga, soprattutto alle conferenze stampa di grandi occasioni. Fu così anche alla milionesima conferenza di X Factor 10 che sarebbe iniziata di lì a pochi minuti, giusto il tempo di dare ai tecnici gli ultimi ritocchi ai microfoni ed ai faretti sparsi per la sala in modo che tutto filasse liscio.
Federico ne approfittò per andare in bagno, fortunatamente deserto a quell'ora e mentre si lavava le mani con acqua gelida dalla porta di plastica bianca entrò Alessandro.
- Vedo che la teoria dell'elastico è ancora valida, eh Fede? - scherzò con una punta di sarcasmo.
Federico alzò gli occhi su di lui, la battuta pronta sulla lingua che non trattenne.
- Certe cose non cambiano mai, anche il tuo dec prima di ogni diretta mi pare. -
Alessandro prima fece un cenno del capo per confermare, poi gli venne più vicino con una faccia seria. A Federico non ci volle molto per capire cosa stesse per dire, ormai era da una settimana che quella cosa andava avanti, tra telefonate di redazioni giornalistiche e assalti sotto casa sua a City Life; almeno la sua dolce metà era riuscita a nascondere per anni l'indirizzo della casa a Milano per un sacco di tempo, permettendogli di partire per Roma quella mattina senza rompiscatole nei paraggi.
- Senti, premesso che non sono affari miei, specie dopo quell'articolo... Mika come sta? -
- Diciamo che avremmo preferito prenderci un po' più di tempo prima di essere "scoperti", ma lui sta bene. Sono io che mi sento incasinato ora come ora. - e si asciugò le mani con un fazzoletto che aveva nella tasca dei jeans scuri, buttandolo nel cestino sotto il lavabo a mo' di un giocatore di basket.
Alessandrò sembrò esitare per un momento, poi continuò.
- Tu lo sai che non sei obbligato a rispondere alle domande personali, vero? La redazione mi ha fortemente detto di comunicartelo. -
Federico sorrise di nuovo annuendo.
- Lo so, ma onestamente non ho nulla di cui vergognarmi. Piuttosto, - e un ghigno si dipinse sul volto mettendo ben in evidenza gli zigomi squadrati - io mi preoccuperei per te. Sai che cos'è la ship "Alearo" no? -
Alessandro ridacchiò. Eccome se sapeva cos'era, visto che i colleghi del settore marketing gliel'avevano riferito durante il video di lancio per la nuova stagione e dopo la pubblicazione sul sito internet si era divertito a constatare quanto l'altro diretto interessato stesse al gioco con abbracci calorosi.
- Non ti dico l'imbarazzo quando Alvaro l'ha detto a Mara. Sono sicuro che quest'anno avrà di che parlare, quella donna è peggio di Satana quando ci si mette. -
- Benvenuto nel magico mondo del "Per me stanno bene insieme"! -
- Però a pensarci bene tu e Mika state davvero bene insieme, ogni tanto io e Skin scherzavamo su questa cosa alla fine di ogni live. -
Federico scosse la testa divertito.
- Meno male che era Skin e non Gasparri! -

Dicembre 2014, Londra.

