Tu non puoi entrare !

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Rientrando in casa ,Maia, trovò un biglietto con su scritto :

“Cara Maia

La nonna è stata male e siamo andati a trovarla all'ospedale.
Non siamo sicuri se riusciremo a tornare per cena ma ,sicuramente, non saremo a casa prima delle 18:00.
Fai a modo , la pasta è solo da scaldare e , per cena , hai le mozzarelle e i pomodori già pronti .
Fa tutti i compiti e studia . Se comincia a piovere molto forte chiudi gli scuri .

Ti vogliamo tanto bene .
Baci.
Mamma e papà .

La grafia era quella perfetta e minuziosa della mamma .
Come al solito l'aveva trattata come una bambina ricordandole cose che già sapeva .
Mentre era immersa nei suoi pensieri il rombo di un tuono ruppe il silenzio .
Il vento era improvvisamente piú violento. Gli scuri sbattevano , il cento ululva e la pioggia si abbatteva sul terreno .
Misuscoli aghi d'acqua che cadevano dal cielo.
Tick
Tick
Tick
Piano piano la pioggia divenne grandine .
I peroiettili du ghiaccio rimbalzacano sul terrazzo .
Maia corse a chiudere tutti gli scuri piú veloce che potè .
Quando ebbe finito era bagnata fradicia .
Andò a cambiarsi e mise il pigiama.
Poi andò a chiudere a chiave la porta d'ingresso e prese un coltello dalla cucina .
Poi andò in camera sua .

Nella casa riecheggiava il suono della morte , un silenzio cosí trofondo e inquietante da spaccare i timpani ,  interrotto solo dallo scrosciare della pioggia mista a granelli di ghiaccio e da qualche lampo improvviso . solo a quel punto se ne accorse .
Era sola ...
Ah quanto avrebbe voluto che fosse cosí ...
Ad ogni rombo Maia sussultava , impugnava il coltello e si girava di scatto .
Stava seduta alla scrivania a fare i compiti .
Dava la schiena alla porta e ciò non le piaceva per niente .
Si sbrigò a fare i compiti poi si sedette sul letto , guardando la finestra con le imposte serrate , come se sapesse che , dall'altri lato , quell'occhio ,rosso come il fuoco dell'inferno , la stava osservando .
Sí , aveva paura .

Quando un altro lampo interruppe il silenzio Maia strinse con tutte le sue forze il coltello .
Si girò di scatto verso la porta . la maniglia si stava abbassando .
Conse a chiudere la porta a chiave .
A quel punto, sentendo che la porta era chiuse , la cosa comonciò a graffarla peoducendo un suono acuto e lacerante .
Poi un altro lampo e il rumore svaní.

-Non seeei soolaa ...- disse la voce dolce ma spaventosa di una bambina .
-Non seeei soolaa... Ci sono io quii son tee . Fammi entrare - disse la voce in un sussurro.

-Fammi entrare .-questa volta il tono si era leggermente alzato .

-FAMMI ENTRARE !!!- gridò poi .
Un grido acuto e disperato .
-No... no ! - fu la risposta di Maia , prima un bisbiglio poi un urlo .
-Non puoi entrare .-  urlò si nuovo .
-Fammi entrare ! Fammi entrare !- le grid della bambina la costrinsero a mollare il coltello per tapparsi le orecchie .
Poi , raccolto un pò di coraggio , Maia gridò :
- TU NON PUOI  ENTRARE ! - con vice piú sicura di quanto avrebbe mai immaginato .
La cosa fuori dalla porta ora nom sembrava piú una bambina ma una belva feroce che ringhiava , sbavava e ululava .
La cosa cominciò a graffiare la porta.

- TU NON PUOI ENTRARE !-

-TU NON PUOI ENTRARE !-

Continuò a gridare Maia .

Quando i rumori cessarono lei lo ripetè un ultima volta in un sussurro :

- Tu non puoi entrare ...-

Poi scoppiò a piangere .

Non era sola ...

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