Ore 03.27.
Era stata un'edizione pesante sotto ogni punto di vista e Micheal era ben felice che fosse terminata; non riusciva a credere che avesse partecipato allo stesso format l'anno scorso, tanto meno che l'atmosfera al tavolo dei giudici fosse stata così competitiva anche nelle azioni più banali e fuori dal palco.
Pensando ad alcuni commenti negativi di Morgan e Fedez si lasciò cadere sul grande letto matrimoniale, dove la morbidezza delle lenzuola pulite e un pungente odore di lavanda gli diedero un senso di pace. In un attimo Melachi fu accanto a lui e gli leccò ogni parte del viso, stampando un sorriso dolce al cantante che le lasciò fare quei piccoli gesti d'affetto, ne aveva davvero bisogno dopo un tale accumolo di stress dovuto a due persone ben precise.
Fedez e Morgan.
Due facce della stessa medaglia con la stessa voglia di prevalere sugli altri e non sempre ben accetti dal ricevere critiche sui loro concorrenti in gara.
Micheal si trovò a sospirare e una mano andò a carezzare un orecchio di Melachi, che poi se ne andò in soggiorno per dormire nella sua cuccia lasciandolo solo con le sue mille considerazioni.
Morgan non ci sarebbe stato l'anno successivo e neanche in quelli a venire con grande dispiacere di Micheal che, nonostante tutto quello che era accaduto in quell'ottava edizione, ammirava quell'uomo sotto ogni punto di vista, non lo nascondeva ed averlo saputo durante una pausa dallo stesso pirata al party della finale gli aveva procurato un grande dolore. Si sarebbe sicuramente sentita la mancanza di quell'irriverenza dopo ogni performance, Micheal ne era più che certo.
In seguito il suo pensiero si spostò su quel ragazzino tatuato che aveva attirato fin da subito la sua attenzione da X Factor 7.
Fedez possedeva un fascino magnetico con tutti quei colori incisi sulla pelle, gli occhi carichi di nuove sfide e quelle labbra carnose che urlavano "baciami" tutte le volte che vi posava lo sguardo. E a dispetto di quello che Morgan pensava, si era rivelato un abile stratega per le scalette dei live e un grande conoscitore della musica contemporanea, non a caso era riuscito a far vincere Lorenzo Fragola e Madh, rispettivamente primo e secondo posto.
Non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma Fedez lo aveva attratto pericolosamente, risvegliando in lui una voglia lasciata sepolta per mesi dopo la rottura con il compagno di una vita, travolgendolo in un violento vortice di desiderio.
Si passò un dito sul labbro inferiore chiudendo gli occhi, l'immagine di Fedez da solo nel camerino ben impressa nella mente, senza maglie a fantasie improbabili a coprire quella meraviglia.
La mano destra scivolò oltre l'elastico dei boxer neri, iniziando un movimento lento e regolare sull'erezione ormai sveglia e pulsante dalla base fino alla punta umida.
Immaginò un ipotetico bacio con l'oggetto della sua fantasia, magari sul tavolo del trucco e parrucco o su quell'orribile divanetto in pelle, le sue mani su quel corpo allenato che sfioravano ogni disegno presente sui pettorali o sulle braccia colorate.
Alzò di poco il bacino quel tanto che bastasse per sfilarsi gli indumenti fino alle ginocchia per avere maggior facilità con le dita, inumidite con un po' di saliva e il suo film mentale proseguì inesorabilmente con lui che slacciava i pantaloni al rapper, rimasto solo con un paio di mutande scure e un'espressione carica di aspettative.
Fede...
I denti lacerarono le labbra a sangue pur di non lasciar sfuggire alcun gemito di piacere, impresa ardua visto il respiro era sempre più fuori controllo, come le scene nella sua testa dove lui era il protagonista indiscusso: adesso Micheal era sopra di lui a cavalcioni, Fedez dal basso di quel sofà che lo implorava di prenderlo, di farlo suo entro subito.
E da una fantasia molto sensuale si passò ben presto ad una spinta e lussuriosa, in cui lui comandava il gioco entrando nell'apertura stretta del rapper che gli chiedeva di continuare, di non fermarsi e godevano insieme, nessun freno a tenerli a bada in un giro di libidine sporca, ma meravigliosa.
Dio!
Micheal si lasciò andare solo quando venne alcuni minuti dopo con un singhiozzo sorpreso, il corpo che si rilassava dopo quell'intensa sessione individuale per colpa del suo ex collega. O forse era semplicemente il fatto che lui ed Andy non stavano più insieme da un po' e ora fosse solo desideroso di qualcuno con cui sfogarsi a letto?
Quella considerazione lo spiazzò totalmente.
In ogni caso sarebbe stato bello provarci almeno un po'... e si addormentò in un sonno agitato, la speranza di rivederlo al tavolo anche l'anno successivo martellava in testa.

Inizio settembre 2015, Milano.

Ore 08.30.
Giulia cercò di preparsi in fretta e Federico, appoggiato allo stipite della porta del bagno, la stava osservando in religioso silenzio da qualche minuto: in un attimo lei si pettinò i capelli in una alta coda di cavallo, poi appliccò un po' di ombretto scuro che risaltò ancora di più gli occhi azzurri e provò un paio di orecchini di perla.
Federico la preferiva così, con un trucco poco elaborato e vestiti sobri senza punti luce, un po' perché Giulia risultava più autentica e soprattutto perché gli ricordava il loro primo incontro fuori da una discoteca milanese, anche se non si sarebbe potuto definire idiliacco visto il due di picche ricevuto in soli cinque minuti dalla ragazza.
Si avvicinò a lei da dietro, le braccia che l'avvolgevano per il ventre piatto e con le labbra che lasciavano baci lievi sull'attaccatura dei capelli sul collo; Giulia si fermò per lo spavento, poi sorrise e lasciò che il ragazzo arrivasse a baciarle lo spazio dietro all'orecchio sinistro, sfiorando più volte la farfallina del gioiello.
- Babe, devo andare. Sono in ritardo... - disse lei in un soffio.
Federico sospirò, aumentando di poco la presa.
- A che ora torni lunedì? Magari ti vengo a prendere in stazione e poi andiamo in centro a mangiare qualcosa... -
Giulia ridacchiò divertita da tutte quelle attenzioni da cucciolo abbandonato; si girò completamente verso Federico e lo baciò con passione abbracciandolo per il collo, le lingue si incontrarono subito in una danza umida.
Rimasero in quella posizione per un po'. Fu Giulia a interrompere l'incanto staccandosi di qualche centimetro da lui, senza perdere il sorriso, al contrario di Federico che aveva un'espressione contrariata.
- Non fare quella faccia, starò via solo per tre giorni. - scherzò lei appoggiando la fronte contro quella del rapper.
- Mi annoierò un sacco senza te e le wawe, sarò da solo. -
Bugiardo, lo sai che non è vero!
Giulia gli lasciò un altro bacio sulle labbra, intenerita da quella frase.
- Sopravviverai. Ti chiamo appena arrivo a Torino, va bene? -
- Va bene, fai buon viaggio babe. -

Ore 22.48.
Quella vocina interiore si rivelò veritiera.
Micheal era disteso sopra il corpo sudato e ansimante di Federico, stravolti dopo l'intenso orgasmo appena avvenuto.
Di solito Federico si alzava per fumare la sigaretta elettronica vicino alla finestra per distendere i nervi rimasti accessi dopo il sesso, ma quella sera Micheal l'aveva preso con così tanta frenesia che le forze gli erano mancate totalmente riducendo a zero la voglia di "fumo finto".
C'era una bella atmosfera quella sera, le luci soffuse dei lampioni sembravano quasi temere di entrare a interrompere quella calma creata dopo la tempesta di passione.
Le gambe erano tremanti e le dita tozze andarono a insinuarsi nei ricci appicicaticci dell'uomo sopra di sé, completamente ignaro di quelle attenzioni visto il sonno profondo in cui sprofondò senza accorgesene. Micheal si era addormentato di colpo, il respiro pesante si armonizzava con il suo battito cardiaco era qualcosa di magico.
Federico ne approffitò per chiudere gli occhi ed estraniarsi dal mondo coi suoi pensieri.
X Factor sarebbe ricominciato di lì a poco e la sola idea di nascondere la loro storia clandestina a tutti in qualche modo lo faceva sentire male, quasi soffocato dal doversi nascondere. Ovviamente un suo ipotetico coming out avrebbe portato inesorabilmente a delle conseguenze nette, tra cui una rottura con Giulia (a cui era totalmente impreparato) e la consapevolezza di essere bombardato di domande su quella strana storia.
In un attimo la sua mente elaborò una lunga lista di titoli di giornali diversi, a tratti ridicoli.
"Fedez e Mika, vero interesse?"
"La storia d'amore che non ti aspetti"
"C'era una volta due giudici di X Factor e due microfoni"
"A Beautiful Disaster, ovvero quando una collaborazione musicale diventa una promessa d'amore"
Forse accadrà... e si addormentò con questo ritornello.

Angolo del manicomio!
Buonsalve bella genteH!
Inizio subito con le scuse per l'ennesimo ritardo, ma ho delle scuse valide:
- esami universitari, la passione di tutti (?);
- progetti personali vari. Mi spiego meglio: per chi non lo sapesse disegno e ho avuto un sacco di ispirazioni;
- PARIGI! Finalmente sono tornata in quella magnifica città, ho pure visto la reggia di Versailles, non posso proprio lamentarmi;
- costanti ripensamenti sul capitolo. In origine avrebbe dovuto essere da un punto di vista differente, ma non funzionava e quindi ecco di nuovo le due patate.
Un'ultima cosa: la ship Alearo l'ha inventata la mia adorata mogliah lol-stories, quindi questo capitolo è dedicato a lei. Tanto amore per te tesoro mio ❤❤❤
Addio 😎

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